Mi appunto giusto il nome ed il telefono

Mi appunto giusto il nome ed il telefono

Quante volte siamo ad un incontro, un convegno, una fiera.. e facciamo incetta di biglietti da vista? Conosciamo un sacco di persone e poi.. come ricordarsi tutto a distanza anche solo di una settimana?

Per semplificarmi la vita, appena li prendo, annoto subito qualche parola chiave: in che circostanza mi è stato dato e qualche informazione in più sulla persona. Se posso scrivo direttamente sul biglietto, altrimenti un post-it va benissimo. E’ importante farlo a mente fresca perché in questo caso il “lo farò dopo” è molto controproducente. C’è chi addirittura fa una foto della persona 😉 valuta se è il caso, ma magari pensa a mettere la tua nel biglietto da visita.

Una volta rientrati in ufficio c’è il problema di come metterli via: archiviazione e catalogazione.

A mio avviso sono molto utili i raccoglitori trasparenti, in questo caso raggruppali per evento e metti delle note per ricordare il più possibile delle persone.

In alternativa ci sono dei fogli a buchi fatti apposta. Questo permette, ad esempio, di mettere dei singoli fogli nel raccoglitore del progetto dedicato.

Quello che proprio ti sconsiglio è di metterli nelle scatoline da biglietti da vista, perché così saranno difficilmente consultabili e catalogabili e quindi presto diventeranno inutili.

Anche per i biglietti da visita prevedi una cernita una tantum, non occorre tenere quelli che nel lungo termine non ci servono più, o che non sono aggiornati o dei quali non ricordiamo nulla.

E se poi ti servono e quando non sei in ufficio? Ecco un’idea: io ho scelto un’app dove raggrupparli. Ce ne sono tantissime, io ti consiglio di sceglierne una che abbia almeno queste caratteristiche:

  • faccia il back up dei dati e sia consultabile on line oltre che da cellulare;
  • scansioni i biglietti, così da non dover inserire tutti i dati a mano;
  • abbia la possibilità di mettere delle categorie, così potrai dividere i biglietti da vista dei clienti, dei servizi e magari quelli del ristorante. Non è piacevole tornare in una città visitata e ritrovare quel localino che ci era piaciuto tanto? Ed ecco che la nostra raccolta ci torna utile per tante cose 😉

E mi raccomando, il tuo biglietto da vista.. ricorda che di averne sempre uno con te, quindi, magari lasciane un paio nel portafoglio se proprio non vuoi avere il porta biglietti con te!

Ma in riunione non basta ascoltare?

Ma in riunione non basta ascoltare?

Una riflessione sulle riunioni e le note.. possono esserci davvero d’aiuto? Non è forse sufficiente ascoltare? Ecco un po’ di buone ragioni per prendere appunti con metodo.

Pensando ad una riunione e alle relative note, vengono subito in mente i verbali. Il verbale però è la trascrizione di ciò che avviene durante l’incontro e ci serve piuttosto in un secondo memento per ricordare ciò che è stato detto, fatto e deciso. Sono altre gli appunti che ci possono tornare molto utili in riunione, vediamoli dunque insieme.

Ancora una volta prendiamo carta e penna e iniziamo con il dividere il foglio in due aree.

Mentre ascolti prendi nota delle parole chiave del tuo interlocutore, nell’area di sinistra del foglio. Non scrivere tutto ciò che si dice, annota solo i concetti più significativi.

Questo ti aiuterà ad ascoltare con attenzione. Spesso, infatti, mentre ascoltiamo ci vengono in mente idee, vorremmo dire la nostra, e finiamo per concentrarci su questi pensieri e non ascoltare con tutta la nostra attenzione, che invece è la cosa più importante.

Se poi ti vengono in mente concetti che vuoi condividere legati a queste parole, annotali a destra. Annota anche le domande.

Questa seconda sezione è importante perché ti aiuterà nel momento in cui dovrai intervenire: potrai riprendere la parola chiave detta dal tuo interlocutore e poi esprimere le tue idee secondo la scaletta delle tue parole chiave, quelle sulla destra, senza perderti nel discorso o dimenticare qualche concetto.

