Quando ero bambina e vedevo che nei fruttivendoli iniziava a comparire l’uva ero triste, non certo perché non mi piacessero i dolci grappoli bianchi e neri, anzi! Ma perché per me significava che da lì a poco sarebbe iniziata la scuola.

E, in effetti, settembre è un po’ un mese di nuovi inizi; i bimbi rientrano nelle classi e noi (adulti?) nel nostro lavoro a pieno regime. Ma una cosa ci accomuna: si riprende a studiare!

Sì, perché come dice il proverbio: “non si finisce mai di imparare” e credo che questo sia un gran vantaggio, perché ci permette di evolverci, di tenere aperta la mente e di non annoiarci.

Perché ti racconto tutto questo? Perché è facile dire formazione, ma nella pratica, come si inserisce nel lavoro di tutti i giorni?

Ecco tre regole utili:

Le idee sono mille, ma il tempo non è infinito.

Quante volte dici: “ah sì questo vorrei proprio approfondirlo”, “sì voglio leggere questo libro”, “devo proprio diventare capace di fare anche quest’altro”, le idee, insomma, sono tante e può capitare, nell’enfasi del momento, di comprare libri, di buttarsi a capofitto in nuovi studi e poi abbandonare il tutto a favore di qualcos’altro più urgente.
Per quanto sia utile sfruttare l’energia dell’entusiasmo, è bene tenere a mente che anche la formazione va ragionata. Quindi il primo passo è definire una scaletta di priorità.

Scrivi tutte le cose che vorresti approfondire, studiare, imparare e dai un punteggio in termini di importanza, piacere personale e urgenza, così potrai definire un elenco che ti dirà anche con cosa cominciare.

Non mettere tutto al primo posto e non iniziare con mille argomenti, piuttosto, in base al ragionamento fatto prima, decidi il tuo prossimo argomento di formazione. Inizia con poco e vedrai che in breve diventerà realtà!

Non una tantum, piuttosto poco, ma sempre.

Inserisci un momento di pianificazione nella tua agenda settimanale, non dedicare alla formazione i ritagli di tempo o uno spazio quando non hai nulla di urgente (leggi di meglio) da fare. Nell’agenda metti per primi i tuoi impegni personali (di salute, ricorrenze, anniversari, vacanze) e poi i tuoi momenti di crescita personale, di gratificazione.

Il tempo non sarà sempre lo stesso, certi mesi dovrai limitare la formazione a poche ore, ma in altri potrai dedicarle giornate intere. L’importante, insomma, è che ci sia sempre un certo tempo.

Perché insisto tanto sul tempo della formazione? Perché se vuoi continuare a lavorare la formazione è ciò che fa crescere, maturare ed evolvere il tuo lavoro. Per questo non è tempo perso o un tempo secondario, al contrario è un tempo di lavoro importante tanto quanto gli appuntamenti e la ricerca di nuovi clienti.

Per iniziare, prova a dedicare un pomeriggio a settimana e mettilo nei momenti per te meno produttivi, così, facendo una cosa che ti piace, non sarà stancante. Non metterlo come prima cosa della giornata, perché un’urgenza o un imprevisto faranno saltare irrimediabilmente il tempo formazione.

Sii onesto.

Il tempo di formazione non è tempo del far nulla a leggere post a caso o ad approfondire un hobby. Dedicale il tempo giusto e non barare sui contenuti: sono cose che fanno bene a te e quindi non sprecare quest’opportunità.

E tu, quali libri metti sul banco questo quadrimestre?