Mi sento a pezzi

Mi sento a pezzi

“Mi sento a pezzi.”

 

Quante volte dici questa frase a fine giornata?

Direi che un po’ ci sta e un po’ ce la cerchiamo.

Sì, ci possono essere giornate di lavoro intense, dove non c’è altro da fare se non tenere duro e arrivare fino in fondo, ma questa deve sicuramente essere un’eccezione.

 

Il punto è che il lavoro vale come la pausa.

 

non stancherò mai di dirtelo. E non è un caso che la pausa sia prevista per legge per tutti i tipi di lavoro, solo in forma e durata differenti.

E per pause ce ne sono tante da considerare:

  • le vacanze una o due volte l’anno per staccare la mente e rilassare il corpo;
  • i giorni non lavorati in settimana: almeno due, per la ragione di cui sopra;
  • la pausa pranzo: perché siamo ciò che mangiamo e quindi dobbiamo dare energia al nostro cervello oltre che al nostro corpo;
  • le brevi pause ogni tot, anche di pochi minuti per ricaricarci. E su questo… segui #unminutoperme sui miei canali social.

 

 MA NON È SUFFICIENTE, IL TRUCCO PER MANTIENE ALTA LA PRODUTTIVITÀ È PROPRIO QUELLO DI FARE TUA LA PIANIFICAZIONE A ¾.

 

C’è però un ultimo pezzettino che vorrei aggiungere e che completa i ¾ e le pause ed è il bilancio di energie!

 

Una buona capacità di gestire il flusso di lavoro considera attentamente anche la tipologia di cose da fare.

 

Ognuno di noi ha cosa che ama fare di più e cose che invece vorrebbe non fare mai.

Siccome entrambe vanno inserite nella nostra giornata, il trucco sta nell’alternarle. Se ci sono cose che non vuoi fare, falle subito, mangia la rana, e poi metti qualcosa che non ti pesa troppo.

Se è davvero tanto faticoso, poi metti una pausa proporzionale alla fatica fatta, ma puoi anche sfruttare un tempo nel quale non sei molto produttivo con attività più semplici: riordino, pulizia, scansioni, archivio file…

Ti parlavo dell’importanza di questo concetto in un post della fine dello scorso anno e ora ci voglio tornare perché non considerarci al 100% produttivi per la totalità del tempo è il segreto per una buona pianificazione.

Non considerarlo significa semplicemente metterci molto più tempo, più energie e probabilmente rischiare di fare molti più errori, anche solo di distrazione.

Quindi, soprattutto quando la stagione non aiuta… aiutati tu con una buona pianificazione:

metti in lista le pause giuste!

 

 

Photo by Jackson Simmer – Unsplash
Spazio ai tuoi ricordi

Spazio ai tuoi ricordi

Sì lo so, la valigia è un tema dolente… ma vale la pena fare uno sforzo in più all’inizio, per poi divertirsi di più.

Cosa intendo? Che la regola magica degli spazi cioè i ¾ vale tantissimo anche per le valigie.

La cosa suona un po’ dolorosa, ma di fatto è molto efficace, significa non riempire la valigia fino a farla esplodere, ma lasciare comunque dello spazio vuoto.

Perché è così esenzionale?

Per tre ragioni, una futile e due meno. Partiamo dalle serie:

 

I TUOI RICORDI

Il viaggio non è solo un momento per rilassarsi, è anche un momento per scoprire nuovi luoghi, assaggiare nuovi cibi, conoscere nuove culture e nuove abitudini. Di solito la novità ci piace, ci arricchiamo e di queste esperienze positive vorremmo portarne con noi un po’.

Quel po’ è il tuo quarto di valigia disponibile, è uno spazio per le novità, per i ricordi.

Non sei ovviamente obbligato a riempirlo, ma è molto peggio voler portare con sé qualcosa e non avere posto, piuttosto che tornare indietro con la valigia della partenza.

E poi, diciamocelo, ¾ pesa meno di 4/4!

 

IL TUO VIAGGIO

Come dicevo il viaggio vale per il corpo ma anche per la mente. Viaggiare leggeri ti consente di avere meno preoccupazioni. Sembra incredibile, ma se sai che hai con te quel tot di cose e quelle puoi usare. E’ poco importante decidere cosa mettersi… una cosa o l’altra andrà bene comunque, la vacanza è ciò che vivi, non ciò che indossi.

Certo un po’ di pianificazione per avere gli indumenti in numero giusto e del giusto tipo ci sta, ma poi basta, rilassati. Tu non sei come ti vesti, devi liberarti dall’idea che senza un determinato capo non sarai in grado di vivere appieno la tua vacanza.

Se sei comodo, adeguato e con indumenti puliti, il gioco è fatto e la tua mente potrà dedicarsi a tutto il resto. Che dici, non ne vale la pena?

E poi pensaci, meno cose in valigia, vuol dire anche fare prima a disfarla e rifarla e se il tuo viaggio itinerante saranno mezz’ore guadagnate nel sistemare le cose!

