Ma ci serve davvero?

Ma ci serve davvero?

E’ stato da poco il giorno della terra: il giorno che ci fa fare i conti con le risorse a nostra disposizione e ciò che abbiamo già consumato e anche quest’anno ci troviamo che il conto è in rosso. Già anche solo a guardare i fabbisogni di un italiano (se vuoi guarda un po’ tra i miei tweet segui @sempliceMente ed eccoti anche un link per iniziare a capirci qualcosa http://urly.it/21hqt) emerge come avremmo bisogno non di una terra, ma di un pianeta e mezzo! Ora, lo so che questi sono discorsi importanti e che certo non si possono esaurire in un post, ma fanno parte di me e quindi te ne voglio parlare. Sarà un pescoso a piccoli passi e oggi lo voglio proprio cominciare. Voglio farti pensare a tanti piccoli comportamenti che a volte neanche ci vengono in mente e che invece possono aiutate l’ambiente, sì il nostro pianeta, non solo per il nostro presente, ma anche per lasciare a chi verrà dopo di noi un posto pieno di bellezza, natura e vita. non ti preoccupare, non saranno cose solo utili all’ambiente, ma anche a noi, al nostro quotidiano e al nostro vivere consapevole, ma leggero. Un po’ perché ci basta meno di quel che pensiamo ma anche perché spesso sprechiamo tempo ed energie in cose che proprio non ci sono utili..anzi! Ed ecco il primo esempio.. i campioncini regalo. Ora, se tanto io amo quella crema perché ad esempio sia adatta proprio al mio tipo di pelle e mi piace un sacco il suo profumo… magari sì una volta ogni tanto mi farà piacere provarne una simile, ma di certo non mi sarà utile quella per un altro tipo di pelle! Così, se ho i capelli normali, che utilità può avere lo shampoo per i capelli grassi, per capelli colorati o per la forfora? Iniziamo a selezionare ciò che ci è utile fin dalla fonte. Quei campioncini saranno certo più utili a qualcun altro, non a me, perché non li userò.. e finiranno tra le cose inutili che porteranno via spazio nel mio bagno.. ed energia quando li dovrò regalare o buttare. A dire il vero, secondo me, non servono molto in generale.. ma se proprio non sei capace di non prenderli, inizia a prendere solo quelli giusti. Il passo successivo sarà quello di capire che se se un prodotto fa proprio al caso nostro.. ci basterà quello, senza campioncino che tenga! L’ambiente ci guadagna con una buona dose di rifiuti in meno, e allo stesso tempo noi risparmiamo energia e spazio, insomma è tutto riguadagnato!

L’apparenza inganna?

L’apparenza inganna?

04  Mi è tornata alla mente una figura nota. Ve lo ricordate il boa che mangia un elefante del piccolo principe? A me piace molto quel racconto, perché credo che abbia tanto da insegnarci.. piccoli grandi principi che si possono ritrovare nella vita di tutti i giorni, più di quanto si creda.. ebbene tornando al nostro boa, ciò che vediamo è sempre ciò che è?

 

Un paio di giorni faIMG_20160418_162111 camminando per Venezia osservavo una facciata di un edificio nella zona del ghetto e notavo come le finestre strette al centro facessero intendere la struttura delle scale interne.. ma era proprio così? Non c’è modo per scoprirlo se non guardare dentro.. e così succede anche per noi e per i nostri spazi. Per molti fare ordine significa togliere tutto al visibile e nasconderlo in un cassetto. Beh, questo è sicuramente utile nel breve termine, ma di fatto assolutamente inutile nel medio e certamente nel lungo termine! Anche se può dar fastidio ammetterlo “ogni cosa ha il suo posto e ogni posto ha la sua cosa” è una semplice frase che è per me è una vera legge.. è inutile riporre le cose a caso nei cassetti, se non c’è logica non lo ritroveremo quando ci serve.. Se poi accatastiamo nei cassetti tutto ciò che è fuori, non avremo che spostato il problema.

Pensiamoci un po’: il concetto di ordine è profondo, ma è rispettoso di concetti semplici quali: teniamo solo ciò di cui abbiamo bisogno, troviamo un posto adatto a ciò che ci serve e soprattutto.. ricordiamo che ciò di cui abbiamo veramente bisogno non è poi molto.. “less is more” è un altro validissimo principio.

