Cosa scrivere nel calendario?

Cosa scrivere nel calendario?

Ultimo post dell’anno! E anche di questo mese sì vs no.. quindi vediamo un po’ tre cose che devi aggiungere nel calendario, e tre cose che non devi proprio mettere…

 

Tre sì per il calendario:

Scadenze e appuntamenti

Metti tutte le scadenze: pagamenti pianificati (assicurazioni, rate, etc.), rinnovi (abbonamenti e simili) visite mediche (ebbene sì, non scordarti di metterle!). Se hai già degli appuntamenti fissati, segnali fin da ora, l’importante è che abbiano una scadenza ben definita.

Ricorrenze

Segna i compleanni e le date che vuoi ricordare. Io amo avere un calendario a parte proprio per tutti i compleanni, anniversari e via dicendo. Se ti va eccone uno apposta per te!

Vacanze

Segna nell’arco dell’anno anche i tuoi momenti leggeri. Non occorre pianificare tutti i giorni di ferie da gennaio, ma già prevederne qualcuno aiuta!

 

Ma allora ti chiederai.. cosa non devo segnare?

Il progetto del prossimo anno

Se hai deciso che il 2019 è l’anno del famoso corso di chitarra… non scriverlo in calendario, così non funzionerà, scrivi piuttosto… “lunedì 14 gennaio, ore 10.00 ricerca corso chitarra”. Così lunedì 14 non resterà che passare all’azione. Metti in calendario solo azioni concrete e precise, che possano essere messe in atto e che ti porteranno alla realizzazione dei tuoi obiettivi.

I mille impegni di gennaio

Dopo il Natale si vuole sempre ripartire a mille! Quindi ecco che i giorni si riempiono di impegni, commissioni, cose da fare… quindi ne approfitto per ricordarti di prevedere sì una ripresa concentrata ed energia, ma anche soft. Rispetta i tuoi tempi, ma anche le pause. Anche se hai appena fatto qualche giorno di relax, tenere a mente il nostro bilancio energetico è fondamentale, proprio per non perdere il beneficio delle giornate di vacanza appena fatte!

I sassolini del 2018

Le cose che del 2018 non vuoi proprio sentir parlare. Ci sono cose che vuoi lasciar andare, bene, approfitta di questa grande opportunità di quest’anno e lasciale andare, fai in modo che non trovino posto nel calendario del nuovo anno.

 

E tu cosa hai segnato in calendario? Raccontamelo nei commenti!

Scrivania ordinata? Dipende!

Scrivania ordinata? Dipende!

Se vedessi la mia scrivania in questo momento, forse penseresti che l’ordine è molto lontano da me, ebbene… non è una contraddizione in termini, anzi!

E come mai? Perché sto lavorando su un progetto del prossimo anno e ho bisogno di pensare, di creare, di liberare la mia fantasia, quindi… ho lasciato carta bianca al mio cervello e sto raccogliendo idee, spunti. Già, è un momento creativo che non può portare con sé ordine e razionalità, proprio come ti raccontavo la scorsa settimana per le liste.

Poi, quando avrò finito, sta sera, allora sì dovrò riordinare il tutto e dovrò trovare un posto per ogni cosa e mettere ogni cosa al suo posto 😊

Riordinare mi aiuterà a fare ordine anche nelle mie idee: ho finito tutto? Cosa devo tenere e cosa posso buttare? Dove vanno tutti i miei strumenti? Come posso archiviare al meglio ciò che ho creato oggi?

Come vedi ordine e organizzazione non sono sinonimi e essere produttivi non significa essere ordinati, o meglio… non sempre!

Ogni momento vuole il suo ordine!

Liste sì o liste no?

Liste sì o liste no?

Sì mi piacciono un sacco le liste, lo sai e lo ammetto candidamente… sotto Natale poi!

Come non pensare alla lista dei regali? E la lista della spesa per il cenone? Ok, va bene, non voglio cadere nella sindrome prenatalizia e finire per canticchiare dolci canzoncine sperando che nevichi… ma in breve voglio darti tre buone ragioni per prendere carta e penna e appuntare quello che pensi.

E non solo per scriverlo, ma per fare proprio una lista.

  1. Farla ti obbliga a categorizzare. Se stai facendo la lista di cui sopra e ti viene in mente che devi fissare un appuntamento con il tuo commercialista… non è una buona cosa inserirlo tra i regali da fare o nel cenone, quando piuttosto è utile segnarlo nella “to do list” di lavoro. Categorizzare ti aiuta a liberare la mente dando la giusta collocazione alle idee: lavorative, personali, sogni nel cassetto.. e poi in base al momento non resta che prendere la lista giusta e passare all’azione!
  2. Scrivere una lista, ricordati, non significa necessariamente fare un elenco puntato. Una lista infatti è un insieme di cose simili che ti aiuta a tenere in ordine le cose. L’insieme dei vestiti sul letto pronti per la valigia delle vacanze altro non è che la traduzione visiva di un insieme, di una lista per l’appunto.
  3. Delineare gli elementi di una lista ti serve anche a prendere coscienza di tutti i punti necessari. Sempre pensando alla lista per il tuo superbo pranzetto natalizio, mentre penserai ai punti dell’elenco, ti focalizzerai su ciò che vuoi fare per cena, cioè metterai attenzione su questo aspetto e pian piano faciliterai la mente a pensare a tutto ciò che è necessario per completare la tua ricetta preferita.