 

LA LEGGE DI MURPHY

Più potente della gravità, dell’entropia… la legge di Murphy ha sempre la meglio.
Ed ecco che quando stai per tornare e rimetti le cose in valigia, anche con lo stesso ordine e con la stessa logica, succede qualcosa di inspiegabile: il tutto occupa più spazio!

Ed ecco che ti ritrovi a fare il tetris, sederti sulla valigia e mettere alla prova la resistenza delle cerniere…

Se prima avevi cose per ¾ ora… saranno i 4/4 😊

 

 

Photo by Mockup Graphics – Unsplash
Eliminare fa male

Eliminare fa male

Lo ammetto, anch’io fatico a eliminare delle cose e quelle cose sono il cibo e i vestiti. Gli spazi di casa non sono un mio ambito di lavoro e per fortuna i miei armadi sono piuttosto ordinati, ma a volte penso ci siano comunque troppe cose.
Nonostante sia diventata molto diligente e negli ultimi anni compri solo ciò che mi serve e mi piace davvero, penso sempre che potrei fare meglio, ma allo stesso tempo fatico a eliminare certi capi.

Capita anche a te?

Se non per gli abiti magari per qualche regalo ricevuto o per tutte quelle cose per le quali pensi “magari la potrei usare” “magari potrebbe servirmi forse un giorno”.

Come mai eliminare costa così tanta fatica?

Come mai sembra una cattiveria, come se ci stessimo facendo davvero del male? La ragione è molto semplice: eliminare le cose stimola, a livello cerebrale, le stesse aree del dolore fisico e quindi è come se un po’ ci facessimo proprio del male.

Ma questa non può essere una scusa, perché per fortuna come genere umano ci siamo evoluti a esseri pensanti, capaci di andare oltre al semplice istinto.

Ed ecco che dobbiamo imparare a capire che eliminare è possibile e che non è poi così una tragedia.

Perché?

  • Perché non sei ciò che indossi, ciò che possiedi, sei semplicemente ciò che sei. E più ti circondi di ciò che ti piace, più sei davvero tu. 
  • Perché tutto ciò che ti àncora ai ricordi è in verità dentro di te, non fuori da te. Il tuo passato rimarrà con te anche senza ciò che fisicamente te lo può ricordare, e, se ci pensi, è una bella fortuna: ciò che di bello ti capita è comunque e sempre a portata di ricordo.
  • Perché devi essere fiducioso che avrai comunque le abilità e i mezzi per affrontare il futuro anche senza quella cosa che ora ti pare indispensabile. Di fatto sono le conoscenze che ti portano a crescere e affrontare il futuro, non gli oggetti.
  • Perché nel tempo ci evolviamo e dobbiamo rispettare il fatto che non siamo le stesse persone in tutta la nostra vita e quindi ciò che ti accompagna deve essere ciò che ti piace e che ti è utile in quel momento di vita.
  • Perché viaggiare leggeri, anche nella vita, aiuta a balzare sul treno della nuova occasione che arriva.

Quindi la prossima volta che sei nel dubbio e ti chiedi “lo elimino?” Chiediti semplicemente se quella cosa (o quel ricordo, o quell’impegno) ti è utile, e quindi ti serve, ti piace, e quindi ti fa essere una persona migliore. Se la risposta è no, beh, credo che tu sappia cosa devi fare.

E ricordati che, anche se ti sembra di soffrire, è solo una risposta innata del tuo cervello, ma sei un essere pensante e puoi sempre essere la versione migliore di te stesso!

Photo by Annie Spratt – Unsplash

E poi come finisce?

E poi come finisce?

E poi, devo cavarmela da me? No, tranquillo, le cose saranno un po’ diverse.

Per prima cosa, proprio perché lavorando con me hai compiuto un percorso, ti lascerò il tuo “libretto di istruzioni” e cioè ciò che ci siamo detti e che ho messo in pratica con te durante i nostri incontri. Non sarà tutto sulle tue spalle, non dovrai ricordare tutto e temere poi di non essere poi capace di far da te.
Lavoreremo insieme e poi avrai modo di fare il punto di quanto ci siamo detto e quanto abbiamo fatto con il materiale che avrò creato di volta in volta per te, così da procedere secondo i tempi che per te sono necessari ad assimilare il tutto.

E quando arriviamo alla fine del lavoro potrai dirmi come è andata! Questo è un momento molto importante per me. Ti chiederò un po’ del tuo prezioso tempo per farmi sapere cosa ne pensi e come è stato lavorare con me. Abbiamo fatto un percorso insieme e, così come tu avrai imparato ad affrontare i tuoi problemi in tema di organizzazione personale, io avrò imparato qualcosa con te, e quindi per me è importante il tuo punto di vista.

