Credo che ormai ti sia ben chiaro quanto importante sia per me pianificare, quanto penso possa esserti utile affinché tu possa gestire al meglio il tuo tempo e le tue risorse.

Ma, come sempre c’è un ma…

Non tutto può essere pianificato. Non so se a questo punto stai dicendo “lo sapevo, ci siamo” con un piccolo ghigno nascosto, oppure stai semplicemente tirando un sospiro di sollievo.

E qui pensi a tutte le volte che è successo un imprevisto e le cose sono andate gambe all’aria e ti sei trovato a seguire l’estro del momento. Mi spiace deluderti, ma una buona pianificazione in verità considera l’imprevisto con i suoi tempi morbidi e la sua flessibilità, così come tutte le volte che hai pensato di fare una cosa e non ne hai proprio voglia, hai la libertà di giocare con i tuoi impegni e risistemarli per ottenere comunque un buon risultato.

No, ci sono proprio delle cose che per loro natura non devono essere pianificate e su questo vorrei mettere l’accento.

LA CREATIVITA’

La creatività non viene a comando, magari! Non posso sedermi e stare lì aspettando un’idea. Quindi, per quanto io possa programmare delle sessioni di braistorming o di ispirazione, non è detto che l’idea arrivi proprio in quel momento.

Con questo non sto dicendo di metterle in programma, anzi! Quanto piuttosto di lavorare sul contorno.

Cosa vuol dire?

Vuol dire che quanto hai dei momenti creativi ti consiglio di fare in modo che il tuo ambiente di lavoro stimoli la tua creatività!
Ecco alcune idee:

  • metti la tua musica preferita;
  • accendi una candela;
  • contornati da cose che ti piacciono;
  • usa strumenti di lavoro che ti piacciono: le penne colorate, un quaderno particolare, delle forbici simpatiche…
  • cambia posto di lavoro completamente (ad esempio per scrivere dei post, un libro… buttare giù un progetto);
  • guarda fuori dalla finestra di un’altra città e lasciati ispirare;
  • leggi una citazione che ti fa stare bene e che favorisce il tuo flusso di idee…

Insomma, hai capito cosa intendo, fai in modo che sia l’ambiente a farti lavorare nel modo migliore possibile, non chiedere alla tua mente di essere creativa a comando.

E come sempre… tieni gli strumenti giusti a portata di mano, quando un’idea arriva, e non è detto sia nel momento predisposto considerato “giusto”, non lasciarla scappare e annotala!

IL TUO TEMPO DI VALORE

Che sia il tempo di relax, che sia quello che dedichi per te leggendo un libro, facendo una passeggiata, facendo shopping, che sia un momento con la tua famiglia o con i tuoi amici, che sia la tua sessione di sport… non importa. Quanto ti immergi nel tuo tempo di valore di ricarica, non pianificare, organizza la logistica del tuo tempo e goditi il resto.

Che siano cinque minuti o una giornata intera sbarra il tuo tempo in agenda e vivilo così come viene, sii presente e consapevole e goditi semplicemente ciò che succede.

Sembra un consiglio banale, un po’ scontato, eppure spesso siamo talmente presi dalla frenesia di avere tutto sotto controllo che non ci rendiamo conto che in alcuni momenti dobbiamo solo esserci e che non occorre dettagliare tutto, questa sì che è una gabbia e un’anti-pianificazione!

Quindi dimentica organizzazione e pianificazione, limitatati alla stretta logistica e dai valore al tuo tempo con la presenza della tua mente, oltre che del tuo corpo.

L’ECCEZIONE

Sì lo so, ci tenevi che aggiungessi questo punto, e in effetti è così.

Tutti gli strumenti organizzativi funzionano e sono validi se li applichiamo con criterio e questo vuol dire che ci sarà sempre un caso in cui le cose non tornano, o un’occasione in cui non le vuoi far tornare. Come ti dicevo all’inizio, non si tratta dell’imprevisto, quanto piuttosto delle cose che non vogliamo semplicemente pianificare.

Saper organizzare il proprio tempo e gestire il flusso di lavoro vuol dire anche permettersi, di tanto in tanto, di fare l’esatto contrario, nella consapevolezza che funziona proprio perché è un’eccezione e vale come tale.

Quindi ogni tanto ci sta cambiare idea, sovvertire il tutto o andare a braccio, perché siamo tutti umani e ne abbiamo bisogno. Solo fai in modo che non sia una nuova normalità, ma una cosa che ti concedi una tantum per una ragione specifica che conosci solo tu e della quale ne sei consapevole.

Come vedi, decidendolo e sapendo che è così, anche l’eccezione ha il suo perché!

Ecco svelate tre occasioni in cui è giusto non pianificare, ma sempre con la testa, con la consapevolezza di cosa si sta facendo e di quali devono essere i limiti di questi tre momenti e anche qualche attenzione che te li faccia assaporare al meglio. Questo, ancora una volta, per ricordarti che la pianificazione non è una rigida struttura, una gabbia, ma uno strumento a supporto della gestione del tuo tempo e perché, solo se lo conosci e lo usi a tuo vantaggio, dà veramente spazio alla tua creatività, alla tua produttività e al tuo tempo di valore!

Così per concludere… la mia eccezione alla pianificazione sono i viaggi, si pianifica la logistica e alcuni punti principali e poi… basta.

E la tua, qual è? Raccontamela nei commenti!

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