“Come sono andate le cose?”

“Cosa posso migliorare?”

“Quali le cose che sono andate inaspettatamente bene?”

Ti sei mai fatto queste domande?

Le hai mai fatte a fine progetto per vedere come sono andate le cose?

Questi sono solo alcuni degli aspetti che possono essere considerati per avere un buon feedback di un lavoro fatto, ma il punto è che un buon feedback è indispensabile per:

  • apprezzare il lavoro fatto
  • valutare i possibili miglioramenti
  • capire cosa approfondire
  • capire cosa eliminare
  • scoprire aspetti nascosti che possono andare a tuo vantaggio

Questi sono solo alcune delle cose che emergono da una buona analisi del lavoro fatto. Ma per farla al meglio è importante capire un altro concetto.

I feedback possono essere positivi o negativi, ma anche questa accezione dipende dalla tua interpretazione.

Per questo è importante fare un’analisi personale quanto più oggettiva possibile.

Facciamo un esempio: il progetto è andato per le lunghe, hai scelto di considerare un partner esterno per un servizio, ma il contatto che hai preso in esame non è stato puntuale ed efficace come speravi. Il feedback dunque è negativo. Lo è in prima battuta, perché la soluzione che hai considerato in corso d’opera è stata di approfondire il tema e quindi imparare delle nuove conoscenze su quel servizio. Questo è un feedback positivo: hai aumentato le tue abilità professionali. O forse no perché di fatto ti è costato troppo tempo?

Come vedi lo stesso evento può essere considerato in entrambi i modi, positivo o negativo, a seconda di come vuoi considerare il punto per i progetti futuri.

Se, ad esempio, decidi che l’aver imparato nuove cose, aver investito e non perso del tempo, e che quindi la prossima volta non esternalizzerai più il servizio, ma al contrario investirai per impararlo tu al meglio, il feedback è sicuramente positivo.

Se invece vuoi mantenere la delega allora il feedback è negativo, ma la soluzione è facile da un lato, e cioè trovare un nuovo contatto, ma soprattutto ha un altro risvolto positivo, e cioè che, avendo approfondito il tema, sarai molto più consapevole nella futura scelta di un partner esterno e formulerai le tue richieste in modo più chiaro e preciso, facilitando l’esternalizzazione stessa del compito.

Come avrai capito positivo e negativo sono concetti che vanno contestualizzati e che soprattutto hanno come passo successivo l’analisi di un problema e la sua soluzione in termini di miglioramento.

Lo sono anche se il feedback è assolutamente positivo: un corso che ho creato ha raggiunto cinque volte l’obiettivo desiderato. Feedback positivo, passo successivo: posso aumentare la promozione del corso e farlo diventare uno dei miei servizi di punta perché funziona ed è efficace.

I feedback sono importantissimi, e meritano tempo e attenzione nella formulazione e nell’analisi.

E tu non vuoi iniziare a considerarli anche per il tuo lavoro? Facciamolo insieme, troveremo i più appropriati per te!

Photo by Markus Winkler – Unsplash