Lavoro e.. drinnnnn!

Lavoro e.. drinnnnn!

Il tema del suono e dell’ufficio mi è molto caro ed è anche molto delicato. 

Come mai? Perché sempre più spesso si trovano uffici open space e luoghi di lavoro senza postazioni fisse. In questo tipo di uffici però può capitare di non lavorare al meglio.

Infatti, se dobbiamo concentrarci e stimolare la nostra creatività, lo dobbiamo fare nel modo che ci è più congeniale: c’è chi ha bisogno di silenzio assoluto e chi no. Ma se noi siamo del secondo tipo, dobbiamo rispettare anche chi ha bisogno del silenzio.

Questo rispetto significa anche togliere le proprie notifiche del cellulare personale al lavoro o durante una riunione. Significa anche non parlare al telefono a voce troppo alta negli uffici condivisi.

E non ultimo vuol dire che se devo lavorare con un collega e sono in un ufficio condiviso, mi dovrò spostare in un altro luogo in modo da essere libero di svolgere la mia riunione e allo stesso tempo di lasciar lavorare il mio collega.

In breve, ogni attività di lavoro ha bisogno del suo spazio, anche per le nostre orecchie. 

Quindi in ogni ufficio è bene destinare uno spazio:

  • al silenzio e alla propria creatività… negli uffici;
  • alla discussione, al brainstorming, al lavoro di gruppo… in un ufficio più grande, in una sala riunioni, comunque in un posto chiuso, ma grande a sufficienza;
  • alla condivisione… in tutti gli spazi aperti, accessibili a tutti.

E quando mi riferisco a questi spazi di pausa, non significa solo corridoi e macchinette, ma tutti gli spazi condivisi. Ricordiamoci che siamo al lavoro e tra colleghi, ma siamo pur sempre persone che hanno piacere di avere dei momenti di relax, leggeri e piacevoli. Questi momenti hanno valore proprio come il lavoro, quindi facciamo in modo che anche gli spazi nei quali si svolgono siano curati tanto quanto gli uffici.

A ogni attività il suo spazio!

E se non sai come riorganizzare il tuo, perché non chiami me?

Tempi morti? Fai lavorare le tue orecchie!

Tempi morti? Fai lavorare le tue orecchie!

Ti ho già parlato del fatto che ogni momento è buono e che a me piace organizzare i tempi morti. Più che altro mi piace dedicare il tempo a ciò che più mi piace. Se sono stanca e ho un tempo morto cerco di rilassarmi e distrarmi, ma se ho dei lunghi tempi morti e voglio fare qualcosa… mi piacere trovare delle soluzioni adatte.

Questo mese ti parlo dell’ascolto.

Quindi, se vuoi darti al relax, perché non ascoltare la natura intorno a noi? La primavera sta scoppiando, aguzza i tuoi sensi e ascolta gli uccellini, il vento tra le foglie, i suoni che ti circondano. E se sei per strada, senza farti troppo gli affari degli altri, ascolta ciò che dicono. Hai mai provato ad osservare e ascoltare il mondo intorno a te? Può essere di grande ispirazione, quindi dedica un po’ del tuo tempo libero a conoscere ciò che ti circonda.

Se invece vuoi fare qualcosa di più impegnativo, hai mai pensato agli audiolibri? Sono molto utili se ad esempio fai lunghi tragitti in macchina o a piedi, sono anche d’aiuto per alleviare la mente se stai facendo cose un po’ noiose e ripetitive.

Ecco quindi che in internet puoi trovare un sacco di libri letti dagli autori stessi o da voci molto capaci. E perché non ascoltare un manuale su qualcosa di nuovo o dei podcast?

Organizzati in modo da avere sul cellulare o sulla musica della macchina un audiolibro e così anche il prossimo viaggio potrà essere più interessante!

E tu, hai qualche audio libro da consigliare? Scrivilo nei commenti 😉

Musica e concentrazione

Musica e concentrazione

Da bambina quando studiavo mi dicevano sempre di spegnere tv, stereo, musica tutto ciò che potesse disturbarmi. Ora che sono un po’ più grande 😛 ho capito che questo è vero, ma non sempre, per due ragioni fondamentali.

La prima è che non siamo tutti uguali e non tutti apprendiamo allo stesso modo.

