Ci sono delle giornate nelle quali non hai voglia di fare nulla, momenti in cui ti ritrovi di fronte a un errore che non pensavi avresti mai fatto, mattine nelle quali capita di dover fare qualcosa che proprio fai fatica a fare.

Come convivere tutto questo?

Semplice: struccati, sii te stesso!

Cosa intendo e cosa c’entra con la tua organizzazione? È più importante di quanto sembra ed ecco in che cosa una buona conoscenza di te ti può aiutare.

Mattutino o nottambulo?

La prima cosa sulla quale voglio farti riflettere è la tua organizzazione giornaliera. Questa dipende in prima analisi da come sei: sei una persona che ama svegliarsi la mattina presto o che preferisce fare le cose la sera? Ovviamente la sto facendo un po’ facile e leggera, ma già rispondendo a questa domanda sai se puoi mettere l’attività core del tuo business all’inizio o alla fine della giornata.

Se non ne tieni conto è come se dicessi ci voglio impiegare più tempo e lo voglio fare male. Esci dall’idea che le giornate siano uguali per tutti e, per quanto ti è possibile, sfrutta la conoscenza dei tuoi ritmi per pianificare al meglio le tue giornate, per renderle su misura alla tua energia, al tuo ciclo circadiano. Ovviamente ci saranno dei momenti in comune con gli altri che dovranno rispettare le regole generali, ma per il resto, il tempo è in mano tua, ricordalo 😉

Studio o delega

Un’alta cosa che dobbiamo sapere bene di noi è ciò che non sappiamo fare. Se sei un libero professionista sai che devi essere un po’ tuttologo, sapere un po’ di tutto e imparare quanto meno ad arrangiarti. Questo non significa che tu debba saper far tutto in maniera eccezionale. Ma sapere che non sai fare qualcosa… beh, significa che due sono le soluzioni: la prima è impararla, la seconda è delegarla.

Quindi nel primo caso nella tua pianificazione ci dovrà essere un tempo e un modo necessario per dedicarti a questo nuovo apprendimento.

Nel secondo caso devi imparare l’arte della delega: se esternalizzi qualcosa significa poi non occuparsene, quindi poi non dovrai continuare ad andarci sopra e a lavorarci, basta… è andata. Questo però non significa non occuparsene, essere aggiornati è un obbligo e va fatto a scadenze regolari, mi raccomando!

Accettati e fai un check

Essere se stessi significa accettarsi a 360°, anche quando si commette un errore. Sì, proprio quella volta che capita di vedere di fronte agli occhi una cosa che mai avresti detto di fare… eppure è lì a ricordarti il fatto che non sei capace, non sei abbastanza bravo, etc. etc. Ok, capisci che anche per me non è facile accettarlo quando capita, ma allo stesso tempo ti fa sentire, umano, normale, trasparente… te stesso.
Unica postilla, quando capita chiedi perché. Il feedback ti sarà utile per capire come non rifarlo. Quindi, accetta lo scivolone, sorridi e pensa a come non rifarlo.

Sincerità e semplicità pagano sempre e a livello organizzativo sono la base per vivere leggero e sereno, ma anche per lavorare sull’organizzazione delle tue giornate e sulla tua crescita personale!
E tu, oggi, con cosa cominci?

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