Le liste di fine anno

Le liste di fine anno

È fine anno e come hai capito non è tempo di buoni propositi, dai che ci scherzo su! Come ti ho raccontato la scorsa settimana, non mi piace fare le liste di buoni propositi, ma ci tengo molto a fare una piccola routine di fine anno.

La mia routine inizia con il rallentare, sì da Natale a fine anno si rallenta e si pensa un po’ a cosa è stato l’anno passato.

Non certo per fare una disamina giorno per giorno, ma credo sia bello fare un po’ mente locale su come sono andate le cose, bene o male è certo un giudizio soggettivo, ma di solito ripensando alle cose un po’ in là nel tempo, ma non troppo, è possibile analizzarle con un po’ di oggettività in più.

Certo, facendo così si perdono un po’ di sfumature, ma le cose più importanti rimangono. Se vuoi le sfumature c’è sempre il barattolo dei desideri, come ti raccontavo qui.

 

Tornando a noi, ecco le due liste che fanno per te:

  • la lista delle cose da rifare il prossimo anno
  • la lista delle cose da non rifare il prossimo anno

 

La prima è importante perché nulla è da dare per scontato e se c’è stato qualcosa che ha lasciato un segno in positivo è giusto mantenerlo e rifarlo.

Se ripercorri l’anno passato alla ricerca delle cose belle, è giusto anche che tu ti soffermi a ricordare in cosa sei riuscito, cosa è andato bene e quali sono stati i tuoi successi, perché anche questo è un modo per gratificarti e soprattutto per dirti un sincero e dovuto “grazie!”

La seconda è importante perché si sa, tutti sbagliano, ma perseverare e rifare gli stessi errori è davvero sciocco. Quindi tieni d’occhio tutto ciò che non è andato bene, analizzalo e vedi cosa puoi fare per evitare di ricadere nell’errore.

Ripercorrendo l’anno per trovare cosa non è andato come avresti voluto o che è proprio è andato male potresti scoprire che alcune cose che nel momento sono state davvero delle prove da superare, delle cose brutte davvero 😉, ora, passato il momento, risultano meno amare, o addirittura, avendole superate, sarai grato di averle vissute e di essere dove sei arrivato.

Come vedi, questa non è necessariamente una lista in negativo, è solo una lista per avere dei punti fermi da ricordare e tenere a mente, per questo mi piace.

Ed ecco perché nella mia agenda queste due liste sono immancabili! Quale agenda? Ovviamente quella di Brand Clearing, la trovi qui!

 

La routine non è finita, si rallenta, si ripensa all’anno, a cosa vuoi fare e non fare, se vuoi puoi anche scegliere il tuo proposito dell’anno e per finire… qualcosa di rosso e un po’ di decluttering.

Sì, è un buon momento per separarsi da ciò che non fa più parte di te, perché se vuoi che arrivi qualche novità… ci deve essere un po’ di spazio, anche se si tratta di tempo.

Ecco che la lista delle cose da non fare serve anche a questo, a farti capire cosa lasciar stare per mettere in calendario tutti i punti della prima lista!

Che dici, le vuoi fare anche tu queste due liste con me?
Aspetto di sapere cosa tieni e cosa lasci!

 

 

Photo by Bas Glaap – Unsplash
Lista di buon proposti? No, grazie

Lista di buon proposti? No, grazie

Che differenza c’è tra una lista di buoni propositi e dei buoni propositi in lista?

Pare un gioco di parole, ma in verità dietro c’è una gran bella differenza.

Ti ho raccontato di come le liste abbiano grandi poteri. Portano la mente ad essere libera e pulita da tanti pensieri, informazioni e fardelli.

Le liste, ti ho anche raccontato, sono anche utilissime per prendere consapevolezza, per “buttare fuori”, per lasciar andare ed eliminare.

Ma, ed ecco che vengo al punto… c’è una differenza tra il fare una lista e mettere le cose in una lista, e sta tutto nell’approccio.

Ecco perché io non farò una lista di buoni propositi, non sfrutterò questo grande potere che hanno le liste di far lavorare la mente e il pensiero per completare i punti o per ritrovare nella mia mente tutto ciò che vorrei e desidererei, quelli che appunto sono i buoni propositi.

Piuttosto, segnerò in una lista i buoni propositi che desidero.

La differenza sta diventando più chiara o ti sto facendo ancora più confusione?

Il nocciolo della questione è del tutto nel metodo, nel come si usa una lista.

