Vivere senza agenda è possibile?

Vivere senza agenda è possibile?

Vivere senza agenda? Certo che sì!

L’agenda è uno strumento meraviglioso per la pianificazione del tempo e per la sua gestione, ti fa uscire dall’urgenza dell’ultimo minuto, amplia la visione d’insieme, ma… ma non serve a tutti!

E non a tutti serve sempre!

Quindi sì, si può vivere senza agenda e direi che in certi casi è doveroso!

Quando?

 

QUANDO NON SEI TU A GESTIRE IL TUO TEMPO

 

Fa strano a dirlo ma ci sono dei momenti di vita in cui non siamo noi a poter scegliere come gestire il tempo. Possono essere momenti molto belli, come un nuovo arrivo in famiglia, o momenti più complessi, come una malattia o un’emergenza.

Possono essere anche stili di vita, ad esempio, con lavori dipendenti in cui non sei tu a pianificare le cose da fare settimana per settimana, mese per mese.

In questi casi è molto più che sufficiente un buon calendario, tutti hanno appuntamenti e scadenze da ricordare, e una to do list ben fatta.

Paradossale? No, perché sono comunque momenti in cui sono le stesse priorità a dare l’ordine alle cose da fare. Le priorità sono per definizione importanti e urgenti e quindi vanno fatte e basta, dunque il loro posto è in calendario, organizzarle in agenda diventa in questo caso superfluo.

Per tutto il resto rimane valido il principio di svuotare la mente e creare delle liste, ben fatte, si intende, divise tra lavoro e personale, con un buon titolo, una data e i punti annotati come si deve, come ti raccontavo qui.

 

QUANDO NON DEVI GESTIRE IL TEMPO

 

E cioè? Ci sono momenti in cui non si gestisce il tempo? Certo che sì! In vacanza, nelle pause!

Ed è assolutamente sacrosanto lasciare fluire il tempo, facendo ciò che ti piace fare, dedicandoti sono a te stesso!

Certo, se hai degli incontri potrai aver bisogno di segnarli in calendario e se vuoi ricordare le cose che vuoi fare, i posti che vuoi vedere, i libri da leggere… o anche solo le cose da comprare, sì, hai già capito, basta una lista!

 

Come vedi l’agenda è un ottimo strumento se è usato per ciò che è: per pianificare il tempo che non sia la singola giornata, ma in molti casi diventa superflua, soprattutto se gli impegni sono pochi o veramente urgenti.

 

Ci avevi mai pensato? Spesso gli strumenti di gestione del tempo (calendario, agenda e to do list) si usano un po’ per abitudine, ma più si conoscono e più si usano rispettando la loro natura, più sono utili!

E se ogni tanto uno non serve, tanto meglio! Basta capirlo da subito e usare al meglio gli altri.

Se non sai se l’agenda è ciò che fa per te, ci sono qui io, chiedi una consulenza agenda!

 

 

Photo by Giulia Bertelli – Unsplash
A ognuno il suo formato

A ognuno il suo formato

Come scegliere il formato della propria agenda?

Ce ne sono di tutti i tipi! Enormi, da tavolo, minuscoli, da taschino, con le pagine spesse, con le pagine di carta velina… e sono tutte bellissime!

Servono però a scopi molto diversi, vediamole insieme!

 

AGENDA GRANDE

 

Per agenda grande mi riferisco a quelle in formato A4 o superiore.

È raro vedere queste agende utilizzate, ma ci sono alcuni casi in cui sono perfette, tutti quelli in cui l’agenda non si sposta dal tavolo 😉

Ecco, quindi, le due tipologie di usi.

Il primo sono tutti quei lavori su appuntamento: parrucchiere, dentista, ristorante, dove le persone non lavorano da sole, gli appuntamenti non sono troppo lunghi e quindi, oggettivamente c’è tanto da scrivere; quindi, è bene che l’agenda sia grande e che sia possibile annotare tutto nel giusto ordine.

Il secondo caso sono le agende planner, quelle che servono non tanto a dedicarsi alla gestione del tempo, ma al suo studio. Sono cioè tutte le agende motivazionali, che, mese per mese o giorno per giorno, ti fanno riflettere su obiettivi, ciò che è andato bene, ciò che andato male.

Come sai io non sono una fan di questi strumenti perché ritengo che molto spesso vadano nell’iper-pianificazione, ma se proprio li vuoi usare, dai loro la dignità che meritano! Quindi lasciati lo spazio per poter scrivere le cose come si deve.

Le agende piuttosto grandi vanno bene anche per le agende dedicate, cioè quei formati che predispongono già le pagine per l’utilizzatore, l’agenda dell’insegnate per esempio.

