Il potere dei colori

Il potere dei colori

Carnevale, la festa dei colori è passato da poco, ma anche con Pasqua e le sue uova i colori tornano preziosi.

Amo i colori, le loro sfumature, la loro intensità. I colori sono pieni di messaggi e parlano per noi.

Credo anche che siano molto utili. E ho deciso di parlartene per farti pensare a come potresti usarli in tante circostanze.

Per il nostro lavoro

Senza esagerare i colori sono molto utili per creare delle categorie che possono aiutarci negli archivi, nella divisione dei compiti e nella definizione delle cose da fare e fatte. Quindi scegli i colori che più fanno per te (o le sfumature del “tuo colore”) e utilizzali!

  • Negli archivi ad esempio puoi scegliere un colore per ogni tema, o un colore per ogni anno.
  • In merito alla divisione dei compiti, crea organigrammi o dei kamba con i colori divisi per team di lavoro o per compito o per persona.
  • E non scordare le cartelline colorate e le etichette: un colore diverso per ogni progetto o un colore per tipologie di cose da fare: telefonate, posta in entrata/posta in uscita, todolist e via dicendo.

Nella nostra vita

I colori hanno una loro storia e dobbiamo usarli al meglio. Quindi se un giorno abbiamo bisogno di energia usa un tocco di giallo, di arancio o di rosso. Allo stesso modo ognuno di noi ha un suo colore preferito, quindi, se ci sono giornate difficili, facciamo in modo di usare al meglio tutte le nostre armi, quindi… facciamoci forza anche con il nostro colore!

Ed infine, per la nostra casa

Se dobbiamo rilassarci, quindi nella nostra camera da letto, usiamo delle tinte che ci rilassino, come il blu e il verde. Così nella stanza dei bambini facciamo in modo che ci siano tanti colori, stimolano la vivacità e l’apprendimento.

Impara a guardare la tua casa con occhi diversi e cerca di capire come anche un tocco di colore possa farti sentire la casa ancora più tua e come ogni stanza possa rivelare la sua natura proprio con il giusto equilibrio di colori.

 

E tu, hai qualche altra idea? Scrivila nei commenti!

 

Maschere o divise? Perché sono così utili?

Maschere o divise? Perché sono così utili?

Quand’ero bambina mi piaceva un sacco travestirmi… avevo un cesto di vecchi vestiti che combinavo a seconda di quello che volevo essere in quel momento realizzando combinazioni improbabili. Ti dirò, che anche da grande non mi sono mai tirata indietro in fatto di maschere.

Poi crescendo la maschera è diventata più una divisa, un modo per aiutarmi ad affrontare i miei compiti e le mie passioni. Come sai oltre al lavoro sono un’appassionata di montagna e faccio parte anche di qualche associazione di volontariato. E per ogni occasione ci vuole una divisa diversa 😉

Per divisa intendo sia un abito sia un lato del carattere o un modo di comportarsi. Ma perché sono tanto importanti queste “divise” e queste occupazioni diverse del nostro tempo?

Perché ci permettono di esplorare tutti i lati del nostro carattere, tutte le sfumature del nostro essere.

Siamo figli, genitori, compagni, lavoratori, sportivi e chi più ne ha più ne metta. E tutti questi aspetti convivono nello stesso involucro. Sono tanti aspetti del nostro essere che hanno uguale importanza e che meritano spazio e passione.

Quindi impariamo a dare il giusto peso alle nostre sfumature: se ci piace ballare e non siamo capaci, facciamolo comunque! Se ci vogliamo dedicare il nostro tempo libero ad un’attività che è agli antipodi del nostro lavoro quotidiano, cosa importa? Coltiviamo tutti i nostri aspetti!

La nostra passione il nostro tempo libero, è importante tanto quanto il nostro lavoro, perché solo dando il giusto peso alle nostre sfumature possiamo goderci l’arcobaleno che siamo!

 

Carnevale, ogni scherzo vale

Carnevale, ogni scherzo vale

Sarò diretta e andrò dritta al punto: ma tu con te stesso, scherzi mai?

