Calendari di carta

Calendari di carta

Spesso mi capita di andare dai miei clienti e notare che il calendario appeso alla parete è di uno, due, tre mesi indietro. Spesso è un calendario regalato, con qualche pubblicità sul fondo.

Così, quando si decide quando rivedersi la persona in questione prende in mano il cellulare e guarda lì il calendario o sfrutta la piccola tendina che si alza in basso a destra nei pc.

Fai parte anche tu di questa categoria?

O, per caso, fai parte di chi ama avere il calendario del mese passato, l’attuale e il futuro a piena parete e ci tieni maniacalmente ad aggiornarlo?

Sì, anche di calendari ce ne sono tanti e sono tutti utili, ma come sempre ognuno ha le sue funzioni.

Oggi ti parlerò di calendari cartacei, non di quelli on line, per questi ti rimando a tutti gli articoli che trovi nel blog con il tag “calendari”.

 

 

CALENDARIO A PARETE

 

Avere un calendario a piena parete è molto utile per avere una visione d’insieme.

Magari lo guardi senza pensarci troppo, ma ti aiuta a fare mente locale sul momento dell’anno, sulle settimane del mese, sulla vicinanza di determinate ricorrenze e festività.

Il fatto di sceglierlo nella sua versione annuale, che rappresenta cioè tutti i mesi, o in quella dei tre mesi (passato, attuale e successivo) , infine, nella semplice versione di singolo mese dipende solo da che funzione vuoi riservargli.

Se ti piace fare una pianificazione annuale e averla sempre sotto gli occhi, nei suoi aspetti di allocazione del tempo e di giornate dedicate la versione annuale è perfetta!

Puoi infatti segnare con colori diversi i diversi impegni, puoi barrare vacanze, pause e giornate per te, puoi evidenziare scadenze di progetto o di obiettivo ma… lo devi guardare e lo devi aggiornare.

Un calendario così presuppone che tu lavori principalmente da quella stanza e che tu usi solo quel calendario.

Se invece hai bisogno di fare il punto a livello di giorni per incontri fatti, fatture ricevute, scadenze urgenti, ecco che i tre mesi sono la versione più utile.

Non è un calendario da pianificazione, ma uno strumento per ricordare “il tal numero che giorno era o sarà” e “a che punto siamo del mese”.

In questo caso ti consiglio di non scriverci molto, ma di usarlo solo per vedere numeri e giorni. Fai quindi in modo di sceglierne uno che sia chiaro e semplice e facilmente aggiornabile nella data della giornata in corso. Se ti dimentichi di cambiare quella, casca un po’ il palco.

E il calendario che rappresenta solo il mese in corso? Beh, quello ti consiglio di sceglierlo solo bello, che ti piaccia, perché di fatto è utile a fare il punto del mese e spesso si finisce per girarne le pagine per scoprire il mese dopo cosa succede.

Per il calendario annuale mensile meglio quindi puntare al lato estetico e ispirazionale, che comunque non è un aspetto da sottovalutare!

Sì, le immagini, le frasi, hanno un grande valore e, se sei una persona alla quale piace lavorare sulla parola dell’anno e sulla motivation board, ecco che uno strumento come il calendario mensile a parete è un aiuto in più e può supportare un percorso motivazionale per segnare i giorni di buona routine (una croce dopo l’altra per portare avanti con successo una nuova abitudine), un diario dell’umore (un colore diverso per le giornate buone, medie e negative), o un conto alla rovescia per una scadenza particolare.

 

 CALENDARIO DA TAVOLO

Il calendario da tavolo è molto bello, ma spesso vaga senza meta tra la destra e la sinistra senza trovare pace. Troppo piccolo per poterci scrivere, troppo grande per essere portato con sé, finisce spesso per essere girato nei mesi a venire. Il calendario da tavolo funziona un po’ come il calendario mensile da parete e, a mio avviso, trova il meglio di sé se è usato per gli stessi scopi.

Sceglilo bello, che ti ispiri e uniscilo alla tua routine motivazionale o di consapevolezza per tracciare abitudini e traguardi.