Mi è utile per migliorarmi e per capire come esserti ancor più utile e per questo ti chiederò di compilare un feedback, ma io ne farò poi un secondo su di me e sul nostro percorso. Come vedi il miglioramento è continuo e su tanti fronti!

Il lavoro non si chiuderà dall’oggi al domani, ci sentiremo dopo un po’ di tempo per capire come procedono le cose e se sei riuscito a mettere in atto quanto abbiamo deciso durante le nostre ore di lavoro.
Anche questo è un momento importante per me, perché ritengo sia giusto che tu abbia un tempo tutto tuo per rendere quotidiano il cambiamento, per far sì che ciò che ti ho suggerito come azioni, strumenti e strategie, possa trovare un’applicazione concreta nella tua giornata e nel tuo lavoro.

Per questo mi piace, e penso sia utile anche per te, fare il punto dopo un po’, e in caso rivedere o sistemare le parti che non senti ancora cucite su misura per te.

E comunque le porte non si chiudono! Potremmo continuare a sentirci, a fare dei check periodici o lavorare su nuovi fronti, sì perché, vedrai, poi ci si prende gusto e quando una cosa viene bene, vale la pena continuare fino a che non ci si sente sereni e soddisfatti, fino a che non ti sentirai di gestire al meglio il tuo tempo, le tue energie.

Ciò che più mi dà soddisfazione è saperti gratificato dalle tue giornate e sapere che hai ritrovato il giusto equilibrio tra lavoro, produttivo ed efficace, e ciò che più ami, qualunque cosa essa sia!
E così potrai rilassarti, come disteso in mezzo ad un prato, e assaporare le nuvole che corrono nel cielo 😉

Lavoriamo insieme

Lavoriamo insieme

Si parte, possiamo finalmente lavorare insieme! Ora bisogna passare al dire al fare, e cioè fare in modo che il piano d’azione che ti ho descritto nel preventivo si realizzi e che tu possa acquisire mezzi e strategie adatti a risolvere il tuo problema.

Ma come funziona? Te lo racconto con le parole di chi ha scelto le mie consulenze.

“Selina si pone con delicatezza ma anche determinazione, aiutandoti a vedere immediatamente come migliorare le cose, partendo da ciò che hai e sai fare. Ti fa vedere che con poco puoi già raggiungere buoni risultati. È concreta e molto precisa nel modo di lavorare. Per me è stata rassicurante!”

Come ti racconta Eva, lavoreremo un passo alla volta, iniziando da come lavori tu, osservando come gestisci tempi, energie e spazi, perché, come ti ho già detto, sono certa che se anche senti di avere delle difficoltà ci sono delle cose che fai davvero bene. Quindi mettiamo in luce gli aspetti positivi e analizziamo le criticità, così arriveremo alle soluzioni adatte a te.

Ti darò delle linee guida, ma allo stesso tempo troverò il modo di adattarle al tuo stile di vita. Non ti preoccupare, sono seria, ma cercherò anche di farti divertire perché credo che, solo capendo appieno le cose e divertendosi un po’, si possano fare proprie delle nuove conoscenze.

Non amo perdere tempo, spesso vado al nocciolo della questione, ma allo stesso tempo rispetto i tuoi ritmi. Quindi dopo che avrai lavorato un po’ con me, ti lascerò lo spazio che ti serve perché tu possa mettere in atto il cambiamento.

“Competenza, professionalità e capacità di individuare e risolvere le criticità che affronto ogni giorno al lavoro”

Non pensare che stravolga i tuoi comportamenti, si parte sempre dalle azioni di tutti i giorni, da ciò che sei abituato a fare. I cambiamenti saranno apparentemente piccoli, mai semplici da fare sulla propria pelle, ma concreti e quotidiani, come sottolinea Giuliana.

Vedrai, unendo le miei capacità e la tua volontà, otterremo grandi risultati! E questo raccontano le parole di Giorgia, che forse ti saranno utili a togliere qualche dubbio in più!

“Una professionista dallo sguardo sorridente e accogliente, un esempio di ascolto attivo, mai invadente ma piuttosto sempre proattiva. Sinceramente focalizzata nel far raggiungere al proprio cliente il suo obiettivo di ricerca di ordine e pianificazione attraverso metodo, struttura e strumenti.

Forse pensate di non averne bisogno, ma secondo me un incontro con Selina potrebbe davvero cambiare il vostro modo di vedere alcuni aspetti della vostra vita, privata o professionale che sia.

Datevi l’opportunità di provare!”

Un grazie sincero alle clienti che hanno scritto queste parole, per me ancora emozionanti, sul nostro lavoro insieme.
Mi ritengo fortunata per averle incontrate e sapere di essere stata loro d’aiuto, concretamente e in modo efficace, è per me il più grande risultato!

Ora tocca a te, lavorando con me potrai aggiungere anche il tuo feedback e condividere con me il tuo punto di vista, ma questo è un’altra storia e ne parliamo la prossima settimana e se nel frattempo vuoi contattarmi… clicca qui 😉