Quante limiti bloccano il lavoro di tutti i giorni! Sono veri o solo nostri?

Ci sono limiti e limiti, molto spesso anche se non ce ne accorgiamo, molti limiti ce li mettiamo noi stessi.

“Non sono abbastanza capace”

“Lo farò quando avrò tutte le informazioni”

“Non posso andare avanti finché non mi si dice”

Quante frasi come queste bloccano il lavoro di tutti i giorni!

Quanti limiti… infondati.

Queste sono spesso convinzioni limitanti che ci poniamo noi da soli e dove la bacchetta magica per risolverli può essere un pizzico di organizzazione.

 

 

PIANIFICA IL TUO PROGETTO

“Non sono abbastanza capace” diventa “pianifico il mio progetto”.

Scegli cioè se dedicare tempo a ciò che non sai o se trovare un momento per imparare qualcosa di nuovo.

Prima di tutto ci vuole un progetto e il progetto parte da una consapevolezza di ciò che si sa fare e ciò che non si sa fare e soprattutto dalle risorse a disposizione. Le risorse fanno riferimento a: tempo, energie e denaro. Cioè ciò che non è infinito e che devi gestire tra i diversi bisogni.

Ovviamente la cosa richiederebbe un approfondimento maggiore, ma in sintesi in un progetto per ogni azione va definito se la cosa starà in capo a te o no.

Se lo è: hai tempo ed energie a sufficienza? Vale la pena investirle per acquisire le competenze necessarie?

Se non lo è: che risorse economiche vuoi mettere in gioco per delegare la cosa? Hai le conoscenze, in questo caso, i contatti giusti? Se non li hai, hai del tempo da dedicare alla ricerca di ciò che fa per te?

Risolvi questo binomio e procedi nella pianificazione.

E poi diciamocelo… siamo davvero sicuri che tu non sia davvero abbastanza capace? Non è che a volte l’asticella della perfezione è posta un po’ troppo in alto? La sindrome dell’impostore colpisce un po’ tutti… ma già riconoscerla è un buon punto di partenza!

 

FATTO È MEGLIO DI PERFETTO

Ci sarà davvero un momento nel quale avrai la certezza di possedere tutte le informazioni? Di aver fatto tutti i miglioramenti possibili? Di essere sufficientemente abile?

Non è forse meglio definire una soglia di accettabilità per partire e poi valutare i miglioramenti man mano?

Le scuole sono un periodo fantastico per la mente: si impara e si impara, non c’è limite, si può sempre andare oltre. E del resto lo dice anche il detto “non si finisce mai di studiare”.

Questa è una grande verità, ma lo è anche che nel lavoro si deve concludere, si deve avere un risultato.

Quindi è molto più efficace avere la versione 1 che diventa versione 2 con tutti i miglioramenti del caso.

 

FATTI TROVARE PRONTO

Il lavoro non si fa sotto scadenza, ricordi? E soprattutto molte cose si possono preparare comunque prima. La bozza di una mail, di un documento. I testi di una newsletter. La lista di contatti per un fornitore. Il piano A e B per un progetto.

Non è comunque tempo sprecato, il più delle volte è lavoro che se non torna utile la prima volta è un bagaglio per un’altra.

Quindi tutto sta nel valutare veramente fino a dove si può arrivare e cercare di avere tutto il lavoro quanto più pronto possibile.

 

Come vedi l’organizzazione spesso è la sottile asta di vetroresina che ti permette di saltare un limite che ti sembrava altissimo, o anche semplicemente la scala che ti porta sufficientemente in alto per vedere le cose dalla giusta prospettiva per poter scegliere con consapevolezza, e senza fardelli inutili, la strada da percorrere.

 

 

Paulius Dragunas – Unsplash