Mail pesanti? Occupiamoci degli allegati

Mail pesanti? Occupiamoci degli allegati

Quante volte la mail diventa pesante non solo perché lo è termini di traffico web, ma per quello che porta con sé? Parlo del file “dasjdhur45687aguegaefa” che trovi con una simpatica clip proprio lì, in fondo alla mail. Già e se proprio chi te l’ha mandato è stato così cortese da dire nel testo della mail qualche riga a riguardo, almeno sai di cosa parla. E poi l’hai scaricato nella cartella “download”, ma ce ne sono talmente tanti che.. te lo perdi.

Quindi, come comportarsi?

Primo punto: la tua mail non è il tuo archivio temporaneo, quindi inutile tenere nel tuo in box la mail, solo perché sai che dovrai scaricare e leggere l’allegato. Meglio, rispondere che hai ricevuto la comunicazione e che farai avere tue notizie entro il … e mettere la mail nella cartella @to do

Ma come salvare l’allegato? Attenzione alle impostazioni di default! Non usare la cartella di download come un archivio, al massimo può essere solo un passaggio veloce, ma io ti consiglio di fare diversamente.

Le regole d’oro sono tanto semplici, quando poco utilizzate:

  • Scarica il file sul desktop, così sarà più immediato trovarlo. Spostalo nella cartellina delle cose da leggere, se ce l’hai. O nel lato giusto del kanban se lo usi. Per salvarlo, usa un nome che abbia senso per te, nel caso non l’avesse già.
  • Se invece è solo qualcosa che ti hanno spedito perché tu lo tenga: i file definitivi, una bolletta, una foto. Bene se è da tenere, archivialo subito.
  • Se è una cosa da fare non scordare di mettere il task “leggere l’allegato” nella tua lista delle cose da fare.

Prova anche tu questa strategia e fammi sapere come va!

Tre etichette (più una) molto utili per le tue mail

Tre etichette (più una) molto utili per le tue mail

Quello su cui ho insistito tanto la scorsa settimana è che la mail è uno strumento di comunicazione, non la “to do list”, il calendario, il luogo per gli appunti. L’in box è la cassetta della posta, è il luogo nel quale arrivano le mail. 

Seconda cosa, per poter lavorare bene e concentrati c’è una regola: evita le distrazioni. E le distrazioni sono anche il nostro in box, con il continuo arrivo di mail e di notifiche.

Come fare dunque?  Utilizzare l’in box come raccoglitore di informazioni e non come dashboard.  

Ti consiglio, per questa ragione, tre etichette molto utili. Non sono certo esaustive, magari tu avrai piacere di identificarne altre, ma voglio farti capire cosa significa utilizzare la mail come strumento di lavoro.  

@to do & to remeber 

Questa etichetta raccoglie tutte le mail che racchiudono un’azione che sia più lunga di due minuti e che non hai ancora avuto modo di portare a termine.

È buona prassi infatti, se una mail richiede poco tempo ed impegno per essere conclusa, che venga fatta e archiviata (o eliminata).

Se invece richiede un lavoro che implica un tempo maggiore, ecco che torna utile la categoria @to do. Quest’etichetta non sostituisce la lista delle cose da fare, dove tra le varie azioni ci sarà “rispondi alle mail”, ma fa in modo che poi tu possa lavorare su questa categoria di mail senza essere interrotto dall’arrivo di nuove mail, cosa che invece succederebbe se le avessi lasciate nell’in box. 

@deleghe 

Tutte le cose delle quali non ti occupi direttamente e che attendono una risposta o che implicano un’azione da altri andranno temporaneamente raccolte qui. Anche in questo caso l’etichetta non sarà sostitutiva della lista deleghe, perché ci saranno questioni che si sono delegate a voce, ma se devo riprendere una mail al volo, così sarà più veloce.  

@cc 

Tutte le cose sulle quali devi essere informato, ma delle quali non ti devi preoccupare in prima persona vanno qui, applica un filtro e raccoglierle. Sarà più semplice leggere tutte insieme, senza ogni volta pensare se è compito nostro o meno fare qualcosa.  

