I miei errori
Pensa che ti passa ha avuto la strampalata idea di intervistarmi ed è nata una bella puntata del loro podcast, che se ti sei perso puoi ascoltare qui.
Amo i podcast, sai che li consiglio spesso come metodo di formazione, aggiornamento e, non meno importante, per straviare la mente.
Mi sono divertita molto a registrare questa puntata e forse il motivo è stato anche che non sapevo come sarebbe andata, nel senso che le domande non erano programmate o condivise, in sintesi, è stata una vera e propria chiacchierata a braccio.
Una delle domande che mi hanno fatto è stata: “ti è mai capitato di sbagliare nel tuo lavoro? Di non riuscire a ottenere risultati?”
Ho trovato la questione molto interessante e ho deciso che, oltre a dirlo nel podcast, voglio discuterne anche qui con te nel mio blog.
Sì, parliamo di errori e di come posso aver sbagliato io nei miei interventi di consulenza.
Due esempi mi sono venuti in mente e ora te ne voglio parlare un po’.
Uno dei miei errori è stato (sì, per fortuna è più parte del passato che del presente) dare per scontato il cambiamento.
Mi spiego meglio: parlare di organizzazione personale significa andare a toccare le corde dell’abitudine, del metodo, cose ancorate a noi e alla nostra routine tanto da non sentire più di averle scelte, tanto sono state fatte proprie.
Per questo modificarle, anche se in positivo, richiede comunque energia, impegno e un pizzico di costanza.
Il fatto di non voler cedere alla novità, non voler provare, quasi non fidandosi della bontà del cambio è assolutamente normale, è parte del gioco. Rientra nei miei compiti quello di convincerti ad allentare le tue resistenze, a fidarti di me e provare anche questa novità.
Perché lo faccio per il tuo bene, per farti fare un passo in più verso una migliore produttività e un benessere profondo nella gestione del tuo tempo e delle tue energie.
Solo se ci fidiamo l’uno dell’altra, io delle informazioni che mi dai circa le tue difficoltà, tu dei miei metodi per affrontarle, possiamo fare la magia.
Quindi sì ecco il mio errore: non riuscire a trovare questo giusto punto di incontro. E mi sono capitati clienti che non hanno fatto i passi sperati, ma, analizzando la questione, ho capito che la ragione è stata proprio questa: non far parte del gioco, non lasciarsi andare alla novità.
Soluzione? Imparare a far capire meglio i benefici del mio intervento. Come? Facendo capire che non lavoro a caso, ma sempre su misura, sempre per gradi e soprattutto non a caso, ma con tanto studio alle spalle, molto rispetto per la tua persona, e un’associazione professionale con la quale condivido un codice etico.
Secondo errore? Farsi prendere dalla passione. Sì, vorrei talmente tanto che tutte le persone potessero godere di una buona gestione del tempo e delle proprie risorse in generale che vorrei dare loro tutte le informazioni necessarie al primo incontro.
E invece ci vuole rispetto, attenzione ai tempi, non i mei, ai tuoi, perché tutti metabolizzano in tempi e modi diversi, e inondare la tua mente con tutti i contenuti utili non è il modo migliore di far sì che tu li possa fare tuoi.
Anche qui si deve andare per gradi, secondo le tue priorità e seguendo le tue necessità.
Per questo nelle mie consulenze propongo un pacchetto di incontri e lascio a te la decisione su quanto approfondire la questione. È una traccia, per sommi capi, degli argomenti che vorrei trattare con te, ma poi, saranno i singoli incontri e la tua necessità a dirmi quali aspetti vuoi approfondire e quanto.
A me il compito di darti il giusto numero di nozioni, mai troppo poche, ma nemmeno troppe, perché troppe vuol dire, in concreto nessuna, e qui, mi scuseranno i miei clienti dei primi anni e anche chi ha partecipato alle mie classi, perché forse poi si sono sentiti storditi, riempiti di tante cose con il desiderio di pensarci su.
Dei miei errori faccio tesoro, e ora voglio che per ogni momento, che sia di formazione, che sia di consulenza, tu abbia sì degli stimoli per lavorare sulla tua organizzazione personale, e magari qualche approfondimento, ma anche l’idea di poter cominciare da subito, perché una prima parte l’abbiamo fatta insieme, durante il nostro incontro.
Gli errori sono importanti e per capirlo è importante avere il tempo di pensarci su, come ti raccontavo qui e qui.
Ma in questo post, un po’ diverso dal solito, condivido con te un percorso di lavoro e di crescita che hanno reso me una consulente migliore e i miei interventi ancor più mirati e, spero, più leggeri, ma più efficaci.
Quindi, ecco come da una chiacchierata con Tommaso e Matteo nasce un’importante riflessione. Per me è stato davvero un gran regalo e spero che leggendo queste parole ti sia venuta un po’ più voglia di lavorare con me!