Libertà di cambiare

Libertà di cambiare


“Il diritto di non finire un libro – Alzi la mano chi non ha mai lasciato un libro a metà o alle prime pagine ed ha scelto qualche altra cosa da leggere. Capita, non sempre per colpa dell’autore, vero, ma a volte ci aspettiamo cose diverse da quella trama letta in quarta di copertina, un coinvolgimento che non accenna a sbrogliarsi e così, adieu! il nostro interesse scema pagina dopo pagina e non rimane che chiudere il libro e dedicarsi ad altro. L’ideale sarebbe riprenderlo dopo qualche tempo, per capire se effettivamente era illeggibile o no. Certo, se poi l’allergia a quelle pagine resta, non vi rimane che usarlo come fermaporte.”  
Daniel Pennac

“Comincio un’idea e poi diventa un’altra cosa”  Pablo Picasso

 

Lo scorso inverno passando vicino ai miei amati libri ho notato che spesso il mio occhio cadeva su un bellissimo libro che mi avevano regalato, del quale avevo apprezzato la storia, ma che allo stesso tempo mi aveva molto segnata. Ogni volta che ci passavo affianco mi tornava alla mente la sua storia triste ed importante.. Così, un giorno, ho pensato che non era piacevole avere con sé una cosa che mi trasmetteva sensazioni tristi, per quanto il suo ricordo fosse piacevole.. e dunque, dopo tanto tempo, ho deciso che avrei dovuto trovare un’altra destinazione per quel libro. Inutile pensare di buttarlo.. non ci sarei mai riuscita. L’ho invece donato, nella speranza che ad altri potessero apprezzare le sue pagine quanto me. Il ricordo non se ne è andato, ma ora passando vicino alla libreria la mia mente si è liberata di una parte difficile e nuovi spunti e riflessioni hanno preso il suo posto.

In effetti capita di amare tanto un oggetto, un vestito e poi cambiare. Nel tempo succede di non vedersi più con quell’abito o non amare più un oggetto allo stesso modo. Fa parte di noi e del nostro percorso, ogni cosa ha un suo tempo e non tutte le cose che ci circondano sono destinate a rimanere con noi.. e credo sia giusto accettarlo e saper cambiare, trovando loro un’altra destinazione.. Ad altre persone possono servire o piacere.

Ogni cosa ha un suo scopo, e ciò che ci circonda serve a questo: o ci è utile o ci fa star bene. Quindi se qualcosa non ci serve più, non ci piace più o ci ricorda sempre qualcosa di brutto.. perché non lasciarla andare? Impariamo a vivere il nostro momento ed ad accettare il cambiamento 😉

Questioni mediche

Questioni mediche

Ciao! Oggi voglio condividere con te una piccola tecnica di organizzazione.

Mi rendo conto che il tema può non sembrare accattivante, ma siccome ce ne dobbiamo occupare tutti, tanto vale trovare un modo per allegerirci e, come sempre, rendere le cose più semplici ed intuitive possibili.

Veniamo al dunque, il tema sono le visite mediche ed il relativo materiale. Spesso quando facciamo i controlli ci chiedono i referti delle visite prima o le date delle varie visite ed in effetti può essere un problema ricordarsi tutto. E poi è sempre utile tenere traccia della nostra “storia clinica” anche in caso di ottima salute!

Ecco dunque come faccio io.

Innanzitutto ho una cartellina dedicata solo alle questioni mediche. Una di quelle grandi un po’ spesse. A me piace approfittare per averla colorate e un po’ carina, giusto per alleggerire la questione, ma.. questo è a gusto personale.

All’interno raccolgo le diverse cartelline di cartone, ognuna dedicata ad un tipo di medico diverso o di analisi specifica: una per il dentista, una per le analisi del sangue, una per le radiografie.. etc, a seconda delle nostre esigenze.

Nella parte davanti della cartellina metto un foglio di carta, attaccato solo nella parte alta, a mo’ di block notes. In alto ci sono due dati importanti: il titolo che indica l’uso della cartellina, quindi l’indicazione del tipo del medico o di analisi, ed i dati di contatto del medico, del laboratorio o del centro di medicina.

Sotto segue una tabella con 3 colonne. Nella prima riporto la data della visita, nella seconda una breve descrizione sintetica della visita (es. controllo, tipologia di visita o analisi) e nella terza la data presunta della prossima visita, ad esempio mese e anno se non è ancora fissata, oppure la data precisa se è già prenotata. Se può esserti utile ecco un format di questo foglio che puoi scaricare ed usare!

Quando il foglio finisce ne aggiungo uno nuovo sopra, così appena prendo in mano la cartellina ho davanti il riassunto di tutte le visite fatte, da quella più recente (più utile) alla più vecchia (utile solo per memoria storica), con le informazioni principali.