L’idea è un po’ la stessa dell’esempio dei lavoratori che ti citavo sopra: si tratta di strumenti che vanno bene per categorie precise di persone e che spesso hanno realmente bisogno di spazio per scrivere e annotare, proprio perché non utilizzano altri sistemi di gestione del tempo o, nel loro caso non sono necessari. Un calendario, ad esempio, diventa importante solo per gli impegni personali e nel più dei casi gli impegni non sono tantissimi.

Quindi in sintesi agenda grande per chi non la muove dal tavolo, può essere un’agenda di studio (planner) o dedicata (insegante o lavoratore specifico).

 

ANGENDA PICCOLA

 

Formato A6 o meno.

Queste sono dei veri libricini, delle agendine, perfette per stare in tasca o in borsa. Esteticamente molto graziose e che spesso sono regalate o che comunque sono desiderate.

Sono però poco utili alla maggior parte delle persone. Sono troppo piccole per essere davvero degli strumenti di gestione del tempo e poco utili come calendario, visto che spesso le persone devono gestire gli impegni in accordo e condivisione con altre persone.

Le ho viste spesso usare come “agende medie” con geroglifici e segni strategici per non riempire con una sola parola lo spazio dedicato a un’intera giornata. Se è il tuo caso, regalati un po’ di amore, rasserena la vista, e passa a un formato più grande! Inutile perdere tempo e faticare a scrivere e soprattutto impazzire per leggere!

Per chi sono utili dunque? Per chi ha pochi appuntamenti, poche cose da ricordare, e soprattutto non necessita di interfacciarsi con altri.

Oppure possono essere utili anche per te, ma per segnare cose specifiche: le abitudini, ad esempio, un piccolo segno per ogni giorno per non perdere la continuità. O per un diario della gratitudine con un grazie al giorno.

 

AGENDA MEDIA

 

Tutti i formati sotto l’A4 e sopra l’A6. Tutte le restanti, in effetti.
E qui si apre un mondo, perché direi che sono le più sfruttate, per questo non ti dirò nulla sul formato in dettaglio, perché si tratta proprio una scelta personale, ma su alcune altre caratteristiche che ti possono aiutare nella scelta.

Per due cose ti rimando agli articoli delle scorse settimane: cosa deve esserci prima e dopo e per il formato.

Ma l’altro aspetto è… la carta.

Le agende sono degli strumenti e per questo devono permetterti di scrivere, cancellare, riscrivere, cancellare di nuovo… e poi evidenziare, colorare… il tutto senza andare a rovinare la pagina, o passare su altre.

Quindi sì, sono bellissime le carte leggere, ma è proprio ciò che ti serve? Se l’agenda è davvero un mezzo per gestire il tempo, nel senso di pianificarlo… si sposterà così spesso? Cioè starà fuori dal tuo spazio di lavoro con frequenza?

Risolvi la questione con un’agenda di medio formato e con una buona carta!

Potrai scriverci senza impazzire perché non è troppo piccola, potrai usare qualsiasi penna e pennarello e non sarà poi così pensante, perché non è troppo grande.

Sì. La soluzione è proprio questa, trovare il giusto formato e la giusta grammatura delle pagine per le tue esigenze. Pensaci, fai un conto di quando la usi su un tavolo, quanto la sposti, che penne usi e quanto cancelli. Dall’unione di queste informazioni… ecco che avrai trovato ciò che fa per te!

 

E comunque… per ogni lavoro, per ogni persona c’è un’agenda diversa e una soluzione ad hoc!

Non adattarti, trova la tua! Ci guadagnerai in produttività e serenità, parola di P.O..

 

E se il compito è davvero così arduo, non desistere, sono qui per te: chiedimi una consulenza per la scelta dell’agenda. Troveremo insieme ciò che fa proprio al caso tuo!

 

Photo by Edward Howell – Unsplash
Agenda giornaliera, solo per pochi

Agenda giornaliera, solo per pochi

Quando chiedo ai miei clienti di mostrarmi l’agenda, spesso vedo che utilizzano la classica agenda giornaliera, con una pagina dedicata a un singolo giorno, per intendersi.

Quando chiedo come mai hanno scelto questa versione piuttosto che una settimanale o una mensile, la risposta è “ho tanti impegni”.

E la riflessione che subito mi viene alla mente è: chi non ha tanti impegni?

Molto spesso se si usa un’agenda è perché è necessario gestire il tempo e quindi perché le cose da fare sono tante.

