Come sai io spesso dico che non è necessario avere un’agenda.

In molte situazioni un buon calendario e un corretto insieme di liste sono più che sufficienti.

Questo perché l’agenda, se la usi, la devi usare per ciò che è: uno strumento di pianificazione del tempo.

  • Deve quindi pianificare l’interezza del tuo tempo: di lavoro, personale, famigliare. 
  • Deve essere di supporto, ma non essere l’unico supporto. Quindi, per evitare di scrivere e riscrivere le stesse cose ci sono spazi frequenti nell’agenda che non sono utili, la rubrica ad esempio, ma anche il calendario delle ricorrenze.
  • Deve, inoltre, aiutarti nella quotidianità, ma non essere il tuo “scaricamente”.
    Inutile dire che le note in agenda si perdono una volta girata la pagina… ma che dire di tutte le parti che ti aiutano a tenere traccia delle abitudini?

Trovo che questi spazi siano davvero utili e motivanti. Il fatto di averli ti porta a usarli e quindi ti implicano una riflessione, ma… devono essere quelli giusti per te.

Ecco, quindi, che in questo senso il concetto di personalizzare è molto più utile e valido.

E quale strumento personalizzabile c’è più del bullet journal?

Il bullet journal è uno strumento fantastico, anche qui se è usato nella sua piena potenzialità.

  • Deve quindi essere tuo, personalizzato secondo le tue esigenze.
    Devi creare le liste e gli spazi che ti servono, senza copiare quello che è più frequente trovare in un bullet. Se per te è fondamentale tenere traccia di quanto crescono le tue piante, cosa c’è di male nell’aggiungere una tabella a riguardo? Non devi, ad esempio, mettere per forza un tracciatore di quanto bevi, se sei già molto diligente… o se non hai semplicemente voglia di tracciare quest’aspetto della tua vista.
  • Deve poi essere uno strumento in evoluzione. In questo senso intendo che devi poter provare, sbagliare e rifare. So che nel web ci sono bellissimi bullet anche da un punto di vista cromatico, calligrafico e di ciò che ci va dietro… ma non è questo lo scopo del bullet. Il bullet è uno strumento e quindi vince la praticità e la funzionalità sulla bellezza.
    In sintesi: accetta le pagine come vengono, vanno benissimo così come sono.
  • Deve essere uno strumento utile, quindi che ti porta ad ascoltarti, a pensare, a valutare… a migliorare. Non deve quindi essere una copia di altre cose o diventare una cosa fine a se stessa.

Ecco, questo per me è il punto determinante per cui agenda e bullet devono rimanere separati e per cui ognuno deve capire, in base alle proprie strategie di gestione del tempo, quale usare: se uno, due o nessuno.

Il più delle volte chi passa al bullet lo fa perché non è soddisfatto dell’agenda.
Cerca qualcosa anche per la pianificazione delle giornate, ma di fronte alla necessità di scrivere i numeri e i giorni della settimana, si arena presto.

Forse in questo caso, sarebbe meglio fare una riflessione un po’ più importante sull’agenda, sulla sua utilità per te e su cosa deve esserci e non esserci.

Ecco perché è nato il mio servizio

Cyclamen, come un ciclamino che di anno in anno dà un tocco di colore al terreno, così la tua agenda, forte dei suoi principi, ti aiuta a pianificare il tuo tempo.

La fai una volta e te la porti dietro per sempre.

La fai e poi seguono i consigli per gli acquisti.

Ma tante volte il bullet è un di più, è un sistema per andare oltre alla pianificazione, è uno strumento d’aiuto per capire quali abitudini coltivare e quali lasciar andare. Ma anche, e qui sai che ci tengo molto, per analizzare come sono andare le cose e come migliorarle.

Ecco che nel bullet sono molto utili anche gli spazi di riflessione, di feedback, di scrittura delle proprie intenzioni.

Qui mi dirai “ma perché non avere semplicemente un diario della gratitudine o un diario di routine mattutina?”

La mia risposta è sempre la stessa: dipende da te, da dove vuoi investire e da come ti riesce meglio. Così come non è obbligatorio usare calendario, lista e agenda, non è altrettanto obbligatorio avere diario della gratitudine, diario della mattina e habit&goal traker.

Se l’idea di personalizzare una pagina bianca ti terrorizza ci sono diversi strumenti (goal planner e simili) per aiutarti nella pianificazione e nella revisione dei risultati, ma anche qui, vale come per l’agenda… nelle strumento deve esserci solo quello che ti serve, nulla di più.

Quindi attenzione a come è scritto il processo e a quali riflessioni ti porta.

Spesso, infatti, le persone abbandonano questi strumenti perché richiedono momenti mensili, settimanali, giornalieri, ma non sempre c’è il tempo necessario… ecco che a volte un bullet su misura, più agile e più semplice aiutano.

Come vedi la scelta degli strumenti organizzativi è apparentemente semplice e richiede invece molto più studio di quello che sembra.

Al di là di queste riflessioni, una cosa la vogli aggiungere, perché è sempre valida, indipendentemente dallo strumento.

 

Ricordati che agenda e bullet sono sempre solo strumenti, possono essere belli, ma devono essere utili.

Per questa ragione usali, usali e riusali, ma no fare in modo che siano fini a sé stessi. La pianificazione del tempo e la tracciatura delle abitudini sono tecniche di lavoro, non devono diventare il tuo lavoro.

Non ti spaventare, prova e datti la possibilità di sbagliare e di cambiare. E se le cose non andassero, beh, pensa al tuo ciclamino colorato, è lì che ti aspetta… giusto un po’ più giù!

 

 

Photo by Estee Janssens – Unsplash

Colgo il MIO CICLAMINO!

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