 

 

CALENDARIO IN AGENDA

 

Le agende riportano diversi calendari: il più delle volte tra le prime pagine c’è la versione annuale su due pagine, molto utile per fare un recap generale di festività, inizio e fine settimane, numero di settimane in determinati intervalli.

A volte c’è poi una versione con un po’ di spazio bianco, utile alla pianificazione. Ottimo se, per l’appunto di fa una pianificazione annuale, ma… e qui sarò sintetica perché c’è molto da dire, attenzione! Attenzione alle informazioni che annoti qui e che poi devi riportare altrove, come scadenze, pagamenti ricorrenti e to do generali.

Molto meglio usare questa versione solo per alcuni aspetti che hanno valore nell’anno, uno tra tutti gli obiettivi mensili.

C’è poi il piccolo calendario sopra ogni pagina settimanale utilissimo per fare i conti delle settimane nel mese, di quanti “venerdì” ci sono e quando cadono. Se, come dovrebbe essere l’agenda è sempre aperta sul tavolo, ecco che questo piccolo calendario diventerà un riferimento fondamentale evitandoti di aprire ogni volta un calendario elettronico o cambiare la pagina dell’agenda.

 

 

Come vedi i calendari, come e agende, sono tanti, e ogniuno funziona meglio per certe cose e meno per altre. Sono tutti strumenti di gestione del tempo.

Come sempre ti dico: non adattarti allo strumento, adatta lo strumento alle tue necessità.

Quindi, non sottovalutare l’importanza anche di un calendario da guardare mentre lavori, ma fai in modo che sia proprio quello che fa al caso tuo!

Avevi mai pensato che anche per scegliere il calendario fosse necessario fare un po’ di riflessioni? Spero questo post ti sia stato utile. E se è così, raccontami nei commenti qual è il calendario perfetto per te!

 

 

Photo by Blessing –  Unsplash

“Oh, caspita, è domani la scadenza!”

“Oggi proprio non riesco a fare altro, la scadenza è ormai troppo vicina”

“Va beh, pazienza, questa scadenza è persa, prendiamo la prossima”

 

Ti è mai capitato di dire una di queste cose? Se la risposta è sì, forse questo post ti sarà utile.

Partiamo con le buone notizie, il fatto che la scadenza sia in calendario è un’ottima cosa: vuol dire che sei una persona organizzata.

Stai tirando un sospiro di sollievo? Mi fa piacere!
Ancora una volta ti ricordo che, uno, capita a tutti di scordare qualcosa o di perdersi di tanto in tanto dei pezzi, due, siamo tutti perfettibili e cioè migliorabili.

Il fatto che un evento chiaramente definito nei tempi e nelle circostanze trovi spazio nel calendario è un ottimo punto di partenza che non deve essere dato per scontato.

Spesso il circolo dell’azione si ferma prima con un “poi lo segno”, “ci penso, tanto me lo ricordo” e via dicendo. Invece è proprio così: definita una scadenza è molto meglio per la tua serenità e produttività segnarla in calendario.

Ora però manca un altro piccolo passo, che è frutto di un’abitudine.

Proprio per questa ragione, che tu sia o meno una persona organizzata, può capitare che quest’abitudine non ci sia o che non sia costante nel tempo.

Di che abitudine parlo? Di quella dell’anticipazione o della revisione.

Quel momento, cioè, nel quale decidi quando fare cosa.

L’azione di segnare in calendario una scadenza è perfetta, ma deve seguirne ancora un’altra.

E cioè prevedere un momento, nelle giornate prima nelle quali ti occuperai di quella cosa.

Se la scadenza è un appuntamento, basterà fare il punto della situazione e prepararsi.

Se è un appuntamento nel senso di riunione probabilmente ti richiederà un po’ di più del tuo tempo per essere sul pezzo: preparare dei documenti, controllare la logistica, fare mente locale… magari basterà un’ora il giorno prima.

Ma se la scadenza richiede il fatto di arrivare con le idee chiare e definitive a quel momento, beh, ci vuole un po’ di più di tempo.