L’agenda non è un mezzo obbligatorio, non è necessario per tutti, ci sono dei casi nei quali, in effetti, non è utile, ma di questo parleremo più avanti. Nella stra grande maggioranza l’agenda è utile nel momento in cui viene usata per gestire il tempo, gestire gli impegni e il loro carico nell’arco delle giornate.

Ecco il punto: l’agenda giornaliera ti fa concentrare su ciò che accade quel giorno, ma non ti dà la visione del carico del giorno successivo e del giorno precedente.

Lavorare concentrandosi solo sulla giornata spesso vuol dire perdere la visione generale e questo molto spesso porta a caricare troppo le singole giornate perché vengono vissute al massimo delle proprie capacità.

Così come è fondamentale, nel momento in cui si sceglie di avere un’agenda, averne solo una e non una di lavoro e una personale, è altrettanto importante considerare la pianificazione delle attività e non la singola giornata.

Nell’arco della giornata ci sono attività che pesano e altre che piacciono, ed è importante alternarle nel rispetto del proprio personale bilancio di energie, ma allo stesso modo non puoi pensare che tutte le giornate della settimana siano al 100% del tuo carico energetico.

Ecco, quindi, che uscire dalla visione del singolo giorno porta a essere più obiettivi, a non sovraccaricare le giornate e a valutare che, se c’è una giornata densa di impegni, forse quella seguente deve essere più morbida e solo se vedi più giorni insieme non ti devi ricordare a mente la sequenza delle giornate pesanti, vedi a colpo d’occhio i momenti intensi.

Inoltre, se utilizzi tecniche di produttività che aiutano a dividere le attività, come il metodo Hoppel, è molto più semplice capire a cosa è “dedicata” una giornata in un’agenda pluri-giornaliera.
Se non conosci questo metodo, molto in sintesi, punta ad aumentare la propria produttività dividendo la settimana in giornate dedicate al lavoro, alle commissioni e a sé. È molto utile ed efficace, ma ha bisogno di una visione un po’ più ad ampio spettro della singola giornata.

Spero proprio di averti convinto…

Se vuoi uscire dal concetto di urgente, immediato, smetti di usare la tua agenda come una lista, perché così si finisce con un’agenda giornaliera e ampia la tua visione!

Se non ti ho ancora convinto, ecco qualche caso nei quali è invece utile un’agenda giornaliera, magari tu fai parte di queste categorie:

  • chi fa lavori fatti di soli appuntamenti, lavora da solo e non si sposta dal proprio ufficio o negozio: medici, parrucchieri;
  • chi lavora senza necessità di interagire con altre persone e svolge lavori a numero dei quali deve tenere traccia: sarti, centralinisti;
  • gli studenti: inizialmente è utile un diario giornaliero per semplificare il concetto di quando fare quali compiti, per focalizzarsi solo su un giorno.

Se non rientri in queste categorie, non significa che tu non debba avere un’agenda giornaliera, solo ti consiglio di non dedicarla alla gestione del tuo tempo, ma ad altri compiti altrettanto belli ed importanti, te ne suggerisco due:

il diario della gratitudine e il vero e proprio diario.

Nel primo caso un’agenda giornaliera è utile per concertarsi su un giorno solo e non “copiare” da quelli precedenti. Non sentirti dovere di riempire tutta la pagina si intende! Ma sfrutta la divisione per giornate.

Nel secondo caso è utile perché avrai spazio a sufficienza e un po’ ti obbligherai a scrivere qualcosa ogni giorno. Se invece il diario è un’attività che ti piace, meglio andare direttamente su un bel quaderno, così avrai la libertà di scrivere quanto e quando vorrai.

Un’agenda giornaliera può essere utile anche per un diario dei 5 anni, nel quale, dividendo lo spazio per ogni giornata in cinque parti, ricorderai cosa è successo giorno per giorno per 5 anni.

 

Come vedi anche le agende giornaliere sono utili, ma bisogna capire bene per chi e in che contesto.

Ci sono tante altre soluzioni e nelle prossime settimane andremo a conoscerle meglio, quindi continua a seguire il blog 😊

Se invece tu usi l’agenda giornaliera e per te funziona, raccontami perché, così avrò un altro esempio da aggiungere alla mia lista!

 

 

Photo by Sincerely Media – Unsplash
Tutto è utile in un’agenda?

Tutto è utile in un’agenda?

Segliere un’agenda non è una cosa da poco. È uno strumento che ti segue per un anno intero e che rende il tuo lavoro e il tuo tempo più o meno efficace.

Spesso sottovalutata, l’agenda è una vera bussola tra gli impegni e giusto per complicare le cose ognuno ha la sua.

