Svuota la mente

Svuota la mente

La mente non è fatta per trattenere le idee, è fatta per crearle

Sintetica, chiara, forse un po’ fastidiosa, ma questa frase che ho sentito venerdì scorso ad una conferenza di David Allen, guru della produttività, mi ha ricordato quanto sia vera e importante.

Quante volte ci vengono in mente le cose nel momento meno opportuno? Quante volte mentre sei in riunione ti viene in mente che il caffè è finito? E allo stesso tempo a volte sei lì di fronte al foglio vuoto, senza sapere nemmeno la prima parola da scrivere?

Questo è il problema della nostra mente: quando ci affidiamo troppo solamente a lei, quando pretendiamo che ricordi tutto al momento giusto e nell’ordine giusto. La mente è un mondo fantastico, che può continuare a sorprenderti, ma devi fare in modo che lo possa fare. Come?

Scaricandola da tutti i pensieri 

Quindi armati ti carta e penna, di Keep, di un taccuino Moleskine, di Trello, di Evernote o anche di un foglio da riciclo… non ha nessuna importanza, è sufficiente che tu possa annotare i tuoi pensieri.

Quindi fai tutte le liste che ti possono tornare utili:

  • la lista delle cose da fare al lavoro
  • la lisa delle telefonate
  • la lista delle deleghe
  • la lista della spesa
  • la lista delle commissioni di casa
  • la lista della dispensa della casa in montagna
  • la lista delle ricette che vuoi sperimentare
  • la lista delle cose che devi comprare a tuo figlio
  • la lista dei viaggi che vuoi fare
  • la lista delle cose che non vuoi più fare
  • la lista delle persone che non senti da un po’ e che vuoi rivedere
  • la lista dei tuoi traguardi raggiunti
  • la lista dei libri che vuoi leggere
  • la lista delle cose che non hai mai fatto e che forse un giorno

Potrei continuare per almeno altre quaranta righe, ma il punto è:

svuota la mente, alleggeriscila

Fai in modo che queste cose siano annotate e che così facendo, siano utili al momento giusto. Utilizza un mezzo, non importa se è cartaceo o elettronico, del quale tu ti possa fidare e al quale affidarti, fino in fondo.

Così facendo la tua mente sarà rilassata, libera di recepire nuovi stimoli, di ascoltare ciò che accade e di far nascere nuove idee!

E tu lo fai? Raccontami come nei commenti!

A cosa servono le mail?

A cosa servono le mail?

Nel lontano 1971 Raymond Samuel Tomlinson, impegnato nello sviluppo della rete interna del dipartimento della difesa statunitense, mise in contatto le diverse unità tramite… una mail. “QWERTYUIOP” la prima riga della tastiera come messaggio e @ come simbolo tra usernamen e indirizzo.

Chissà se era consapevole del grande cambiamento epocale che stava generando, chissà se si sarebbe aspettato che nel 2018 la mail per molte persone non fosse solo un modo di comunicare, ma anche una fonte di stress. Oggi infatti la mail è ancora uno strumento di comunicazione, ma non solo….

Se il tuo in box è contiene un centinaio di mail, miste tra lette e non lette.

Se nelle ultime dieci c’è almeno un appunto su qualcosa da fare

Se la prossima settimana hai fossato un incontro, ma non l’hai appuntato sul calendario e per ritrovare la mail ne scorri almeno una dozzina.

Se nella seconda pagina del tuo in box c’è un link ad un bando che volevi leggere e che ormai è scaduto,

Se conosci almeno una di queste situazioni… continua a leggere!

Ci sono almeno 4 cose per la quali ci sono strumenti migliori della mail.

La mail non è una rubrica.