Ecco che se la cosa segnata in calendario è la famosa lezione di prova per la quale devi però avere già l’attrezzatura, o se, peggio ancora, hai annotato la scadenza di un bando, ed è necessario pensare e scrivere un progetto… meglio fare un po’ di pianificazione, prima e non in quel momento.

Le decisioni richiedono tempo e anche il lavoro, quindi in questi casi segnare semplicemente le scadenze non è utile, o meglio, non è sufficiente.

Le soluzioni pratiche sono due.

La prima vale se non ami molto pianificare.

Quando segni la scadenza in calendario, un po’ di tempo prima (in base alla tipologia di cosa) segna una pre-scadenza che ti faccia prendere in mano la questione.

La seconda è invece una vera e propria abitudine, a mio avviso molto buona.

Abituati ad avere dei momenti nel corso della settimana in cui pianifichi le cose da fare. Nel concreto ti fermi e prendi in mano due strumenti fondamentali: calendario e liste delle cose da fare, a seguire, nell’agenda segni cosa farai quando.

Su questo punto sai che avrei molto altro da dire, ma intanto, in modo semplice iniziamo così 😉

E tu che tipo sei?

Non segni nemmeno la scadenza?
E se invece la segni, preferisci la prima o la seconda soluzione?
Raccontamelo nei commenti!

 

 

Photo by Syh – Unsplash
Lavoro e famiglia in perfetto equilibrio

Lavoro e famiglia in perfetto equilibrio

Conciliare lavoro e famiglia può essere una vera sfida, e il pensiero che non ci sia abbastanza tempo per l’una o per l’altra è frequente.

Ma come sempre il tempo è uno ed è lo stesso per tutti, quindi, come fare in modo che ci sia un buon equilibrio?

Ecco tre aspetti da considerare.

 

ORARIO DI LAVORO

 

Tema caldo, ma importante. Sia per la su definizione sia per il rispetto. Capita che il lavoro scivoli nei tempi personali e viceversa, ma come sempre l’importante è che questa sia un’eccezione e una regola.

I limiti sono importanti non perché creano barriere, ma perché danno libertà. In occasioni come queste sono una forma di rispetto l’uno dell’altra parte.

Sapere di avere un orario di lavoro preciso permette di dedicarsi mente e corpo a uno dei due aspetti perché si sa che poi ci sarà altrettanto tempo per l’altro.

 

UN NO OGNI TANTO… CI STA

 

Come rispettare l’orario di lavoro o fuori dal lavoro? Semplice: saper dire no aiuta a rispettare i programmi fatti.

Questi sono no che significano sì verso se stessi, o verso gli impegni presi, sia che si tratti di ufficio o di casa.

E se fatichi a farlo al lavoro, beh, pensa che lo stai facendo perché c’è un secondo “lavoro” che ti aspetta, ugualmente importante e altrettanto di valore, vedila così.

Se invece la tua fatica è dire di no nel tuo tempo a scapito del lavoro, beh, forse vale la pena considerare se non sia il caso di ripensare al perché hai scelto quell’impiego.

 

UN CALENDARIO UNICO

 

Mantenere una buona visione su entrambi gli aspetti è fondamentale, perché per poter calibrare al meglio tempi ed energie è fondamentale sapere cosa ti aspetta. Quindi per quanto ognuno di noi abbia tanti ruoli, il tempo è sempre uno ed è quindi necessario che il calendario sia unico, di lavoro e personale insieme.

Solo con una buona visione di insieme si può gestire al meglio il proprio tempo e soprattutto le proprie energie per riuscire a portare a termine tutti gli impegni previsti!

Me lo senti dire spesso, non si può essere a mille sempre e comunque. Quindi se al lavoro è un periodo intenso, meglio stare tranquilli a casa, e viceversa. E se non ricordi gli impegni di una parte, come puoi pianificare l’altra?

 

Saper trovare un equilibrio è un’espressione di organizzazione di tempo ed energia, ci avevi mai pensato?