Non siamo tutti uguali, non facciamo le stesse cose nel tempo e quindi non possiamo lavorare tutti allo stesso modo.

Per questa ragione ho deciso di aiutarti a scegliere l’agenda del prossimo anno con i post di questo mese.

E per partire con il piede giusto ti dico tre cose che ci sono nella maggior parte delle agende che trovo decisamente poco utili, o meglio… inutili.

 

LA RUBRICA

Molte agende riportano nelle pagine finali la rubrica per segnare i contatti, magari raggruppate in tre lettere per pagina. Ora… questa parte è per me un lavoro inutile, o meglio, un doppio lavoro! Segnare qualcosa lì significa che, a fine anno, quando dovrai eliminare la rubrica, dovrai trascriverla… non la trovi una perdita di tempo? Io sì, molto meglio annotare subito i contatti in una rubrica che ti segue sempre, Google Contacts, ad esempio. E se puoi scrivi tutte le informazioni possibili nel contatto.

Inutile aggiungere di non usare queste pagine per le password vero? 😉

 

LA DATE IMPORTANTI

Una pagina in cui segnare le date da ricordare. Ora, se sono da ricordare, lo sono sempre, quindi, anche in questo caso, meglio non fare il doppio lavoro e segnarle subito nel posto giusto per te. Anche qui io ti consiglio uno strumento sempre disponibile e sempre aggiornato: Google Calendar. E mi raccomando, imposta l’opzione secondo la quale la data venga ricordata ogni anno!

 

LA PAGINA DELLE NOTE

Per anni ho usato l’agenda settimanale con la pagina delle note a fianco. Mi è sempre piaciuto scrivere, annotare, fare qualche lista, fino a quando ho capito che anche qui alla fine creavo un doppio lavoro di riscrittura: ciò che non si esauriva in quella settimana doveva essere riportato alla settimana dopo. Inoltre, se avevo preso un appunto che mi interessava, poi passavo molto tempo a ritrovare la settimana nella quale l’avevo annotato… anche qui tanto vale scrivere le cose subito al posto giusto!

Il mio consiglio, infatti, è quello di usare un foglio di lavoro durante il giorno che poi elimini a fine orario di lavoro, così tutte le note vanno già dove devono andare giorno per giorno.

 

Che ne pensi? La tua agenda ha queste sezioni? Le usi in modo diverso?
Sono curiosa di saperlo, quindi raccontamelo nei commenti!

 

Ma prima di lasciarti, ecco anche tre cose che invece mi piace avere nella mia agenda.

 

UNA PAGINA PER RICAPITOLARE

La pagina iniziale con i miei dati, in caso l’agenda venga persa, mai sottovalutare le distrazioni!

Mi piace in particolare quando questa pagina ha qualche informazione in più di carattere personale, due secondo me sono le cose importanti: i dati sanitari importanti e i numeri dei documenti di uso frequente.

Il primo perché repetita iuvant, se ci sono informazioni salvavita (allergie, gruppi sanguigni particolari) meglio annotarle in tutti i posti possibili, così, in caso di necessità, le informazioni saranno accessibili, proprio come ti raccontavo qui per il contatto di emergenza (ICE: In Case of Emergency).

Il secondo perché andare ogni volta a prendere il documento è noioso e quindi, visto che l’agenda è sempre a portata di mano, avere anche il numero della carta d’identità segnato o la tessera sanitaria, aiuta a velocizzare tutte le prenotazioni.

 

UNA PAGINA PER GLI OBIETTIVI

Amo molto tutte le agende che mi costringono a pensare cosa voglio fare o non fare per l’anno in corso. Credo fortemente nel potere della scrittura e quindi, mettersi a scriverle nero su bianco mi aiuta molto a impostare il lavoro dell’anno. Quindi sì a tutti gli spazi per la pianificazione per obiettivi, ma no alle pagine che poi mi chiedono di fare il punto settimana per settimana, giorno per giorno. Se hai voglia di farlo ti consiglio un’agenda dedicata, non dare anche quest’onere al tuo strumento di gestione del tempo settimanale, perché funzioni è bene che rimanga leggero e agile!

 

I NUMERI

Sì, li odio anch’io e quindi essere costretta a fare i conti mi aiuta. Avere una piccola sezione dedicata a ricapitolare entrate e uscite o le crescite e decrescite della mia attività lavorativa è sempre utile, prima di tutto la consapevolezza!

 

Anche qui, lo chiedo anche a te, la tua agenda ha queste sezioni? Io te le consiglio e nelle prossime settimane ti racconterò anche come scegliere la sezione delle giornate, il cuore dell’agenda e magari come usarla perché faccia proprio al caso tuo.

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