Ogni gestore di posta elettronica fornisce una rubrica dei contatti, che può essere via via sviluppata. Spesso per pigrizia non viene usata, così come non si usano i gruppi per l’invio ricorrente agli stessi destinatari. Non dico di farlo per tutti gli indirizzi e sempre, ma per quelli più frequenti sì. E poi in certi casi può essere davvero comodo, uno tra tutti? Il gruppo dei colleghi o degli iscritti ad un corso! 

Molti gestori ricordano gli indirizzi, Gmail ad esempio, e li suggeriscono mentre si inizia a digitare il campo dei destinatari. Quello che non devi proprio fare è non archiviare una mail perché vuoi avere a portata di mano un indirizzo. Copia e archivia l’indirizzo e di seguito la mail. Se poi hai memorizzato l’indirizzo, nulla ti vieta di cancellare la mail 😉

La mail non è il tuo calendario e la tua lista delle cose da fare.

Se hai fissato un appuntamento, segnalo nel calendario. Molte volte puoi farlo automaticamente per viaggi, prenotazioni e incontri. Sfrutta questa funzione e non tenere nel tuo in box una mail che ti ricorda l’ora della riunione. Segna l’impegno con data e ora e archivia (o cancella) la mail.

Allo stesso modo l’in box non è la tua to do list: copia i punti nella lista delle cose da fare, non importa che sia cartacea sulla tua scrivania o sia una bacheca di Trello o di Asana, basta che non sia nel tuo in box.

La mail non è una raccolta di idee “forse un giorno”.

Ti è mai capitato di avere in mente un’idea, voler ricordare un contatto, il nome di un posto dove hai mangiato e per non perderle l’informazione ti invii una mail o fai una bozza? Ora, visto che la fatica è fatta… perché non annotarlo direttamente in un taccuino di Evernote? O anche su Keep di Gmail? Così non dovrai scorrere le mail per ritrovare l’idea. Ad ogni cosa il suo posto 😉

La mail non è la raccolta di articoli interessanti che hai trovato in internet.

Ci sono tante applicazioni dove si possono raccogliere articoli e notizie che troviamo nel web. A me piace molto per la sua semplicità Pocket. E poi puoi spedire lì l’articolo senza lasciarlo nella mail? Così anche se non lavori dal tuo pc tutto andrà nel suo posto senza fatica e poi quando avrai un po’ di tempo potrai leggere direttamente tutti gli articoli che hai messo da parte.

E tu usi la mail anche per altre cose? Raccontamelo nei commenti.

Buon compleanno!

Buon compleanno!

Dopo tanto lavoro.. questo mese torniamo a parlare di noi, dell’organizzazione della persona, e voglio condividere con te qualche strumento per semplificarti la vita.

Questo mese è un dei miei preferiti, a dire il vero li amo tutti per ragioni diverse, ma aprile è il mio preferito perché ormai la primavera si fa sentire forte e chiara con tutti i suoi colori e profumi, ci sono le fragole.. e il mio compleanno!

Ed ecco il tema del post, ti piace fare gli auguri e riceverli? A me sì, credo sia bello pensare ad una persona nel giorno della sua festa. Come si dice, quel che conta è il pensiero.. e per me è proprio vero!

Ma come fare a ricordare compleanni, date e anniversari? Io sono tremenda.. soprattutto con gli anniversari. Quindi ho deciso di scrivermeli!

Ti propongo due soluzioni.. una tradizionale e l’altra più tecnologica.

La prima è il calendario perpetuo. In cucina, nella mia piccola bacheca c’è proprio un calendario senza anno, solo con i numeri dei giorni dove puoi scrivere ciò che vuoi ricordare. Mi piace perché la mattina, bevendo il caffè, do un occhiata al mese e vedo se c’è qualcuno che compie gli anni, e mi annoto mentalmente di chiamarlo. Fa parte della mia routine mattutina, e mi piace perché mi fa pensare ai miei amici e ai miei cari.

