Se ti chiedo qual è il tuo colore preferito mi sai
rispondere subito?
E il tuo piatto preferito?
E se poi volessi anche sapere se ti piace di più il mare o
la montagna?
Ti sto infastidendo? Probabilmente sì. Ti sto infatti
costringendo a compiere delle scelte in sequenza, una dopo l’altra senza darti
tregua. Probabilmente sono tutte cose sulle quali hai già riflettuto e quindi,
un po’ per abitudine e un po’ per leggerezza, mi risponderesti correttamente
senza pensarci troppo.
Ma se queste fossero scelte impegnative e io te ne proponessi troppe, una dopo l’altra, a un certo punto andresti in confusione e mi risponderesti a caso, pur di farmi stare zitta.
Questo è un fatto scientificamente provato: la capacità
decisionale è una risorsa finita.
Non ce ne accorgiamo perché l’abitudine ci salva dal fare le cose a caso. Se vai a fare la spesa di solito non consideri tutte le marche presenti al supermercato, prendi quella che usi abitualmente e al massimo la compari con altre due o con un’offerta del momento. E questa semplice abitudine ti salva dallo sprecare energia e tempo.
Il punto è che se ti trovi in un momento di tante scelte, come un cambio di casa, un nuovo progetto, un nuovo arrivo in famiglia, una situazione nuova al lavoro è normale che le cose debbano essere un po’ più soppesate e che questo ti richieda un po’ di più energia del solito.
Poi, via via che ci prendi la mano, tutto sembra più semplice e le scelte sembrano non essere più così difficili, ancora una volta l’abitudine arriva in aiuto ed evita che tu venga sopraffatto dalla scelta continua.
Perché ti racconto tutto questo? Perché in questo periodo dell’anno spesso ci si ritrova a riprendere le misure con le giornate piene di lavoro, gli impegni quotidiani e si cambiano le abitudini passando dall’estate all’autunno, dalla vacanza al lavoro.
E proprio perché stai cambiando l’equilibrio nella gestione del tempo delle tue giornate è normale che il cervello si fermi un po’ più a pensare a quello che stai facendo e questo “ruba” tempo ed energia e potrebbe stancarti più del solito.
Sì perché le scelte stancano.
Ecco quindi due consigli al volo:
Cogli l’opportunità
Un momento di cambiamento è comunque un’opportunità per rivedere le abitudini, sia quelle buone, sia quelle che vorresti. Potresti infatti mantenere delle buone abitudini prese durante l’estate: nuovi interessi di lettura, una maggiore cura di sé, un diverso equilibrio lavoro-vacanza.
Oppure il fatto che sentire che ti manca qualcosa che hai sempre fatto e che in questo periodo estivo non potevi più fare, darà nuovo valore e motivazione per riprendere a farlo con più entusiasmo.
Datti tempo
Ricominciare e riprendere il tran tran richiede energia e tempo, quindi conceditelo. Ricordati che le scelte consumano energia, quindi inutile buttarsi a capofitto su mille nuove cose, non farai che consumare tutta la tua riserva in un batter d’occhio. Piuttosto sii consapevole che è meglio fare un passo alla volta, anche in fatto di scelte!
Photo by Hector Falcon – Unsplash
Ogni buon P.O. ti dirà che più leggero è il tuo telefono, meglio è, ed in effetti è così, ma al di là di questo mi piace avere alcune App per rendere la mia giornata un po’ diversa e oggi ne vorrei condividere una con te.
Si tratta di App di semplice ispirazione, ogni giorno ti presenta un quadro e ti racconta un po’ la sua storia. Non è certo esaustiva e non ha la presa di esserlo, nel senso che non vuole essere un’enciclopedia di arte o un modo per trattare il tema in modo accademico, tutt’altro.
Ma quanto tempo dedichi all’ispirazione nella tua giornata?
Credo molto poco. Ecco che però basta un attimo per suscitare una riflessione, o il semplice pensiero “che bello”, o semplicemente la curiosità di saperne un po’ di più di quell’artista o su quel quadro, o per risvegliare qualche ricordo di scuola.
Ecco che io ho scelto questa App e ho deciso di farmi arrivare la notifica nel pomeriggio, con una suoneria poco invasiva, così se ho voglia la apro e guardo l’immagine, se non è la giornata migliore rimando.
Come sai, mi piace l’arte in tante forme, ed è per questo che il lunedì sul mio profilo Ig trovi l’hastag #arteè perché mi piace poter iniziare la settimana con un pensiero leggero, ispirazione che voglio trasmetterti attraverso un’immagine e non delle parole.
Questo perché non tutti vediamo le stesse cose in un’immagine, non tutti traiamo la stessa ispirazione e facciamo le stesse considerazioni, ed è per questo che credo che l’arte sia importante per tutti, indipendentemente dalla professione, perché ci stimola a pensare, a riflettere e a tenere la mente aperta.
Nei miei post del lunedì cerco poi di ricollegarla ai concetti di organizzazione per stimolarti un po’ a fare il primo passo e rendere effettiva e pratica la tua organizzazione personale, ma se non ti va, è sufficiente che guardi l’immagine e ti lasci ispirare, come dire, il lunedì si parte con una marcia in più e si trova un’ispirazione per la settimana!