C’è chi ha bisogno di silenzio assoluto e chi con un sottofondo apprende molto meglio. Quindi ancora una volta, impariamo a conoscerci e facciamo in modo di organizzare al meglio anche il suono del nostro tempo di lavoro: se amiamo il silenzio, niente notifiche, finestre aperte e studiamo da soli.

Se ci concentriamo meglio nel caos, sì alla musica, magari però scegliamo quella giusta. Credo infatti che la musica sia fortemente ispirante e che quindi, se scelta correttamente, possa essere di grande aiuto. Del resto è una forma d’arte che influenza il nostro umore e la nostra creatività.

La seconda ragione è che dobbiamo saper tenere conto anche dalla nostra energia e del tipo di attività che stiamo facendo.

Ad esempio, teniamo conto del momento del giorno: quando siamo più riposati e attivi può essere utile lavorare in silenzio, ma se siamo stanchi o stiamo facendo cose molto ripetitive e noiose, un po’ di musica è di grande aiuto, aiuta a rilassare la mente dalla stanchezza e la mantiene concentrata. Ci hai mai provato?

Quindi, musica sì o no a seconda di come ci sentiamo noi e di ciò che stiamo facendo. E se non hai voglia di sceglierla perché non ti fai aiutare dalle App che la sceglie per te a seconda del tuo mood?

Ecco qui qualche possibilità: Spotify, Google Play Music, Deezer, Apple Music e perché no anche una radio, una per tutte Radio Italia FM

 

Notifiche sì, notifiche no

Notifiche sì, notifiche no

Uno dei comandamenti di ogni professional organizer è togli le notifiche.

E in effetti, gira e rigira, è una grande verità: se vuoi lavorare bene, devi essere concentrato… c’è poco da fare, non devi avere distrazioni.

Che tu lavori per cinque minuti, trenta o due ore, nel tempo in cui la tua mente si dedica a un’attività deve rimanere focalizzata su quella.

E tu devi fare il tuo dovere per aiutare la tua mente. Questo significa non farla deconcentrare e fare in modo che possa lavorare al massimo delle sue possibilità. Allontana le fonti di distrazione, lascia vicino a te solo i tuoi strumenti di lavoro e fai in modo che la concentrazione rimanga alta.

Ma le notifiche sono sempre così demoniache?

Devo farti una confessione… io le ho spesso accese. Perché? Perché se non sento il suono di arrivo non mi preoccupo di controllare mail e altri social. Mettiamo subito in chiaro una cosa però: non ho attive le notifiche dei social in generale, solo quelle dei servizi che mi servono e cioè chiamate del telefono, WhatsApp e altri social di comunicazione. Tengo attive solo le notifiche dei servizi che uso per lavoro e ho differenziato i suoni così da distinguerle.

Se lavoro e sono concentrata, non ascolto le notifiche, ma so che quando avrò finito di fare quello che ho programmato, andrò a vedere chi mi ha chiamato e perché, ma mentre lavoro le ignoro. Inoltre, so già se è una notifica più o meno importante a seconda del suono. Allo stesso tempo, se inizio a riceverne troppe, silenzio il telefono.

Così come ho lasciato le notifiche sul cellulare le ho tolte dal pc, perché al contrario il pop up sullo schermo è invece un forte elemento di disturbo e forzatamente ci obbliga a spostare lo sguardo e a vedere cosa succede. Quindi è impossibile ignorarlo e impedisce di poter lavorare bene.

Tutto questo per dirti cosa? Che se sei in grado di ignorare i suoni delle tue notifiche possono comunque essere strumento per ricordarti che c’è qualcosa da fare. Questo però vale solo se hai una buona capacità di concentrazione, sei onesto con te stesso, non metti le notifiche di tutto ciò che non è lavoro e silenzi il telefono quando comunque sono troppe.

Quindi notifiche sì se:

  • Sei capace di concentrarti
  • Se altrimenti ti dimentichi di controllare le comunicazioni di alcuni canali
  • Se le comunicazioni di quei canali sono davvero importanti

Notifiche no se:

  • Fatichi a concentrarti
  • Hai piacere di essere off-line veramente e vuoi goderti il tempo per te
  • Nel tuo tempo libero e di notte

Sapevi che in molte app puoi impostare le notifiche in modo da non riceverne dopo una certa ora? Bene… perché non approfittarne e lasciare i suoni del lavoro fuori dal nostro tempo libero? Non scordare il valore del tempo off-line e del silenzio, ogni tanto un po’ di detox per le orecchie ci stà!

E tu, come usi le notifiche?