Visto che come ti dicevo fra un po’ è il mio compleanno.. e soprattutto festeggio un anno di blog – Wow un articolo a settimana per 4 settimane ogni mese, per 12 mesi.. incredibile, bisogna proprio festeggiare!! – ho deciso di farne uno a te: scaricalo qui! Per usarlo basterà stamparlo, foralo in alto e metterci un bel fiocchetto.

Se invece sei più tecnologico ti consiglio non ti consiglio di affidarti agli avvisi dei social, perché a volte c’è chi scegliere di nascondere la data di nascita e comunque, meglio essere avvisati fin dalla mattina. Quindi ti suggerisco di fare un calendario on line dedicato per l’appunto ai compleanni, ad esempio un calendario di google dal nome “compleanni  e ricorrenze”. E’ utile perché puoi impostare un reminder o un allarme e soprattutto, se come me hai una famiglia numerosa, lo puoi condividere, così non ci saranno più scuse per nessuno 🙂

Tu come ricordi i compleanni? Ti piace l’idea di fare un augurio speciale?

Un buon metodo per non scordare proprio nulla quando si parte

Un buon metodo per non scordare proprio nulla quando si parte

Ti capita di chiederti un sacco di volte “Mi sono ricordato tutto?” “Ma quel documento l’ho preso?” Partire per una trasferta può essere fonte di ansia e stress e spesso ci si riduce all’ultimo per preparare tutti i documenti necessari, proprio quando la mente si svuota, e diventa assai facile dimenticare qualcosa.

Il mio consiglio, come sempre, è quello di pensarci prima e ti suggerisco di utilizzare un file come questo e adattarlo alle tue esigenze. Si tratta di una check list che potrai modificare secondo le tue esigenze.

Una prima sezione è quella dedicata alla parte diciamo più di “rappresentanza”, cioè tutte quelle cose che è bene avere sempre con sé: le brochure informative dell’azienda o del progetto in questione, i biglietti da visita e via dicendo. Se poi devi presentare qualcosa in una fiera, in un convegno allora in questa categoria rientreranno anche le presentazioni (power point o pdf ) standard dell’azienda, i video (portane una copia con te, non affidarti al canale youtube, potrebbe mancare internet), i poster e così via.

Poi ci sono i materiali dei progetti sui quali stai lavorando, quindi per ogni progetto fai una lista dei file che devi avere con te. Non dimenticare le liste di riferimento, come quella dei contatti, dei clienti, dei partecipanti, dei campioni.. insomma tutto ciò che ti può servire.

Infine ci sono i materiali che appartengono alla logistica che è bene avere sempre con sé: pc, proiettore, cavi per le connessioni, carta, penne e se devi fare workshop o simili non scordare pennarelli, post-it, gomma stick e fogli per lavorare.

Crea dunque la check list specifica per te, poi spunta una ad una tutte le voci raccogliendo i materiali tutti nello stesso posto, sia si tratti di file, quindi tutti nella stessa cartella temporanea sul desktop, sia materialmente, mettendo tutte le cose vicine nello stesso posto: su un tavolo o su un ripiano, così sarà più semplice controllare anche visivamente di non aver scordato nulla.

Fai un controllo finale della tua check list e accertati di aver depennato tutti i punti, crea una copia dei file anche nella pennetta che avrai con te e magari nel Cloud ed impacchetta, imballa e metti nelle borse i vari materiali. Ora sei pronto per partire!

La check list può essere utile anche per controllare, una volta finito l’incontro, la riunione, la fiera.. di non scordare nulla lì. Quante volte la pennetta usb rimane attaccata al pc della sala conferenze?

Non ricordi i tuoi impegni se sei fuori ufficio? Ecco la soluzione

Non ricordi i tuoi impegni se sei fuori ufficio? Ecco la soluzione

Come fare per ricordare tutto ciò che c’è da fare anche quando non siamo in ufficio? Gli strumenti sono tanti e ne parleremo nei post di questo mese. Iniziamo da una cosa che non può mancare: il calendario. Siccome parliamo di lavoro condiviso e a distanza non può che trattarsi di un calendario elettronico.

