Ti ricordi le estati di quando eri bambino?
I lunghi pomeriggi senza nulla da fare, nulla di specifico. Non c’era scuola, i compiti erano fatti o comunque non ci si pensava e il sole rimaneva alto a lungo.
Che fare? Nulla di speciale… in effetti. Non erano giornate programmate dall’inizio alla fine, anzi, ben pochi erano gli impegni fissi. Forse il pranzo e la cena, ma per il resto?
Per il resto eri padrone del tuo tempo. All’inizio capitava di annoiarsi e non saper bene che fare, i giochi erano sempre gli stessi e non è che si potesse fare sempre qualcosa di nuovo.
Poi, come per magia, nascevano i giochi più improbabili e il tempo volava, in un batter d’occhio era sera e il giorno dopo si ricominciava daccapo.
Dove voglio arrivare? Al fatto che la noia era apparente e soprattutto funzionale. Dai momenti apparentemente inutili, mescevano le idee migliori, i giochi più belli.
E così ti esorto a fare un po’ lo stesso: datti la possibilità di annoiarti un po’.
All’inizio sarà difficile, faticoso, non è facile staccare la spina… ma dopo un primo momento di black out totale, ecco che arrivano le idee e la mente crea i giochi più belli, e arriveranno le nuove idee.
Tu annotale e lascia fluire i pensieri… vedrai che sarà un momento utile e positivo!
Provaci e raccontami che idea è arrivata!