Perché le abitudini ci fanno bene?

Perché le abitudini ci fanno bene?

A volte iniziare un lavoro, un compito è difficile e le abitudini ci aiutano perché non ci fanno pensare, perché ci fanno compiere delle azioni note, ripetute che ci aiutano a superare la famosa inerzia di iniziare. Quindi sfruttiamole per questo valore.

Ecco tre esempi per te.

La routine mattutina

Sveglia con calma, apri le finestre, fai il letto, fai colazione e dedicati cinque minuti.

Se è ben pianificata ti permette di fare tutto ciò che ti serve senza sforzo, ti permette di iniziare la giornata con il piede giusto. Una buona colazione ti darà la giusta energia, aprire le finestre e rifare il letto ti darà la motivazione di una cosa fatta e conclusa, e un po’ di tempo per te stesso ti aiuterà a dare un approccio positivo alla giornata.

La routine di chiusura al lavoro

Portare a termine ciò che stai facendo, riordinare il tavolo, fare la lista di cose da fare per il giorno successivo.

Ti permette di chiudere mentalmente il tempo del lavoro per passare a quello personale, ti permette di trovare uno spazio di lavoro accogliente e pronto per essere usato l’indomani e ti toglie il compito di chiederti… con cosa inizio?

La routine sportiva

Fare sport fa bene, ma a volte manca proprio la voglia. Ebbene, creare una routine per avvicinarci alla fatica, quindi una serie di esercizi veloci e poco faticosi che ti portino ad essere pronto per l’attività sportiva è utilissimo. Quindi anche quando non avrai voglia, iniziando così con calma, ti troverai presto pronto per l’azione!

 

E tu ne hai altre? Raccontami la tua routine!

 

Cattive abitudini ed effetti positivi

Cattive abitudini ed effetti positivi

Ci sono delle abitudini che di per sé sono negative, ma che portano allo stesso tempo degli aspetti positivi.

Un esempio tra tutti è quello del tabacco. Il fumo non è una cosa positiva, ma il fatto di voler fare una pausa permette di interrompere il lavoro e creare un momento di recupero di energia e soprattutto porta a socializzare indipendentemente dalla propria posizione: nella zona dedicata si possono incontrarsi persone che altrimenti non avrebbero nulla in comune, ma che, con la scusa del fumo, condividono una “passione” e un momento di relax.

Come possiamo quindi avere i benefici di abitudini negative eliminando le abitudini stesse?

Con un pizzico di organizzazione e pianificazione.

Come sempre il primo passo è la consapevolezza: guardiamo cosa ci fa piacere e perché. Cerchiamo di capire i lati positivi della faccenda e quindi di valutarne il valore indipendentemente dall’abitudine stessa. Nel mio esempio il valore aggiunto è la pausa, lo stacco, il fatto di sgranchire le gambe.

Cerchiamo di capire come mai abbiamo intrapreso quell’abitudine negativa e perché è negativa. Spesso si fuma perché si è provato per caso e perché poi piace il fatto in sé, pur sapendo che non fa bene alla salute. Da questa consapevolezza cerchiamo di capire come prendere i lati positivi e basta: impariamo ad occupare il tempo del fumo e il fatto di voler avere qualcosa da fare, di aver bisogno di un rituale.

Quindi, fai la pausa mangiando un frutto e respirando una boccata d’aria, magari continuando a fare due chiacchere con i colleghi, in un’area relax e non più in un’area fumatori.

Ricorda… le abitudini sono contagiose, sai mai che facendolo tu, poi non ti seguano anche gli altri.

 

Dai costanza all’entusiasmo

Dai costanza all’entusiasmo

Con i primi caldi e la bella stagione nascono mille propositi: palestra, diete, nuovi hobby e chi più ne ha più ne metta!

Ma come possiamo non far diventare questi desideri dei cerini al vento? Come possiamo creare un’abitudine resistente al prossimo cambio stagione? Ecco tre cose più una che trasformeranno l’entusiasmo del momento in un’abitudine consolidata.