Ne puoi utilizzare moltissimi, spesso sono già presenti nei client di posta, altri sono scaricabili gratuitamente come app ed ne esistono di specifici anche a pagamento. Oggi vorrei però focalizzarmi su uno dei più noti per capirne le potenzialità e per capire come il calendario condiviso sia davvero uno strumento utile, direi indispensabile. Prenderò quindi ad esempio Google Calendar.

Ad ogni utente google puoi associare diversi calendari e per ognuno puoi decidere con chi condividerlo. Puoi inoltre scegliere se questo calendario può essere solo visualizzabile o anche modificabile dalle altre persone.

Per ogni impegno che aggiungi, puoi scegliere da subito il calendario di appartenenza, definire una ripetibilità (ad esempio un corso che si svolge tutti i mercoledì) e soprattutto mettere un reminder (con allarme pop up o via mail). Ogni calendario ha gli appuntamenti di un colore differente, così sarà più semplice riconoscerli visivamente. Inoltre di volta in volta, potrai scegliere se visualizzare o meno gli impegni di quel calendario.

A seconda della lunghezza temporale dell’impegno, google calendar ti segnerà uno slot più o meno grande nella tua agenda giornaliera. Questo aiuta a visualizzare l’importanza, in termini di tempo, delle varie attività della giornata. Se poi alcune si sovrappongono potrai visualizzarlo immediatamente.

Infine, se imposti i tuoi impegni in google calendar e poi scegli di usare un’altra app per gestire il calendario nei tuoi devices, nessun problema, potrai sincronizzare tutto.

Se non sei ancora convinto e ti stai ancora chiedendo perchè utilizzare un calendario condiviso.. ecco un po’ di validi motivi.

  • Perché se lo sincronizzi su tutti i dispositivi: cellulare, tablet e pc avrai tutti i dati aggiornati e disponibili.
  • Perché se non lavori da solo, altri possono vedere i tuoi impegni e sapere quando cercarti e quando sei impegnato. E’ un’ottima soluzione per non sentirsi dire “sono in riunione”.
  • Perché se il tuo lavoro è condiviso con altri, tutti saranno aggiornati sulle modifiche degli impegni e delle scadenze programmate dal resto del gruppo di lavoro.
  • Perché se vuoi vedere solo i tuoi impegni (del calendario personale si intende), puoi non visualizzare i restanti calendari. Allo stesso modo se sei con un cliente, puoi visualizzare solo gli impegni del lavoro e non far vedere quando sei dal dentista.
  • Infine.. essendo un cloud, nello sciagurato caso in cui tu perda il cellulare o se volessi cambiare tablet o volessi usare il pc non di tua proprietà.. i dati saranno sempre disponibili nella forma nella quale li hai inseriti e con la stessa visualizzazione di insieme. Sarà più semplice ed immediato ritrovarsi.

Se poi ci prendi gusto.. ti segalo anche che l’uso di questo tipo di calendari potrebbe essere molto utile anche al tuo marketing: è infatti possibile condividere eventi speciali con clienti o mostrare quando sei disponibile pubblicandolo nel calendario grazie a pochi semplici passaggi. Con le versioni avanzate sarà poi possibile verificare se le sale riunioni o le risorse condivise sono disponibili e prenotabili.

Come sempre non ci sono solo lati positivi.. quindi sappi che per quanto sia semplice potresti incorrere in alcuni errori, ad esempio segnare gli appuntamenti nei calendari sbagliati o affidarsi troppo alle impostazioni di defoult. Quindi separa gli impegni, ma senza esagerare nel numero di calendari, e presta un po’ di attenzione quando registri i nuovi impegni.

Vedrai con l’abitudine sarà tutto molto semplice e comodo.

Se poi gli impegni sono sempre tanti e organizzare i flussi di lavoro è un problema, sono a tua disposizione!