Le tre etichette sono finite, ma te ne aggiungo una che non è utile per il lavoro, ma che può essere utile copiare.  

@acquisti e buoni 

Io ho creato quest’etichetta per archiviare temporaneamente tutte le mail riguardo agli acquisti che faccio on line. Finché non li ricevo e non è tutto in ordine, so che posso trovare rapidamente tutte le informazioni qui. Poi, di volta in volta, cancellerò quelle che non mi servono più. Tengo anche i buoni sconti o le promozioni che mi arrivano. Così facendo alleggerisco il mio in box e il mio occhio non cade ogni volta su un’informazione che non è così determinante, ma che mi è ancora utile.   

Ricorda che una volta concluso qualcosa, la mail va archiviata, quindi oltre alle etichette sarà bene prevedere una buona struttura di archivio, agile e funzionale alle tue esigenze.  

Prova anche tu e vedrai che utilizzando bene l’archivio e anche solo le prime tre etichette, lavorerai efficacemente e il tuo in box sarà un vero raccoglitore di… nuove informazioni! 

E tu, hai qualche altra etichetta che ritieni utile? 

 

Un buon metodo per non scordare proprio nulla quando si parte

Un buon metodo per non scordare proprio nulla quando si parte

Ti capita di chiederti un sacco di volte “Mi sono ricordato tutto?” “Ma quel documento l’ho preso?” Partire per una trasferta può essere fonte di ansia e stress e spesso ci si riduce all’ultimo per preparare tutti i documenti necessari, proprio quando la mente si svuota, e diventa assai facile dimenticare qualcosa.

Il mio consiglio, come sempre, è quello di pensarci prima e ti suggerisco di utilizzare un file come questo e adattarlo alle tue esigenze. Si tratta di una check list che potrai modificare secondo le tue esigenze.

Una prima sezione è quella dedicata alla parte diciamo più di “rappresentanza”, cioè tutte quelle cose che è bene avere sempre con sé: le brochure informative dell’azienda o del progetto in questione, i biglietti da visita e via dicendo. Se poi devi presentare qualcosa in una fiera, in un convegno allora in questa categoria rientreranno anche le presentazioni (power point o pdf ) standard dell’azienda, i video (portane una copia con te, non affidarti al canale youtube, potrebbe mancare internet), i poster e così via.

Poi ci sono i materiali dei progetti sui quali stai lavorando, quindi per ogni progetto fai una lista dei file che devi avere con te. Non dimenticare le liste di riferimento, come quella dei contatti, dei clienti, dei partecipanti, dei campioni.. insomma tutto ciò che ti può servire.

Infine ci sono i materiali che appartengono alla logistica che è bene avere sempre con sé: pc, proiettore, cavi per le connessioni, carta, penne e se devi fare workshop o simili non scordare pennarelli, post-it, gomma stick e fogli per lavorare.

Crea dunque la check list specifica per te, poi spunta una ad una tutte le voci raccogliendo i materiali tutti nello stesso posto, sia si tratti di file, quindi tutti nella stessa cartella temporanea sul desktop, sia materialmente, mettendo tutte le cose vicine nello stesso posto: su un tavolo o su un ripiano, così sarà più semplice controllare anche visivamente di non aver scordato nulla.

Fai un controllo finale della tua check list e accertati di aver depennato tutti i punti, crea una copia dei file anche nella pennetta che avrai con te e magari nel Cloud ed impacchetta, imballa e metti nelle borse i vari materiali. Ora sei pronto per partire!

La check list può essere utile anche per controllare, una volta finito l’incontro, la riunione, la fiera.. di non scordare nulla lì. Quante volte la pennetta usb rimane attaccata al pc della sala conferenze?

Non ricordi i tuoi impegni se sei fuori ufficio? Ecco la soluzione

Non ricordi i tuoi impegni se sei fuori ufficio? Ecco la soluzione

Come fare per ricordare tutto ciò che c’è da fare anche quando non siamo in ufficio? Gli strumenti sono tanti e ne parleremo nei post di questo mese. Iniziamo da una cosa che non può mancare: il calendario. Siccome parliamo di lavoro condiviso e a distanza non può che trattarsi di un calendario elettronico.