E lo stesso vale per le domande., così facendo saranno puntuali e strutturate.

Se poi le idee e le domande non sono adatte alle circostanze della riunione, avrai comunque una nota pronta da aggiungere alla tua “to do list”.

In particolare, se fossi proprio tu la persona incaricata per la moderazione di una riunione, questo tipo di note possono tornarti molto utili per guidare strategicamente la discussione: non perderai concetti e riferimenti e così sarà più semplice dare a tutti il proprio spazio ed il giusto tempo.

Ad esempio puoi:

  • valutare se da più persone emerge una questione chiave comune che non avevi valutato;
  • posporre domande o argomenti se discuterli al momento non risulta efficace;
  • tenere a mente delle assunzioni che vengono dette all’inizio del meeting;
  • riportare l’attenzione su cose solo accentate perché qualcuno aveva poi portato la discussione altrove.

Se fossi interessato a conoscere al meglio la questione ti segnalo l’articolo che mi ha suggerito queste riflessioni.

Ricorda: una riunione è un investimento di tempo ed energie per te e per gli altri, quindi usala al meglio.

Dai ascolto e sii presente, questo è sicuramente il modo per rendere gli incontri efficienti, così come delle buone note!

Appunti a regola d’arte anche fuori dai banchi di scuola

Appunti a regola d’arte anche fuori dai banchi di scuola

Prendere appunti è un’arte. C’è chi fa liste, chi scrive tutto, chi usa solo carta e penna, chi usa il pc.

Se a scuola potevamo permetterci di perdere un po’ di informazioni, quando si tratta di lavoro o di un evento o di una conferenza che ci interessa.. siamo decisamente motivati a prendere dei buoni appunti. Vediamo quindi come fare.

Io ho sempre preso appunti sulla carta e devo dire che ha i suoi vantaggi. Intanto non ti permette di scrivere tutto quello che il relatore dice e quindi ti obbliga a fare una rielaborazione dei concetti e soprattutto una sintesi. Questo è molto utile per aumentare l’efficacia delle nostre note.

Poi io credo sia davvero utile creare un proprio “vocabolario di simboli” che ci aiutino a sintetizzare concetti. Io ne uso molti che ho preso a prestito dalla matematica: uguale, diverso, proporzionale.. e via dicendo. Allo stesso modo possono essere utile elenchi puntati, asterischi, etc. L’importante è che ognuno di noi trovi il metodo più adatto a sé. Io ad esempio ho scoperto che i simboli funzionano, ma le abbreviazioni no.. nel tempo non ricordavo mai la parola completa!

Ultima cosa, non sperare di avere sempre degli appunti belli dal punto di vista estetico. Capita di scrivere male, cancellare e fare frecce e rimandi su punti diversi della pagina. Pazienza, meglio siano funzionali. Per questa ragione cerca di scrivere lasciando spazio tra le righe, così sarà più semplice correggere o fare delle aggiunte.

Nello specifico in tema di appunti mi piace molto il metodo Cornel e qui ti ho preparato un foglio ad hoc!

Il metodo consiste nel dividere il foglio in tre +1 parti.

Il +1 è l’intestazione. Scrivi sempre data, titolo della lezione e docente. Queste informazioni ti saranno utili quando riordinerai i fogli. Allo stesso modo prevedi un posto nella pagina dove metterai il numero consecutivo del foglio, non scordarlo!

Veniamo alle tre parti cuore. La prima, la più grande è sulla destra e occupa la maggior parte della pagina. Qui prendi i tuoi appunti liberamente e come abbiamo detto sopra: sintetici, chiari e ben distanziati.

Poi a fine lezione, o almeno entro le prime 24 ore, occupati delle altre due parti del foglio. Rileggi i tuoi appunti e segna le parole chiave sulla sinistra. Le parole chiave ci possono essere utili anche per ripetere la lezione: coprendo il lato destro degli appunti, vediamo se riusciamo a ricordare tutto ciò che è stato detto.

Nella parte in basso, infine, fai un breve riassunto di ciò che è stato detto e quindi delle tue note.

