Ogni volta che sento il profumo delle caldarroste la mia mente corre ai luoghi dove sono cresciuta, ai cartocci di carta di giornale caldi tra le mani. Sono ricordi molto forti e arrivano alla mia mente alla velocità della luce, senza che io ci possa fare nulla.

Succede anche a te per qualche profumo particolare?

Credo che tutti noi abbiamo un qualche ricordo legato ad un odore, a un profumo, a volte è una sensazione confusa riguardo ai dettagli di evento, ma il ricordo dell’odore è al contrario sempre forte e chiaro.

Chiamiamolo l’odore dei ricordi, di ciò che non riusciamo a lasciar andare.

Te lo racconto perché spesso le case hanno un odore specifico, gli abiti e gli oggetti, e questo rende il tutto complesso se è una cosa che dobbiamo lasciar andare.

Cosa ci può aiutare in questo?

Un pensiero molto importante: i nostri ricordi rimangono con noi anche senza le cose che li generano, siano esse materiali o immateriali.

Non è semplice applicare questo concetto nella pratica di tutti i giorni, perché sfruttano uno dei nostri sensi più ancestrali e profondi e quindi molto radicato in tutti noi.

Allo stesso tempo bisogna anche capire come l’alleggerirsi di qualcosa non significa eliminarlo dalla nostra memoria. Non stai perdendo una parte di che non tornerà mai più, non capiterà di dimenticare qualcosa solo perché non è più fisicamente con te.

Anzi, tu sarai libero di fare nuove esperienze e di accogliere importanti novità proprio perché del ricordo hai fatto il tuo valore aggiunto.

Quindi… sentire le caldarroste non mi fa sentire nostalgia, mi fa ricordare da dove sono venuta e soprattutto mi ricorda un momento felice della mia vita, di fatto mi ricorda il punto di partenza, non l’arrivo.

E il tuo odore di casa qual è?