Ma le liste non sono adatte a tutto. Dì la verità, stai facendo un sospiro di sollievo, eh?

Ebbene sì, ecco anche tre ragioni per non farle:

  1. Quando della lista hai solo un punto. Hai fissato tre obiettivi, ok, super! Però per lavorare bene devi focalizzarti solo su un obiettivo per volta, quindi, niente lista. Una è la cosa alla quale devi puntare, quella è il titolo del tuo progetto, la bussola del tuo lavoro, una e basta.
  2. Quando non puoi dare etichette e quindi quando devi dare libertà al tuo pensiero. Il brainstorming è uno strumento potentissimo per la nostra mente, se ben utilizzato. Tutte le volte che vuoi creare qualcosa: un nuovo progetto, risolvere un problema, andare a fondo di qualcosa, non puoi che lasciare libero il tuo cervello di pensare, ideare, creare. Per questo niente liste e soprattutto… niente giudizio: lascia fluire i tuoi pensieri. Poi, una volta finito, riattacca la spina e riordina quando fatto… magari in una lisa 😉
  3. Quando ormai senti che la lista frena la tua evoluzione. Cosa voglio dire? Hai presente quando stai facendo una ricetta e poi… hai un colpo di genio e aggiungi un ingrediente che mai avevi pensato prima e che invece crea una novità inaspettata e buonissima? Ecco, a volte uscire dagli schemi, dalle liste per l’appunto, vuol dire evoluzione, cambiamento, miglioramento. Quindi, prendi coscienza anche di quando è necessario fare il salto e andare oltre alla lista!

E tu ami o odi le liste? Decidi per cosa fanno al caso tuo e per cosa è meglio non prenderle in considerazione… e già che manca poco… nella lista dei regali di Natale… c’è anche qualcosa per te? Come no?! Aggiungilo subito subito!

 

Audio messaggi sì o no?

Audio messaggi sì o no?

Sei in auto e devi assolutamente comunicare che non arrivi in tempo. Che fai? Scrivi un Whats App? No, assolutamente, non si può!

Sei in ufficio e non ti ricordi più a che ora devi andare a prendere i bambini, cosa fai, chiami? No, non è il caso, non puoi parlare.

Può essere il caso di usare un messaggio audio? Ma questi messaggi rapidi che non sono scritti e non sono chiamate, come possono essere usati? Ci sono delle regole? O si tratta solo di una moda del momento?

Ormai vedere le persone che registrano messaggi vocali camminando o solo per gioco è una cosa di routine… ma sono davvero sempre utili? In particolare, quando è un sì e quando un no?

Vediamo un po’ di sistemi per organizzare meglio la nostra comunicazione.

Audio messaggi sì

  • Quando hai le mani impegnate per scrivere e devi comunicare qualcosa urgentemente. Ma ricorda che quando registri un messaggio devi aver già chiaro quello che vuoi dire, quindi via i “mmmm…” “ehmmm” “un attimo, cosa volevo dire?” chiaro, conciso, dritto al punto!
  • Quando devi comunicare qualcosa di complesso e scrivere richiederebbe troppo tempo e magari anche troppa energia. A volte il modo in cui qualcosa viene detto è parte integrante del contenuto, non credi? In tal caso scriverlo o dirlo, non è la stessa cosa.
  • Quando racconti qualcosa a qualcuno e hai piacere di far sentire la tua voce. Ad esempio, se sei in viaggio e hai piacere di farti sentire un po’ più vicino, un audio messaggio può essere un po’ di più di un messaggino e il fatto di lasciarlo lì permette, a chi lo riceve, di ascoltarlo nel momento migliore, e se lo desidera… di riascoltarlo.

Audio messaggi no

  • Quando sai che la persona che li riceverà non li può ascoltare. Ci hai mai pensato? Se mandi un messaggio audio a qualcuno che è in ufficio potrebbe non ascoltarlo fino a che non esce, perché non sa quanto è lungo, perché teme di far sentire l’audio e via dicendo.
  • Quando basta una risposta sintetica che può essere scritta. Anche qui… dritto al punto!
  • Quando vale la pena fare proprio una telefonata e scambiare due chicchere piuttosto che fare uno scambio di registrazioni vocali.

E tu che ne pensi? Ti piacciono i messaggi audio? Li usi? Raccontamelo nei commenti!