 

 

Photo by Pickled Stardust – Unsplash
Il calendario non serve sempre

Il calendario non serve sempre

Il calendario non serve sempre, o meglio non serve se non è usato come calendario.

Come mi hai sentito dire tante volte nel calendario vanno scritti gli appuntamenti che hanno una scadenza, quindi sono informazioni che hanno una data, possibilmente un’ora di inizio e una di fine, un luogo e che sono definiti tra più persone, sono cioè concordati e non si modificano. O per lo meno per cambiarlo è necessario interfacciarsi con una o più persone.

E in questa “mezza definizione” trovi tutti i criteri per capire ciò che va segnato in calendario e ciò che è giusto trovi posto altrove.

 

IL CALENDARIO NON È UNO STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE

 

Cosa significa? Che non devi segnare le cose che hai pensato di fare, ma che tutto sommato che siano alle nove o alle dieci non cambia.

Perché non lo puoi fare?

Perché se qualcuno ti chiede se hai la possibilità di impegnarti in uno slot di tempo, è importante che tu sappia rispondere con certezza se sei impegnato o no, e una possibile cosa da fare non è un impegno.

In sintesi, quando decidi cosa fare e quando stai pianificando il tempo, quando hai già deciso cosa fare e occupi uno slot nel tempo stai agendo sul tuo calendario.

Vero è che se vuoi proprio “bloccare” del tempo puoi segnare un appuntamento con te stesso in calendario, ma è anche vero che se fai così con tutto perdi la flessibilità che caratterizza una pianificazione ben fatta e che ti permette di modificare le parti senza però perdere il risultato finale.

Quindi usa il calendario come luogo di raccolta degli impegni e non come strumento di pianificazione del tuo tempo.

 

IL CALNDARIO NON È IL LUOGO DELLE COSE DA FARE

 

Per questo esistono le liste, non trovi?

Inutile segnare appunti, note e affiancare il tutto da remainder. Meglio mantenere il calendario agile e leggero e affiancarlo con una buona to do list.

Per questo dico spesso che non è necessario avere un’agenda, l’agenda è uno strumento di pianificazione del tempo e segue il calendario e la to di list. Sono questi i due strumenti imprescindibili della pianificazione del tempo e che non possono essere confusi e mescolati.

Nel calendario vanno gli appuntamenti e nella to do list le cose da fare. Non mischiare le cose e avere liste di appuntamenti o un calendario con, appunto, note e appunti.

 

NON ESAGERARE

 

Ultimo consiglio, non esagerare, non sovraccaricare questo strumento.

Se usi bene gli strumenti organizzativi e quindi note, agenda, liste, archivi, il calendario rimane snello e utile.

Contiene veramente solo gli appuntamenti e quindi diventa facile da consultare e utile: in un momento hai la visione di insieme di tempo occupato e di tempo libero.

Certo, se usi calendari condivisi, potresti vedere anche appuntamenti non tuoi. Ma proprio per questo ti consiglio di non sovraccaricarlo di informazioni inutili, ad esempio appuntamenti ripetitivi quotidiani: pranzo e cena. Certo se c’è un’eccezione di un pranzo o una cena particolare segna l’impegno, ma non occorre segnarli entrambi ogni giorno.

Allo stesso modo non è il caso di dettagliarlo troppo: mettere tutte le voci della tua routine mattutina. Fai piuttosto un unico slot “routine mattutina”.

Tutto questo per facilitare la lettura visiva e il colpo d’occhio.

Così aiuterai la tua mente, non perderai tempo ed energia, e inevitabilmente ti ritroverai più leggero e produttivo

E tu che ne pensi? Ci sono altre cose che secondo te meritano un posto in calendario?
Scrivimi nei commenti i tuoi suggerimenti!

 

 

Photo by Tanya pro – Unsplash
Calendario on line, non ti temo!

Calendario on line, non ti temo!

Per molti la scelta del calendario on line è naturale, per molti altri è un punto d’arrivo.