Se ne vuoi sfruttare le potenzialità, come ti raccontavo prima, e in particolare quella che è la compulsione alla chiusura che ha la nostra mente una volta iniziata una lista, così da segnare così tutti i punti connessi e soprattutto, una volta vinta l’inerzia iniziale, svuotare e scaricare la mente, è un’ottima cosa.

 

Ma io non credo faccia bene per i famigerati buoni propositi.

 

Una lista di questo tipo, di fatti, è il contrario di quello che si richiede facendo una pianificazione: pochi obiettivi, realistici e realizzabili.

 

Ecco che se decido di fare la lista dei buoni propositi segnerò sì quelli che voglio fare, ma anche tutti quelli che vorrei e quelli che forse vorrei fare.

Come dire che parto da un’idea pensata e ragionata e poi mi lascio prendere la mano sfruttando proprio il potere che crea una lista.

In questo caso a mio avviso è meglio fare il contrario:

focalizzarsi su un punto e metterlo in lista, molto meglio se è una to do list.

Così facendo le tue energie potranno concentrarsi sulla realizzazione di quest’obiettivo e non su tutta la lista.

Sì, sarebbe bello poter svolgere tutti i dieci punti della lista dei buoni propositi, ma siamo certi che tu li desideri tutti e soprattutto abbia abbastanza energie e risorse per tutti?

Perché un buon proposito sia tale, deve essere anche qualcosa nel quale credi e che vuoi veramente realizzare. Quindi meglio poche cose, ben fatte e soprattutto… pianificate.

Diverso è se i tuoi buoni propositi sono diversi per ambito: uno personale, uno lavorativo e uno sportivo ad esempio. Ma anche qui non esagerare, perché poi quando andrai a pianificarli dovrai fare i conti, non solo con i tempi, ma anche con le energie.
Se hai un proposito importante nel campo lavorativo è facile che nel campo personale tu debba rimanere un più tranquillo per un po’, recuperando le energie investite altrove.

Se vuoi veramente realizzare un proposito, su quello ti devi concentrare, devi fare in modo che le tue azioni, la tua mente e le tue energie lì convoglino.

Quindi, evita la lista e focalizzati solo su un punto, il punto della tua to do list.

Se poi non sai bene quale sia davvero il tuo buon proposito, ok alla lista, ma solo per poterci lavorare, analizzare tutte le voci, e pian piano scartare tutti i punti non necessari per trovare i pochi o l’unico sul quale investire veramente.

E ora… basta liste di buoni propositi e sì al tuo buon proposito in lista!

 

 

Photo by Prokhor Minin – Unsplash
Gli ultimi punti della lista

Gli ultimi punti della lista

Ci sono delle voci che rimangono sempre in fondo alla lista, come mai?

Le ragioni sono tante e spesso dipendono da caratteristiche personali, da come gestiamo il tempo, lo spazio e le informazioni, ma alcune caratteristiche sono comuni a tutti e te ne vorrei parlare oggi.

Non ti piacerà, perché, te lo dico subito, ancora una volta richiede molta onestà con te stesso e richiede anche una buona dose di consapevolezza e voglia di saper scegliere.

Andiamo al dunque e facciamoci qualche domanda.

 

SEI SICURO CHE SIA UNA VOCE DELLA TUA LISTA?

 

La prima grande ragione, e non è bello da dire, è che se è sempre in fondo alla lista, non va mai in cima, e non trovi mai la voglia e il tempo di occupartene forse quel punto non deve proprio stare nella lista.

Forse è proprio una voce da eliminare, che cioè non è così necessaria, importante, non è una cosa che va fatta.

Come mai? Perché non è prioritaria, perché non è poi così importante.

Magari è stata messa in lista in maniera sommaria non considerando che di fatto diventa una perdita di tempo ed energia. Magari pareva una cosa importante, ma poi le cose sono cambiate. Magari l’hai messa lì solo per abitudine e davvero non ha senso. Forse, ed ecco la verità scomoda, vorresti farla, ma di fatto non è appunto… importante.

Come vedi bisogna essere onesti e chiedersi “ma voglio investire tempo ed energie in questa cosa” “è per me importante”. Se la risposta è sì, allora è opportuno che tu riveda la pianificazione delle giornate in modo da tenere conto di ciò che è importante per te.
Se la risposta è no, la soluzione è semplice, anche se magari il fatto di eliminare implica una rinuncia emotiva non leggera.

Potrebbe anche essere un punto di un’altra lista, che hai scritto lì per non dimenticarlo, ma che poi non fai perché non è il momento giusto. La soluzione è ancora più semplice, le cose vanno scritte subito nel posto giusto 😉

 

COME HAI SCRITTO IL PUNTO?