Il vero ordine dunque, è sia interno sia esterno.. ci semplificherà la vita e ci alleggerirà. Così potremo godere appieno dei nostri spazi.. e vi assicuro che a mente libera potremmo anche essere capaci di vedere il boa che mangia l’elefante.. ritrovando leggerezza e semplicità di altri tempi!boa

La valigia, che peso!

La valigia, che peso!

Sono tornata da poco da qualche giorno a Parigi, una piccola vacanza ci voleva proprio! Al mio rientro avevo talmente tante belle immagini e felici ricordi la voglia di di tornare alla vita di tutti i giorni non era tantissima.. e la prova tangibile era sotto i miei occhi: la valigia bella compatta, non avevo proprio nessuna voglia di disfarla, ma poi una ragione l’ho trovata…

Ma perché fare e disfare la valigia è sempre così difficile? A dire il vero a me piace fare la valigia, scegliere ciò che mi accompagnerà in viaggio, trovare un posticino tutto suo ad ogni cosa, immaginare quando userò i capi che porterò con me.. e poi una volta terminata… significa che si parte!

A me piace viaggiare leggera e se posso cerco di avere solo il baglio a mano, tanto meglio. Ma è possibile riuscirci? Intanto riflettiamo un po’ sul contenuto della tanto ostica valigia: spesso è piena zeppa, tanto che riportiamo a casa molte cose pulite e a volte mentre siamo lì ci manca qualcosa..

Bene, veniamo al punto, per evitare tutto ciò è semplice: ci vuole un po’ di pianificazione. Calcoliamo quanti giorni stiamo via, valutiamo la stagione ed il proposito della nostro viaggio. Diamo poi un’occhiata alle previsioni del tempo. Così facendo abbiamo un’idea della tipologia di capi da portare, se leggeri, pesanti o misti. Poi valutiamo il proposito del viaggio: se è di lavoro o di piacere. Nel primo caso dovremo portare via dei vestiti sia per la giornata di lavoro sia qualcosa per la sera, sicuramente la seconda parte dovrà essere minimale. Se invece andiamo via per piacere.. beh, è più semplice: prevediamo cose che si abbinino facilmente tra loro e che siano comode.

Io scelgo sempre cose che mi piacciono molto, con le quali mi sento a mio agio, così le porterò volentieri a lungo, soprattutto in viaggio. Di solito poi prevedo una maglia al giorno (magari la uso la sera e poi durante la giornata seguente) e una gonna o un paio di pantaloni per 2 o 3 giorni. Poi cerco di fare in modo che gli abbinamenti siano facilmente sovrapponibili tra loro: vestirsi a cipolla è molto utile sia per il caldo, sia per il freddo, soprattutto se in viaggio stiamo via dalla mattina alla sera, ci sentiremo perfette per le varie temperature della giornata!

E poi, un po’ come la natura insegna, facciamo anche un po’ di resilienza: un capo in più pensando al freddo e uno in più per il caldo. Ecco il trucco: tutto ciò che serve ma senza esagerare: nulla più di questo. Non pensiamo se poi succede questo o quello, se, se… se le nostre scelte sono state sincere e abbiamo preso veramente ciò che ci piace e con cui ci sentiamo bene, pensando correttamente agli abbinamenti della famosa cipolla, non c’è da preoccuparsi.. ci sentiremo perfette per ogni occasione. E se poi arriva qualcosa di veramente inaspettato: una bella serata, un’escursione non pianificata.. beh perché non fare shopping? Quell’acquisto sarà un bel souvenir e, una volta tornata a casa, ogni volta che lo indosserò mi ricorderà il mio viaggio!

Quindi spendiamo un po’ di energie nella pianificazione: una valigia pensata, leggera e che lasci un po’ di posto per un acquisto sentito ci farà godere appieno la nostra meritata vacanza ed anche disfarla ritrovando i nostri piccoli grandi regali e ricordi sarà un piacere!

L’importanza di un trillo

L’importanza di un trillo

Avete mai considerato l’importanza di un trillo? Beh.. può sembrare sciocco, ma spesso è molto utile poter  ricordare la cosa giusta al momento giusto e vi assicuro.. non è un fatto di avere poca memoria, anzi piuttosto di lasciarla lavorare meglio! Ora mi spiego un po’ meglio: spesso la nostra lista di cose da fare comprende mille cose da svolgere sia in ufficio, sia a casa, personali e non. Io divido la lista dei “to do” per ambiti e so che una volta finito il lavoro è ora di passare alla lista delle cose da fare per me e per la mia casa. Poi però, appena chiudo la porta dell’ufficio, la mia mente è felice di aver finito la giornata lavorativa.. e così mi scordo che avevo pensato che mi sarebbe stato proprio comodo passare in quel negozio tornando a casa e mi scordo quindi l’elenco perfetto che mi ero fatta che mi avrebbe portato a completare tutte le commissioni nel minor sforzo possibile ed in poco tempo. In effetti si tratta sempre di tante piccole cose e commissioni, ma il fatto di riuscire a sbrigarle mi alleggerisce di un compito e poterle “incastrare” lungo la strada che avrei comunque fatto per tornare a casa non aggiunge grossi pesi.

