Formazione per me significa feedback, cioè sapere come sono andare le cose.

E di feedback ce n’è solo uno: quello utile.

Però, perché un feedback sia utile deve essere fatto con la testa, sia che tu sia un corsista, sia che tu sia un organizzatore.

 

SE SEI UN PARTECIPANTE

Se stai partecipando a un corso, un evento, se, in generale, ti chiedono un riscontro, non esitare a dire la tua. Ogni parere è importante, non è un luogo comune, è una verità, o meglio… una statistica!

Eh, sì, perché più alti sono i numeri, più affidabili sono i risultati; quindi, anche il tuo piccolo supporto è un grande aiuto per chi poi elaborerà i dati.

Un buon feedback però, è un feedback costruttivo. Questo significa non perdersi in dettagli personali o in cortesie di circostanza, con educazione, vai al punto e dai la tua opinione, il tuo suggerimento.

Ho passato anni a trascrivere e analizzare centinaia e centinaia di questionari di valutazione, e ti assicuro che si capisce subito chi li compila tanto per fare e chi vuole davvero dare una mano.

Il punto è che se vuoi che le cose migliorino, serve anche la tua voce, e se è ben chiara, sarà ascoltata.

 

SE SEI UN ORGANIZZATORE

I feedback sono di tanti tipi e vanno presi tutti e tutti hanno il loro valore.
Un tuo parere, ad esempio, come organizzatore circa gli esperti coinvolti, come si sono comportati, se hanno rispettato le consegne, i tempi… sono cose da tenere a mente, che sai solo tu. Così l’opinione degli esperti circa i partecipanti e il loro coinvolgimento e, non ultimo, i feedback dei partecipanti sugli esperti.

Sono tutte informazioni da incrociare, e con attenzione, ma la cosa su cui voglio concentrarmi oggi è il feedback più comune, quello che si chiede ai partecipanti su un corso, un evento.

Ecco qualche suggerimento sincero che te li renderà utili:

  • fai le domande delle quali vuoi conoscere la risposta;
  • non farli troppo lunghi, ma nemmeno essenziali;
  • dividi le valutazioni dei contenuti rispetto a quelle sugli esperti;
  • limita le domande aperte, ma lascia sempre uno spazio per un commento, una nota;
  • usa scale diverse da quelle comuni, i valori saranno più realistici;
  • non avere paura e chiedi un parere su tutto, organizzazione compresa, tutti possono migliorare;
  • lasciali anonimi, le persone si sentono più libere e se vogliono si firmano lo stesso;
  • chiedi un riscontro da pubblicare sui social con un consenso esplicito a riguardo.

E per ultimo, anche qui, il tempismo è tutto!

Se sono cartacei non darli troppo presto, saranno dimenticati, ma se sei obbligato a farlo, ad esempio perché consegni una cartellina, ricorda a voce di compilarli più e più volte.

Altrimenti fai in modo che siano disponibili subito dopo l’evento, non far passare troppo tempo, altrimenti perderai particolari significativi.

 

Come vedi l’argomento è più articolato di quello che sembra e se ne potrebbe parlare a lungo.

E per farlo… ho creato un webinar apposito nei corsi di OGANIZZAZIONE AL QUADRATO. Vieni a scoprirli tutti e impara a creare eventi ben fatti, che lascino il segno, di valore!

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