 

Molte volte il non affrontare un punto di una lista dipende dal fatto che non sai come prenderlo.

Potrebbe essere troppo generico ad esempio “vacanze”. Cosa vuol dire? Le vuoi mettere in agenda? Le vuoi programmare in famiglia? Vuoi prenotare un hotel? Scrivere una voce generica significa darsi il carico di ricordare quale aspetto nella pratica significa la voce in questione.

Potrebbe anche accadere che la voce sia generica perché si riferisce ad un progetto molto grande e impegnativo. Ancora di più allora vale la pena di prendere quel progetto, svilupparlo e mettere in lista solo una piccola parte, un passo dell’articolato percorso che viene sintetizzato con la voce generica “vacanze”.

Potrebbe, infine, essere una cosa che vuoi fare, ma che non sai come fare, allora il punto della lista va convertito, chiedendoti quale azione va prima di quella che hai scritto, potrebbe essere ad esempio cercare informazioni a riguardo, o trovare una persona che ti possa aiutare nel punto che hai scritto.

 

NON SONO SEMPRE DIECI I PUNTI

 

Le liste sono elementi vivi, che si evolvono, crescono e decrescono. Quindi non sono sempre dieci i punti della lista e a volte alcune voci sono lì, diciamo perché fa bello, e perché “intanto le scrivo”, ma di fatto non servono a nulla, fanno solo confusione.

Se serve, le liste sono fatte anche di un punto solo, perché può darsi che quel giorno ci sia da fare anche solo quella cosa lì, riposare, ad esempio!

 

Come ti ho detto tante volte, le liste sono utilissime, ma allo stesso tempo, possono diventare delle gabbie. Se anche a te capita di avere sempre dei punti che rimangono in fondo alla lista, rifletti un po’ sulle tre ragioni che ti ho raccontato, e vedrai che le tue liste diventeranno in poco tempo molto più snelle e agili, ma soprattutto… utili!

 

 

Photo by Kelly Sikkema – Unsplash

I super poteri delle liste

I super poteri delle liste

Le liste in questo periodo dell’anno credo fiocchino come la neve… si creano, crescono e si distruggono appena toccano il suolo.

Liste per i regali, liste dei biglietti d’auguri, liste per la spesa di cene e cenoni… detta così può fare anche un po’ di ansia, vero?

Sì, e in effetti, le liste posso creare ansia.

Lo fanno quando sono viste come un metodo rigoroso e scolastico per incasellare le cose. E lo capisco, perché per molto tempo anch’io le ho vissute così. Poi ho capito che farle bene è davvero d’aiuto, perché liberano la mente.

Ma non solo, le liste hanno un altro potere enorme.

Ti fanno riflettere, ti ci fanno mettere la testa.

Forse non ci hai mai pensato, o non hai dato quest’importanza alle liste, ma il fatto di obbligare la tua mente a fare ordine tra le idee e decidere cosa appuntare e cosa no, cosa centra e cosa no, cosa manca… beh significa fare in modo di guidare il tuo pensiero tra le cose in sospeso e analizzarle per valutarne attinenza, confini, importanza.

Questa non è una cosa da poco, è importantissima e potentissima. Sai come mai? Perché porta il tuo pensiero oltre. Non lo fa fermare ai primi punti della lista, ma fa in modo che siano tutti scritti, uno dopo l’altro.

Le idee non sono più nel tuo pensiero, ma sono ora evidenti e parte di una lista, che sia fatta di puntini, di cerchi in un insieme, di tanti post-it, non ha nessuna importanza, sempre di una lista si tratta.

Ed ecco che questo magico potere della scrittura è davvero utile per elaborare le cose in positivo e in negativo.

Partiamo dal secondo aspetto, così poi chiudiamo con un pensiero felice.

Hai mai fatto una lista di cose negative? Cose da eliminare, cose da non rifare, cose che non amo di me, cose che voglio cambiare… beh, sai qual è la parte bella?

Che la lista ti permette, da un lato di tirare fuori tutto, ma allo stesso tempo di oggettivare i punti, di allontanarli e di eliminarli. Stai già facendo il primo passo, anzi più di uno. Il primo è la consapevolezza, e qui nasce la lista, ma in verità hai anche già fatto il lavoro grosso per lasciar andare le cose!

E se le liste le fai in positivo? Cose che mi piacciono di me, cose che voglio fare, le cose belle di oggi… Ancora una volta ti aiutano a prendere consapevolezza, ma soprattutto, come le ciliegie, una tira l’altra ed ecco che ti ritrovi il cesto pieno di frutta! Se lavori bene sulle liste, il tuo pensiero si farà sempre più positivo e focalizzato su questi aspetti.