Ne puoi utilizzare moltissimi, spesso sono già presenti nei client di posta, altri sono scaricabili gratuitamente come app ed ne esistono di specifici anche a pagamento. Oggi vorrei però focalizzarmi su uno dei più noti per capirne le potenzialità e per capire come il calendario condiviso sia davvero uno strumento utile, direi indispensabile. Prenderò quindi ad esempio Google Calendar.

Ad ogni utente google puoi associare diversi calendari e per ognuno puoi decidere con chi condividerlo. Puoi inoltre scegliere se questo calendario può essere solo visualizzabile o anche modificabile dalle altre persone.

Per ogni impegno che aggiungi, puoi scegliere da subito il calendario di appartenenza, definire una ripetibilità (ad esempio un corso che si svolge tutti i mercoledì) e soprattutto mettere un reminder (con allarme pop up o via mail). Ogni calendario ha gli appuntamenti di un colore differente, così sarà più semplice riconoscerli visivamente. Inoltre di volta in volta, potrai scegliere se visualizzare o meno gli impegni di quel calendario.

A seconda della lunghezza temporale dell’impegno, google calendar ti segnerà uno slot più o meno grande nella tua agenda giornaliera. Questo aiuta a visualizzare l’importanza, in termini di tempo, delle varie attività della giornata. Se poi alcune si sovrappongono potrai visualizzarlo immediatamente.

Infine, se imposti i tuoi impegni in google calendar e poi scegli di usare un’altra app per gestire il calendario nei tuoi devices, nessun problema, potrai sincronizzare tutto.

Se non sei ancora convinto e ti stai ancora chiedendo perchè utilizzare un calendario condiviso.. ecco un po’ di validi motivi.

  • Perché se lo sincronizzi su tutti i dispositivi: cellulare, tablet e pc avrai tutti i dati aggiornati e disponibili.
  • Perché se non lavori da solo, altri possono vedere i tuoi impegni e sapere quando cercarti e quando sei impegnato. E’ un’ottima soluzione per non sentirsi dire “sono in riunione”.
  • Perché se il tuo lavoro è condiviso con altri, tutti saranno aggiornati sulle modifiche degli impegni e delle scadenze programmate dal resto del gruppo di lavoro.
  • Perché se vuoi vedere solo i tuoi impegni (del calendario personale si intende), puoi non visualizzare i restanti calendari. Allo stesso modo se sei con un cliente, puoi visualizzare solo gli impegni del lavoro e non far vedere quando sei dal dentista.
  • Infine.. essendo un cloud, nello sciagurato caso in cui tu perda il cellulare o se volessi cambiare tablet o volessi usare il pc non di tua proprietà.. i dati saranno sempre disponibili nella forma nella quale li hai inseriti e con la stessa visualizzazione di insieme. Sarà più semplice ed immediato ritrovarsi.

Se poi ci prendi gusto.. ti segalo anche che l’uso di questo tipo di calendari potrebbe essere molto utile anche al tuo marketing: è infatti possibile condividere eventi speciali con clienti o mostrare quando sei disponibile pubblicandolo nel calendario grazie a pochi semplici passaggi. Con le versioni avanzate sarà poi possibile verificare se le sale riunioni o le risorse condivise sono disponibili e prenotabili.

Come sempre non ci sono solo lati positivi.. quindi sappi che per quanto sia semplice potresti incorrere in alcuni errori, ad esempio segnare gli appuntamenti nei calendari sbagliati o affidarsi troppo alle impostazioni di defoult. Quindi separa gli impegni, ma senza esagerare nel numero di calendari, e presta un po’ di attenzione quando registri i nuovi impegni.

Vedrai con l’abitudine sarà tutto molto semplice e comodo.

Se poi gli impegni sono sempre tanti e organizzare i flussi di lavoro è un problema, sono a tua disposizione!