A volte non è necessario prendere sempre tutto secondo la parte seria, dobbiamo anche saperci divertire e alleggerire un po’. Quindi…

approfitta del carnevale e gioca un po’ con te stesso 🙂

Prendere le cose con leggerezza significa anche iniziare la giornata di lavoro con un saluto, una battuta con il tuo collega, o semplicemente chiedendogli come sta. Non occorre sempre iniziare sbuffando sulle cose da fare che, detto tra noi, rimangono comunque le stesse.

Così, prendere alcune cose con un po’ di leggerezza durante la nostra quotidianità non guasta. Soprattutto se capitano degli imprevisti, molto dipende dal nostro approccio. Un po’ come ci racconta Davide Cardile in quest’articolo, ognuno ha il lunedì che si merita.

E così leggerezza significa anche prendersi i propri spazi, farsi un regalo ogni tanto, saper guardare anche il lato bello delle cose e saper apprezzare anche la magia delle piccole cose.

Ecco perché il mercoledì faccio un gioco che si chiama #unminutoperte. L’idea è proprio questa: ricordarti l’importanza di saper dare una ventata di freschezza alla giornata anche solo con un minuto di leggerezza e di consapevolezza.

Quindi… Questa settimana ti do ben tre compiti!

  1. Dedicati un minuto per te!
  2. Manca poco alla fine del carnevale e approfittiamone fino in fondo. Alleggerisci la tua giornata di ciò che è negativo, che consuma inutilmente il tuo tempo e le tue energie. Provaci: analizza la tua giornata e trova un aspetto che vuoi cambiare, un’abitudine, un modo di fare qualcosa che non ti soddisfa. E’ sufficiente una piccola cosa, anche solo con un gesto e vedrai che sarà un grande cambio!
  3. E infine, ricorda, non sai mai chi hai di fronte, cosa sta passando la persona che incontri, quindi… rispetta i tuoi ed i suoi spazi, i tuoi ed i suoi tempi e sii educato. Anche un sorriso è un’ottima leggerezza.
E’ tempo di far nostro il carnevale.

E’ tempo di far nostro il carnevale.

Ci siamo è carnevale! Coriandoli, frittelle e bimbi mascherati!

Come sai vivendo a Venezia è un momento significativo dell’anno e devo dire che se un tempo mi piaceva molto, e tante volte mi sono vestita in maschera. Adesso però da “veneziana adottata” sento che è un periodo nel quale la città è poco di chi la abita. Ma non voglio parlarti di questo, piuttosto vorrei parlarti delle radici del carnevale.

Un tempo questo era un periodo nel quale tutte le gerarchie sociali si annullavano, ci si lasciava andare al caos e al divertimento e ognuno poteva dire la sua. Un momento di sfogo e divertimento per poi ritrovare ordine ed equilibrio.

Perché ti parlo di questo? Perché spesso noi non diciamo determinate cose perché non vogliamo creare attriti, problemi o non vogliamo occuparci delle conseguenze. Ma come sempre, molto dipende da come lo diciamo.

Scegliere il modo in cui comunichiamo è molto importante.

Sembra semplice, ma quante volte scegliamo il mezzo che ci è più comodo senza pensare a chi riceverà il nostro messaggio e al motivo della nostra comunicazione?

Non posiamo usare sempre WhatsApp: per una comunicazione importante di lavoro che deve rimanere agli atti, sarà meglio scrivere una mail. Allo stesso modo, non tutto si comunica via mail: se vogliamo dire qualcosa di molto personale, è meglio che trovarsi di persona o telefonare. 

Saper utilizzare al meglio i diversi strumenti di comunicazione, rende il nostro messaggio efficace. Quindi scegliamo il mezzo più opportuno e cerchiamo di metterci nei panni degli altri e di essere semplici, concisi e chiari.

Comunicare bene significa scegliere il mezzo più opportuno, ma ovviamente molto si può fare anche in tema di contenuto. Come ti raccontavo, non saper dire di no, può essere molto controproducente per le nostre energie, per il nostro tempo e anche per la nostra gratificazione personale.

Ed infine, ricorda… segreti e bugie richiedono molta più energia per stare in piedi 😉

Quindi, metti il tuo vestito da Pantalone, impara a dire ciò che pensi e dillo modo giusto. 

Del resto, una comunicazione sincera e organizzata è una comunicazione efficace!