Io trovo che sia la soluzione migliore per la maggior parte delle persone. Certo, ci sono sempre le eccezioni, ma usando bene un qualsiasi calendario on line si risolvono molte incomprensioni, si alleggerisce realmente la mente, ma soprattutto essendo sempre consultabile, il calendario diventa uno strumento di reale supporto!

Vediamo come usarlo per renderlo ancora più efficace.

 

La sincronizzazione è d’obbligo

Prima regola: il tuo calendario deve essere sincronizzato.

Questo significa che puoi usare il calendario che vuoi sul cellulare o sul tuo desktop, ma ti consiglio di fare in modo che tutto ciò che segni si veda poi su tutti i tuoi devices e soprattutto che venga fatto un back up costante delle modifiche che fai.

Per questa ragione io ho scelto di andare direttamente alla fonte e usare Google Calendar, ma se non ti piace esteticamente o per come è fatto, ti consiglio comunque di usarlo come luogo di back up.

Per me sincronizzato significa anche condiviso.

So che può sembrare strano condividere le informazioni riguardo ai propri impegni, ma è l’unico modo per far saper che il tuo tempo non è libero, che non sei disponibile. Quindi se un calendario condiviso in famiglia può essere semplice, magari sul lavoro fa strano. Ma ecco che consiglio di farlo ugualmente e magari prestare attenzione a come si scrivono gli appuntamenti: avrò un doppione con “dentista” nel mio personale e “Selina impegnata” in quello di lavoro, ma non dovrò faticare a rispondere se posso esserci per una riunione proprio in quello slot di tempo.

 

Usa i colori

I colori sono utilissimi per fare delle divisioni a monte. Ad esempio, tutti gli appuntamenti di lavoro con un colore e tutti quelli di famiglia in altro, i personali con un terzo.

Nella pratica è molto più semplice usare i calendari tematici e quindi andare a inserire l’appuntamento su un calendario specifico che ha già impostato un suo colore di default.

Se utilizzi questa tecnica è poi possibile togliere temporaneamente la visualizzazione di un calendario tematico e avere l’idea dell’impatto degli altri impegni, e questo torna utile di tanto in tanto.

 

Non pensare che alcuni dettagli non siano utili

Ad esempio, l’ora di inizio e fine di un appuntamento. Molto spesso “per fare prima” si mette un appuntamento generico lasciando che occupi tutto il giorno. Questo però lascia un gran carico alla mente, perché ogni volta che scorri il calendario ti devi ricordare che non è un giorno totalmente occupato, ma solo che c’è già un impegno del quale mancano i confini.

Inoltre, se gli impegni sono tanti creano un muro di barre orizzontali che rendono difficile gestire le ore libere, perché non è chiaro quali e quando siano.

Un secondo dettaglio molto utile è segnare anche il luogo. Che sia un luogo fisico o virtuale, segna nelle informazioni i dettagli come l’indirizzo o il link per il collegamento. Si tratta di una cosa di meno di un minuto ora, che poi, quando devi ritrovare l’informazione ne richiede più di cinque (“ma dove mi aveva mandato il link?, via mail, via chat…”) o a settare il navigatore.

 

Usa bene i remainder

Non occorre che ci sia un remainder per tutto, è molto più semplice avere l’abitudine di guardare il calendario prima di confermare un appuntamento o prima di pianificare le giornate della settimana. Tieni i remainder come dettagli in più per ricordare le cose che sono davvero importanti.

 

Ora che hai tra le mani un bel po’ di suggerimenti, ti lascio con un’ultima idea:

fai in modo di poter vedere sempre il tuo calendario, proprio come se fosse appeso a un muro.

Lo so i widget appesantiscono il cellulare, ma se vuoi che il tuo calendario sia davvero utile, tienilo a portata di occhio, quindi fai in modo di avere una schermata dedicata che a colpo d’occhio ti faccia vedere nel mese quanti impegni hai, e di che tipo.

 

Ora il calendario on line non ti fa più paura, vero?

È ora di usarlo per le sue potenzialità e per farti dare una mano: scarica la mente, segna tutto come abbiamo visto e abituati a guardarlo, avrai una marcia in più!

 

 

Photo by Gaining Visuals – Unsplash