1. Motivazione

Dobbiamo avere chiaro perché facciamo qualcosa. Non deve essere solo un desiderio del momento, deve essere qualcosa che vogliamo veramente.

Quindi prendi carta e penna e scrivi perché vuoi fare qualcosa. Dai un titolo alla tua abitudine e scrivi almeno tre valide ragioni che ti spingono a farlo.

Ti piacciono le immagini? Colleziona tutto ciò che ti aiuta a visualizzare il tuo obiettivo e appendilo nella tua moodboard: fotografie, ritagli, colori, scritte… scatena la tua fantasia. Tienila a portata di mano e guardala ogni volta che hai bisogno di ispirazione.

2. Continuità

Un’abitudine si conquista con una serie di piccoli passi che non si interrompono. Quindi crea una scaletta fatta di step e segnali tutti, uno dopo l’altro sul tuo calendario. Ecco quella che ho preparato per te.

3. Equilibrio

Un’abitudine funziona se non stravolge la tua vita. Inizia con poco, non puntare al cielo e vedrai che se pianifichi qualcosa di realistico, lo porterai a temine.

Non pensare voglio perdere 25 kg, inizia con 5. Non pensare alla maratona, inizia con l’andare a correre due volte a settimana. Non pensare di voler prendere una laurea in tedesco, comincia con andare a scuola di lingue per un anno.

 

E soprattutto… e questo è veramente importante: ricordati di premiartiOgni abitudine è un obiettivo raggiunto. E quando avrai completato la tua lista di crocette… regalati un premio.

Premia la tua volontà e il tuo obiettivo!

 

Serendipity. Abitudine alla novità

Serendipity. Abitudine alla novità

Oggi ho imparato una parola nuova: serendipity.

Cos’è? È la capacità o la fortuna di fare per caso inattese e felici scoperte, mentre si sta cercando altro.

Credo sia una cosa bellissima, credo sia proprio uno dei piaceri della vita: la gioia di assaporare qualcosa di nuovo anche nella vita di tutti i giorni: uno scorcio della città che non abbiamo mai visto, un dettaglio di qualcosa che possediamo da sempre e che fino ad ora rimasto nascosto ai nostri occhi, un nuovo abbinamento nella ricetta di sempre…

La vera serendipity, come William Holden spiega ad Audrey Hepburn in “Insieme a Parigi”, “significa apri gli occhi ogni mattina, per vedere il nuovo giorno così luminoso e impazzire… È una parola vera, vuol dire l’abilità di trovare piacere, eccitazione e felicità in tutto ciò che accade, non importa quanto inatteso”.

Ma siamo davvero capaci di farlo?

All’inizio dell’anno ti ho parlato di resilienza, sottolineando come l’abitudine a volte ci porti ad adattarci a situazioni che non sempre sono giuste, o meglio, non sono necessariamente le migliori per noi. Cosa intendo? Ti è mai capitato di chiederti perché prendi quella marca di biscotti o perché al lavoro inizi sempre facendo la stessa cosa? Di solito la risposta è: “per abitudine”.

In effetti ci sono determinate cose che facciamo sempre così perché ci viene naturale, perché ci dobbiamo sforzare meno, perché è più comodo.

Ma ti sei mai chiesto se per caso non ci sia un altro modo, magari migliore, di fare la stessa? Che possa farti risparmiare tempo ed energie? O se un approccio diverso non possa darti nuovi stimoli? O magari non possa alleggerirti o farti divertire di più?

Avere un’abitudine consolidata porta a non vedere più le cose con la freschezza della prima volta, ci fa perdere il sapore della serendipity.

Quindi una tantum prenditi il tempo di guardare le tue abitudini con occhi nuovi e sforzati a vedere se ti piacciono ancora, se vanno sempre bene, se non valga la pena cambiarne una tra tutte.

Non perdere nuove opportunità, non scordare la spontaneità, ogni tanto fai il tuo check up personale! 

E tu, quale abitudine vorresti cambiare? Scrivimelo nei commenti!