Ovviamente all’interno della cartellina raccolgo tutti i materiali relativi a quell’aspetto medico. Anche sta volta sono ordinati con i più recenti in alto e quelli più vecchi in fondo. Non sempre i referti sono datati, quindi ricorda di aggiungere la data in tutti i fogli se non c’è già e magari tieni uniti (pinza, graffetta.. come preferisci) i fogli relativi alla stessa visita o analisi.

Bene… ultimo passo, ricorda di aggiungere anche nel calendario le date dei prossimi controlli!

 

Buongiorno!

Buongiorno!

Ciao, come stai? Come va?

Sta mattina ero in vaporetto, era presto perché dovevo fare una commissione e sono dovuta uscire presto. Alla fine ero fin troppo in anticipo e allora, al di là del sonno 😉 ho approfittato per godermi la città a modo mio, lentamente e senza troppa gente attorno, un vero regalo per chi abita a Venezia!

Mi guardavo attorno e vedevo tutti presi dal cellulare, spesso con lo sguardo un po’ perso nel nulla.. e se erano in compagnia, notavo che spesso avevano qualcosa da lamentare e non da raccontare.

Lo stesso al bar.. e così, istintivamente, ho salutato la ragazza che, servendomi caffè e cornetto, avrebbe di sicuro migliorato la mia giornata. Non si meritava forse un bel “buongiorno” o un “grazie e buon lavoro”?

A volte ce ne scordiamo, anche se fa parte della normale cortesia: un “buongiorno” un “grazie” che sia ad una persona sconosciuta incontrata per strada, ad un amico.. e perché no, anche a noi stessi appena svegli, credo sia una piccola cosa che, se detta con sincerità, migliora la giornata… si tratta sempre di affrontare le cose a piccoli passi e con lo spirito giusto.

Quindi… buongiorno a tutti!

Fai ciò che desideri fare, fallo ora

Fai ciò che desideri fare, fallo ora

Questa settimana sarò breve.. ed in verità ho deciso di lasciare un appunto per me e per te.

La vita spesso decide per noi, e a volte capitano eventi ed emozioni che non si ha voglia o non si è pronti ad affrontare. In questi giorni una cara persona ha condiviso con me una verità che in fondo tutti sappiamo, ma che spesso scordiamo. Quindi ho deciso di metterla nero su bianco, per ricordarlo in primis a me stessa.

Fai ciò che desideri fare, non rimandare, fallo ora.

Ed è proprio così; basta pensare “lo farò un domani”, “vorrei, ma non ho tempo” “forse un giorno”.

Se desideri fare veramente qualcosa, mettilo in cima alla lista e fallo.

Se appare irrealizzabile, scrivi un progetto che, passo dopo passo, traduca il sogno in realtà.

Se è troppo complesso.. dividilo in piccole azioni concrete e sarà affrontabile.

Non rimandare, inizia a farlo ora.

Credici e diventerà realtà.

Io ho deciso.. ci voglio provare, e tu?

E’ tempo di tornare al lavoro

E’ tempo di tornare al lavoro

E’ tempo di tornare al lavoro .. e questa settimana voglio condividere qualche idea per rendere questa ripresa un po’ più soft!

  • Il primo giorno dedica qualche minuto in più a salutare i tuoi colleghi. Senza esagerare con i racconti delle vacanze, ma non è certo tempo perso condividere un po’ di bei ricordi!
  • Rendi un po’ più tua la tua scrivania, il tuo ufficio. Se non l’hai fatto prima di andar via fai un po’ di ordine. Sistema la cartolina che hai portato con te o quel piccolo souvenir, la prossima pausa sarà più allega. Un po’ d’aria fresca dalle finestre poi farà entrare nuova energia. Ora sei pronto per partire 🙂
  • Il primo giorno non prendere appuntamenti, riunioni. Dedicalo a ri-ambientarti, a riprendere le fila di ciò che hai lasciato e a programmare le prossime attività! Da dove cominciare? Dalle note fatte gli ultimi giorni di lavoro.
  • Ultima cosa.. leggi le mail. Non farlo come prima attività del giorno, prima riprendi il tuo tempo, il tuo spazio e poi.. il tuo lavoro. Leggile una a una, senza saltarne nessuna. Elimina quelle inutili, archivia quelle che non richiedono attività e pian piano.. inizia il lavoro.

All’inizio non sarà facile, quindi almeno i primi giorni non pretendere il ritmo efficiente di sempre, prendi le tue pause. Poi l’efficienza tornerà quella di sempre.

E dopo la prima giornata un po’ più soft.. ricorda di dedicare un po’ di tempo a te, al tuo tempo libero.. ricarica le energie e domani il lavoro sarà più semplice!