La delega è sicuramente una tecnica di lavoro ostica ai più. Sì, vorremmo tutti essere alleggeriti da certe incombenze e compiti ormai noiosi, ma spesso il dubbio “sarà fatto a dovere?” la riflessione “ormai lo faccio ad occhi chiusi” il sospetto delle competenze non ottimali dei colleghi rendono il compito di affidare ad altri una delle nostre mansioni una strada in salita. A volte però, anche una buona delega può avere degli intoppi e, come un boomerang, tornare su di noi a tutta velocità.

Di cosa sto parlando?

“Potresti occuparti tu della ricerca di un nominativo per questa fase del lavoro?”

Questa è la delega verso un collega. Dopo un po’ di tempo il collega ritorna e dice:

“Ho cercato un po’ di nomi, ma non sono sicuro siano adatti, possiamo visionarli insieme così da scegliere il migliore?”

Ecco che si è compiuto l’effetto boomerang.

Ciò che era compito di un’altra persona torna su di te con una richiesta d’aiuto. Come dire di no e soprattutto, è corretto sottrarsi a una simile richiesta d’aiuto?

Questa è quella che Brian Tracy chiama delega inversa e che è un ulteriore passo in più nel lavoro di gruppo e di squadra. Il punto è che spesso ci si focalizza nella richiesta d’aiuto, ma il modo migliore per risolvere la questione è dare i mezzi per poterla risolvere.

Perché è stato chiesto proprio a te l’aiuto? Dov’è la radice del problema? E’ la mancanza di mezzi o di impegno da parte di chi ha ricevuto la delega?

Il modo migliore per fare il modo che il compito non torni a noi in tutta la sua completezza è passare allo step successivo con una risposta del tipo “quali secondo te possono essere i criteri si scelta?” “Come possiamo scegliere il candidato migliore?” Ecco che avrai offerto l’aiuto, ma non avrai presto in carico il compito.

Spesso è talmente tanta la paura che le cose non siano fatte a dovere che non si delega, ma a volte è anche la richiesta d’aiuto che la blocca, generando l’effetto boomerang che ti ho descritto. Per questo mantenere i ruoli tra delegante e delegato, senza sostituirsi e riprendersi carico del compito, ma piuttosto fare in modo che ci sia comunque condivisione e appoggio è un buon modo per organizzare il lavoro senza perderne il controllo o venirne sopraffatti. E probabilmente la prossima volta il problema non si ripresenterà.

Ecco dunque come una riflessione in più, una condivisione di esperienza, aiuta anche la delega, una tecnica di lavoro che se ben gestita può far crescere sia te, sia chi lavora con te.

E per te, quali sono le difficoltà maggiori nella delega?

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