Le liste, quindi, non sono banali elenchi, se le vuoi fare a elenco va bene si intende, ma le liste sono molto di più, sono potere per la tua mente e per questo vanno sfruttate.

Ti portano a riempire i tasselli mancanti.

Ti fanno scaricare la mente.

Ti fanno ragionare e riflettere.

Ti fanno fare mente locale.

Ti fanno fare un passo in più.

Utilizza tutti questi aspetti, crea la tua lista speciale e scopri come può essere un vero regalo per la tua persona. In positivo o in negativo, cresci o lascia andare.

Questo sì che è un dono da mettere sotto l’Albero, e se ti va, condividi il titolo della tua lista con me!

 

 

Photo by Joanna Kosinska – Unsplash

Liste di Natale

Liste di Natale

Se non ami le liste e tanto meno il Natale, credo proprio questo sia il post che fa per te.

Credo fortemente che questo sia un periodo dell’anno molto delicato, nel bene e nel male, e che ognuno debba viverlo come preferisce, quindi se non ami fare regali, appendere ghirlande o dedicarti ad amici e parenti, va benissimo.

Ma, sì c’è un ma, arrivare alla vigilia con un peso sullo stomaco perché “non ci vuoi pensare”, ma ti senti obbligato a fare comunque dei regali non è la scelta più opportuna.

Semplicemente perché finirai per comprare un paio di calzetti taglia unica o una qualsiasi cosa, spendendo più di quanto desideri, pur di non pensarci più.

Quindi… organizziamoci, e prendiamo il toro per le corna.

 

Punto n. 1: decidi

 

Decidi a chi vuoi fare un regalo, non sei certo obbligato a farli a tutti, ma prendi una decisione serena. Scrivi i nomi in una lista e se hai qualche idea… scrivila a fianco.

Dalla lista estrapola gli acquisti che devi fare e inizia a pianificare il momento in cui li farai. Dividili per i giorni che hai a disposizione e per le zone in cui andrai a fare acquisti. Segnali in calendario se necesario, proprio come se fossero degli appuntamenti importanti e definiti.

N.B. Meglio prima che dopo, perché l’acquisto è solo il primo passo. Tieni conto che per ogni regalo c’è un pacchetto, un biglietto e una consegna.

Se vuoi proprio essere super organizzato fai anche una piccola griglia con queste voci ogni per ogni regalo. Cioè per ogni regalo aggiungi: idea, acquisto, pacchetto, biglietto, consegna, con la possibilità di spuntare ogni voce.

 

Punto n.2: colma i vuoti di idee

 

Se idee non ne hai, che fare?

Le soluzioni sono diverse, ti faccio qualche esempio:

  • Chiedi aiuto al destinatario, non è detto che non possa voler condividere un piccolo desiderio con te.
  • Parlane con altre persone, le idee nascono inaspettate e quindi perché non metterle nelle chiacchere tra amici?
  • Pensa a soluzioni semplici che si esauriscano, così da non mettere in difficoltà chi riceve il dono. Un esempio? Il cibo 😉 Tutti mangiamo, si tratta solo di scegliere la cosa giusta. A mio avviso se esci dal “loop natalizio” e eviti cioccolato, panettoni, frutta esotica e torrone, sei a cavallo.
  • Regala il tuo tempo, è molto più utile di quanto pensi: togliere un peso ad una persona occupandosi di qualcosa è un dono più che prezioso
  • Regala la tua conoscenza, magari a colleghi e clienti trova una formula che ti piaccia e che non sia invasiva.
  • Regala esperienze: un biglietto a un museo, una mostra, un piccolo viaggio, un buono… fai in modo di dare il via a qualcosa che regala emozione.

Punto n.3: non pianificare i regali e dimenticare il resto

Le liste servono a fare mente locale, quindi in questo periodo tornano più utili che mai… ad esempio?
Le liste delle cene e per ognuna cosa devi portare, cosa devi fare fare. E da queste nasceranno la lista della spesa e le date occupate in calendario.

 

Tutto questo ti sembrerà un’iper-organizzazione, ma credimi se lo fai da subito e alleggerisci la tua mente dal continuare a pensare cosa regalare a chi e quando sarai con chi.

Questo ti permetterà di evitare l’acquisto insensato e costoso dell’ultimo minuto e soprattutto potrai vivere le giornate a ridosso delle feste come piace a te, perché il resto… è già fatto!

 

 

Photo by Sixteen Miles – Unsplash