Come fare dunque a non scordare di passare dalla sarta se l’aria frizzantina fuori della porta dell’ufficio mi ha rinfrescato tutti i pensieri facendomi venire voglia di vedere un po’ di amici o magari andare a fare una corsetta? Semplice.. quando sta mattina, completando la lista delle cose da fare, ho deciso che proprio oggi era il momento di passare dalla sarta e prendere i miei bellissimi pantaloni nuovi accorciati del giusto.. beh, ho messo l’allarme! Una cosa banale, ma così mentre facevo la strada.. ecco che proprio poco prima di svoltare a destra per arrivare a casa è arrivato il trillo! E così mi sono ricordata.. gira a sinistra, proprio dietro l’angolo c’è la sarta.. e con uno sforzo di un minuto e pochi metri di cammino in più (io vivo a Venezia e quindi mi sposto sempre a piedi).. mi sono alleggerita di una commissione e di un pensiero!

Non sottovalutiamo l’importanza di un buon trillo al momento giusto, è meglio fare affidamento ad una cosa così semplice che appesantire la memoria con il pensiero di tante piccole cose da fare. Sono piccole, ma sono comunque tante e sono felice che la mia mente sia libera per pensare a ciò che mi piace, al mio pomeriggio e a come lasciarmi accarezzare da quest’aria frizzantina!

L’arte delle liste o banale lista della spesa?

L’arte delle liste o banale lista della spesa?

Ho appeto-do-734587_640na finito di leggere L’arte delle liste di Dominique Loreau. Devo dire che mi sono avvicinata a questo libro con grande emozione e ero proprio curiosa di sapere come si potesse scrivere tanto su delle liste. Sono davvero utili? Perché mai tanta attenzione su dei banali elenchi? La “lista della spesa è un mero dovere o può effettivamente tornarci utile? Potrebbe essere un piacere annotare frutta, verdura e biscotti o è solo una delle tante noie quotidiane? Bene.. ora a libro finito ho conferma di quanto già ronzava nella mia testa. Non sono l’unica a dire che ci sono mille occasioni in cui una lista ci può essere utile. Innanzitutto dobbiamo uscire dall’idea che una lista sia un semplice elenco di parole su un foglio di carta. Scegliamo il supporto che più ci piace e lo stile che ci rispecchia: il pc o il quadernino dalle pagine profumate, non importa. Scriviamo ordinatamente in Verdana o scarabocchiamo con qualche freccia e qualche disegno.. non importa, l’importante che nella nostra lista ci sia un titolo e dei punti.. sì perché questo ci permette di porre attenzione sulle cose. Dobbiamo pensare a ciò che vogliamo rappresentare e a cosa ci serve. Anche la banale lista della spesa ha un titolo preciso:  “lista della spesa” ma perché la stiamo facendo? Solo perché dobbiamo procurarci del cibo per nutrirci? Direi proprio di no, magari la lista della spesa rispecchia il fatto che abbiamo deciso che dobbiamo prenderci cura di noi stessi e che quindi è necessario mettere nero su bianco questa decisione con tutte le verdure di stagione che ci va di comprare e di mangiare.. Già, e magari pensiamo anche a quando e come cucinarlo, facciamo una lista parallela “i pranzi e le cene della settimana”, così completeremo la lista della spesa con tutti gli ingredienti. Ed ecco che la “lista della spesa” non è così banale e il fatto di averla fatta per bene e come è utile a noi (quindi se l’avete fatta sul quadernino.. ricordatevi di non lasciarlo in cucina 😉 ) ci permette di aver già fatto delle scelte positive per noi, di esserci presi cura di noi.. e visto che con un unico giro al supermercato saremo a posto per una settimana, tutto il tempo in più ce lo regaleremo dedicandolo ad una bella passeggiata all’aria aperta.. visto che oramai la primavera è alle porte!