Qualche rapido consiglio per ottimizzare il tuo lavoro

Qualche rapido consiglio per ottimizzare il tuo lavoro

L’ultima volta abbiamo parlato di decluttering digitale e di contatti, quella però era solo la prima parte di ciò che volevo dirti : non sono meno importanti infatti i nostri dati. Infatti spesso abbiamo file di ogni genere con mille versioni e.. poco ordine. Come già si diceva corre una grande differenza tra archivio e insieme di dati.

Ho pensato quindi di condividere un po’ di idee che possono tornarti e utili. Piccole cose che però possono semplificare il nostro modo di lavorare.

  • Mentre sto lavorando a qualche progetto mi piace tenere traccia delle varie versioni dei file, soprattutto se il lavoro è condiviso con altre persone, nel caso si perda qualcosa o si voglia riprendere una vecchia idea. Per questo il file sul quale lavoro e che rappresenta le ultima versione lo evidenzio con la data di lavorazione “titolo_data”. Puoi anche scegliere di mettere la versione e ed relativo numero, quindi “titolo_v1”. Ti sconsiglio di mettere parole come definitivo “_def”, finale “_fin” o rivisto “_rev” durante le lavorazioni.. creano molta confusione. Idem il nome dell’ultima persona che ci ha lavorato. Il trucco è lasciare un solo file, il più recente, e raggruppare tutti gli altri in una cartella “vecchi” o “versioni precedenti”, così sai subito su quale lavorare ed in caso ce ne fosse bisogno.. vai a recuperare gli altri.
  • Una volta finito il progetto, elimina i file vecchi e fai ordine su quelli che rimangono. Sarà facile al momento e quasi impossibile quando tonerai ad usare quella cartella fra qualche mese. Ricordati che il segreto di un buon archivio è che sia ordinato e chiaro. Quindi perdi un po’ di tempo a scegliere quale può essere il metodo migliore per te, e cioè quante e quali cartelle creare. Tieni a mente che la soluzione migliore è la più semplice: ricorda quindi di mettere nomi chiari e date per esteso che ti aiuteranno in futuro, non scordare l’anno che il tempo passa per tutti!
  • Se hai dei file che usi spesso, tipo la carta intestata o “lettere tipo”, crea un file “modello”. Poi ogni volta che lo devi usare, non lavorare sul modello, piuttosto fai una copia, cambia il titolo e lavora sulla nuova versione, così avrai sempre il formato base a disposizione e non rischi di creare confusione.
  • Per quanto riguarda le fotografie, ti consiglio di scaricarle regolarmente e archiviarle per data, sempre a mente fresca perché sarà più semplice. Fai anche uno sforzo eliminando quelle che non sono venute bene o che non ti piacciono e sistema le rimanenti. Evita di tenere cartelle di foto alla rifusa e piene anche di immagini che… non riguarderai mai! Tieni quelle significative e belle, il resto via! Ti consiglio anche di eliminarle dalla carta SD e fare invece un backup dei dati, altrimenti ogni volta dovrai scaricare le ultime immagini le dovrai scegliere o scaricare molti dati.. quindi tieni leggera anche la tua memory card.
  • Ricordati anche che l’archivio è uno e non tanti, quindi se usi molti dispositivi, chiavette o cartelle condivise nei cloud, è fondamentale che uno solo sia il punto di riferimento. Io di solito uso i cloud per i file di lavoro, così da averli sempre a portata di mano, ma una volta finito il progetto.. si sistema e si archivia, liberando anche il cloud. Idem le varie memorie: sono utili per copiare e spostare i file, ma non possono essere un pezzetto dell’archivio, sono mezzi di lavoro.
  • Come per i contatti della rubrica, una volta l’anno riguardo un po’ il mio archivio e vedo se ci sono cose da eliminare. Un po’ su tutto: raccolte di fotografie, libri, film.. e dati, faccio insomma il mio decluttering digitale anche sui dati. Ti consiglio di provare anche tu, tieni aggiornato e chiaro il tuo archivio, rendilo funzionale alle tue esigenze e di questa versione finale, fai un bel back up. Non ne occorrono svariate versioni, ma almeno una è necessaria.

Che dici? Da quale punto vuoi iniziare?