Bene, ora hai un App che puoi scaricare e un profilo Ig che puoi seguire.
E se ti va, raccontami lunedì cosa ti ispira il post!
Photo by Roman Rodriguez – Unsplash
La scorsa settimana ti ho parlato di formazione, di quanto sia importante e quanto vada pianificata, ma ci sono altri momenti che vanno inseriti nella nostra pianificazione e che ci fanno crescere come persone e, soprattutto, ci tengono la mente aperta.
Si tratta comunque di formazione, ma sicuramente meno tradizionale. Forse in apparenza penserai che non serva a nulla e che non è poi così importante, ma… è proprio al contrario.
Quello che ti chiedo di fare è di mettere in agenda, una
tantum, un tempo di ispirazione.
L’ideale è una giornata al mese, ma puoi sempre scegliere di fare il tuo giorno magico a settimana o due tre giorni per te due tre volte l’anno. A me piace che i momenti siano frequenti, quindi cerco di ricavare la mia giornata al mese, ma su questo fai come funziona meglio per te.
Cosa puoi fare in questa giornata?
Molte cose, ma in particolare solo cose che ti piacciono e che ti ispirano… e funzionano meglio se sono nuove!
Quindi una visita in una città nuova, o una parte meno nota della tua città, una mostra, un corso di un tema che non conosci, una conferenza di un argomento nuovo.
Può essere qualcosa che ti incuriosisce e che pensi ti piaccia o può essere qualcosa che apparentemente non centra nulla con il tuo lavoro, ma che ti incuriosisce ugualmente.
In questo è un momento diverso dalla formazione: non cerchi
di approfondire qualcosa che conosci, o di accrescere le tue skills, quanto
piuttosto cerchi… ispirazione!
Perché ritengo sia altrettanto importante? Perché sei una persona viva e in evoluzione e hai bisogno di avere un approccio positivo e aperto alle novità, quindi… un tempo di questo tipo è quello che “fa bene” a livello di energia e di crescita.
Quindi… oltre al tempo di formazione, metti in agenda il tempo di ispirazione… e raccontami come intendi usarlo!
Ti ricordi le estati di quando eri bambino?
I lunghi pomeriggi senza nulla da fare, nulla di specifico. Non c’era scuola, i compiti erano fatti o comunque non ci si pensava e il sole rimaneva alto a lungo.
Che fare? Nulla di speciale… in effetti. Non erano giornate programmate dall’inizio alla fine, anzi, ben pochi erano gli impegni fissi. Forse il pranzo e la cena, ma per il resto?
Per il resto eri padrone del tuo tempo. All’inizio capitava
di annoiarsi e non saper bene che fare, i giochi erano sempre gli stessi e non
è che si potesse fare sempre qualcosa di nuovo.
Poi, come per magia, nascevano i giochi più improbabili e il
tempo volava, in un batter d’occhio era sera e il giorno dopo si ricominciava
daccapo.
Dove voglio arrivare? Al fatto che la noia era apparente e
soprattutto funzionale. Dai momenti apparentemente inutili, mescevano le idee
migliori, i giochi più belli.
E così ti esorto a fare un po’ lo stesso: datti la possibilità di annoiarti un po’.
All’inizio sarà difficile, faticoso, non è facile staccare la spina… ma dopo un primo momento di black out totale, ecco che arrivano le idee e la mente crea i giochi più belli, e arriveranno le nuove idee.
Tu annotale e lascia fluire i pensieri… vedrai che sarà un momento utile e positivo!
Provaci e raccontami che idea è arrivata!
Una cosa che voglio rimettere nella lista delle cose da fare e nella quale non sono stata molto brava negli ultimi mesi è la mia routine mattutina.
Un po’ per il caldo, un po’ perché sono stata spesso fuori casa, la mia sessione di stretching mattutina è saltata.
Perché te lo racconto? Perché facendolo mi viene spesso in
mente la mia insegante che ci ricordava che molte dei nostri dolori e
contratture dipendono proprio dalle cattive abitudini in ufficio.
Spesso stiamo seduti troppo tempo di seguito, stiamo seduti
in posizioni scomode. E soprattutto, ogni volta che il lavoro si fa pesante ci
concentriamo su quello e pian piano iniziamo a non pensare a noi.
Ci hai mai pensato?
Arriva una mail che ci infastidisce e pian piano stringiamo le spalle, passa un collega che ci da fastidio e la mascella si serra, pensiamo solo al lavoro e non respiriamo più con la pancia.
In breve, ci accartocciamo su noi stessi.
Inevitabilmente l’attenzione non può essere sempre sul
nostro benessere e sul nostro corpo, ma allo stesso tempo non possiamo
dimenticarcene.
Quindi a metà mattina, e se puoi, una volta ogni paio d’ore, metti una sveglia, se possibile un suono gradevole e leggero.
E quando suona mi ricordo di raddrizzare le spalle, di fare
un respiro profondo. È un attimo, ma anche questa è cura di sé, anche questa è
un’abitudine a volersi bene!