Segna anche le cose poco chiare, annotando le domande nel settore di sinistra, magari a matita, e una volta ottenute le risposte aggiorna le parole chiave ed il riassunto.

Paiono due cose noiose, ma è importante farlo, e farlo prima possibile fresca perché obbligandoci a trovare le parole chiave e a riassumere, rielaboriamo i concetti e li fissiamo nella mente. E’ importante farlo a mente fresca perché così saremo più veloci e soprattutto più efficaci.

E tu come prendi gli appunti?

Il mio foglio di lavoro da tavolo, il mio “svuotamente”

Il mio foglio di lavoro da tavolo, il mio “svuotamente”

Quanto ci aiuta la tecnologia e quanto la carta? Credo che ci siano alcune cose per le quali questa preziosa risorsa (la carta) è ancora più utile che mai. E per questo.. maggio sarà dedicato alla carta e al lavoro!

Questa settimana ho deciso di condividere con te un piccolo trucco organizzativo, e cioè il mio foglio di lavoro analogico 😉 . Ti parrà una cosa banale, ma voglio spiegarti fino in fondo perché per me è tanto utile. Ma partiamo dall’inizio e cioè di cosa si tratta, si tratta di un banalissimo foglio di carta.

Come vedi è una delle poche cose presenti sul mio tavolo. Nasce dalla mia necessità di appuntare le cose per non scordarle. Ho una gran memoria per ciò che sento, guardo.. ma in quanto a nomi e numeri.. mamma mia! Quindi ho capito che devo scriverli e scriverli subito.. spesso e volentieri però andavo alla disperata ricerca di un angolino di carta o scrivevo direttamente con la matita sul tavolo 😉 La soluzione quindi è stata avere sempre un foglio a portata di.. penna.

Ecco perché si tratta proprio di un singolo foglio e non di un quaderno. Questo è il foglio che mi serve per la giornata di oggi, quando si concluderà la giornata di lavoro lo eliminerò. Per questa ragione può essere benissimo un foglio di seconda scelta, cioè usato sul retro. Uno dei tanti che si accumulano con le stampe sbagliate o con le varie bozze.

Per cosa mi serve? Per tutto 😉

  • Per scrivere la mia to do list di oggi, e solo le cose che voglio fare oggi, perché così saranno una selezione delle cose da fare e mi potrò concentrare solo su queste.
  • Per appuntarmi un numero di telefono se devo fare una chiamata, così se trovo occupato, non dovrò cercarlo di nuovo in rubrica.
  • Se mi capita di fare dei lavori nei quali devo ricordare numeri, valori o parole precise, ho un posto dove scriverli al volo per facilitarmi il compito.
  • Per prendere una nota veloce mentre sono al telefono.
  • Per prendere un appunto su una cosa che mi sta dicendo il mio collega.
  • Per annotare tutti i miei pensieri extra, che non hanno a che fare con il lavoro. Li scrivo subito, così da liberare la mente e non scordarli.
  • Per fare uno sghiribizzo ogni tanto, perché anche questo è utile per concentrarsi.

Il foglio di lavoro funziona se a fine giornata trascriviamo le note dove di dovere, e mi riferisco all’appunto che mi sono scritta perché devo ricordarmi di comprare il latte, e se la nostra “to do list” è fatta come si deve e possiamo via via depennare tutto ciò che abbiamo scritto, compreso il numero di telefono che ci serviva solo per velocizzare il compito di fare quella telefonata.

Quindi, a fine giornata, trascrivi i punti della “to list” che non hai finito nel caso ce ne siano, controlla che non ci siano note perse e via… butta il foglio nella carta. Anche questo è un modo per mettere la parola fine alla giornata di lavoro 😉 .

In breve il foglio di lavoro è uno “scaricatesta” e non devi avere remore a scrivere, cancellare, colorare o pasticciare.. usalo come ti viene per alleggerire la tua mente. Se riesci a scaricare i tuoi pensieri sarai libero di usare tutta la tua energia mentale per il tuo lavoro e potrai dare sfogo a creatività, idee e pensieri!