Cambiamento è stata di certo una delle parole chiave degli ultimi due anni, nel bene e nel male, ma se ora ti chiedessi se hai voglia di cambiare, probabilmente risponderesti con un secco: “no”.

Cambiare non è facile, richiede molta energia e soprattutto richiede di fare delle scelte in momenti nei quali siamo meno equilibrati del solito. Sia che sia un cambiamento imposto, sia che sia un cambiamento scelto, “energia” e “scelte” sono di certo due costanti, ma nel primo caso è sicuramente tutto più faticoso, al contrario nel secondo siamo spinti da una ventata d’aria fresca che spesso significa nuova voglia di fare.

A livello di organizzazione il cambiamento rimane una vera sfida ed è per questo che spesso le persone si avvicinano a me proprio in un momento di transizione, di disequilibrio… di cambiamento.

Il punto è che spesso non ci rendiamo conto che nella vita i cambiamenti sono continui e spesso fluidi con la nostra quotidianità. Pensa ad esempio al percorso scolastico e a quante volte hai cambiato classe, compagni, libri, abitudini di studio. Ciononostante hai sempre pensato fosse tutto normale. Così quando sei andato a vivere fuori dalla tua famiglia, o quando hai creato la tua nuova famiglia.

Eppure, questi passi sono comunque cambiamenti forti che però, poiché li facciamo tutti, sono ritenuti normali passi di vita e quindi non così stravolgenti e degni di attenzione. Ma se ben ci pensi, sono enormi passi per ogni persona.

Mi spiego meglio.

Cambiamenti come un matrimonio, un figlio, un lutto sono cambiamenti ritenuti significativi e quindi generatori di forti emozioni e, di contro, anche di stress. Per questa ragione è condiviso dalla maggior parte delle persone che chi attraversa queste fasi abbia bisogno di supporto e che sia altrettanto normale mettere in atto determinate cautele per ridurre eventuali cattive sorprese. Al contrario cambiamenti meno forti, come un trasloco, un cambio di lavoro, un nuovo partner sono spesso sottovalutati perché ritenuti normale routine.

Se ci pensi bene, però, anche questi sono dei momenti nei quali ci si mette in gioco.

 

In verità siamo sempre un po’ in gioco, ma poiché questi cambi avvengo pian piano e non in maniera netta, non sono poi così tanto considerati.

 

Ti sto facendo questo discorso perché, di fatto, in tutti questi momenti, che siano grandi o piccoli cambiamenti, che siano voluti o imposti, hanno tutti una cosa in comune:

cambiano le necessità e i punti di riferimento.

E quindi a cascata l’organizzazione di tempi, spazi, energie, in breve, della vita quotidiana.

 

Questo significa che ogni volta, per ogni piccolo e grande cambiamento, con molta onestà e sincerità verso te stesso, devi fare il punto della situazione e valutare quali sono i nuovi bisogni, quali le priorità e da lì valutare come meglio gestire ciò che ti circonda, che si tratti di come organizzare il nuovo ufficio, a come gestire il tempo nella coppia con un nuovo figlio, fino ad avere tutto ciò che ti serve per il nuovo progetto di vita.

Quindi può capitare che non vada più bene il modo in cui organizzi la tua giornata, la tua agenda, o che non ti ritrovi nel modo in cui hai ordinato le cose.

Se tutto questo è ovvio per i grandi cambiamenti, non lo è per quelli piccoli e si sottovaluta questo aspetto.

Il fatto di controllare di tanto in tanto se le cose così come sono risultino ancora funzionali alle tue necessità è importante.

Perché magari le cose sono cambiate un po’ alla volta e tu ti sei adattato, senza accorgerti che è tempo di cambiare qualcosa, sì proprio ora 😉

Quindi, in sintesi, ecco perché ti dico che di tanto in tanto vale la pena valutare se come gestisci il tuo tempo e il tuo spazio funziona ancora o se puoi fare qualcosa, anche di minimo, per migliorare la tua organizzazione.

Come fare questa cosa?

Due consigli veloci, anzi tre 😉

 

PARLA ALLA VERSIONE SCIOCCA DI TE

Come già ti raccontavo qui, a volte per vedere se le cose funzionano, è utile far fare a un estraneo quello che facciamo noi o pensare a noi stessi un po’ sciocchi e ripercorrere passo passo le nostre procedure di lavoro o i nostri ragionamenti per capire se l’organizzazione è a prova di bomba, o di sciocco per l’appunto.

Questo vale per la gestione di archivi e dati e per l’organizzazione di spazi.

 

CAMBIA PROSPETTIVA

Di tanto in tanto è utile sedersi in un punto della casa o dell’ufficio che frequenti poco per vedere come vedono le cose gli altri, i tuoi clienti, i tuoi ospiti. Questo ti farà vedere se c’è armonia e se le cose funzionano in un modo inusuale.

Questo vale per gli spazi.

 

CHIEDITI QUANDO HAI USATO QUELLA COSA L’ULTIMA VOLTA

Non vuol dire poi eliminarla, ma semplicemente chiedersi se effettivamente te la sei dimenticata e vale la pena darle un po’ di vita o se non la vuoi proprio più!

Questo vale… per tutto!

 

Ecco quindi che il cambiamento fa parte della nostra vita, ne è fluidamente impregnato e, anche se noi non ce ne rendiamo conto, cambiamo molto spesso, solo in modo, per l’appunto, fluido, non netto.

Ed è per questa ragione che ogni tanto capita che a livello organizzativo le cose stridano e non funzionino più. Che l’agenda che hai sempre usato non ti sia più di supporto, che il metodo per organizzare la giornata non sia più così efficiente, che tu faccia più fatica a trovare le cose nei cassetti.

Sfrutta le tre idee che ti ho dato per fare un rapido controllo e se vuoi andare un po’ più in profondità, io sono qui, possiamo fare il check insieme!

 

 

Photo by Linus Nylund – Unsplash