Il tempo è un bene prezioso e capita di pensare di perderlo, di averne poco, di sprecarlo. Ma sei davvero sicuro sia così?

La settimana scorsa ti ho parlato di perfezionismo e di come questo sia un grande mangia tempo, ma c’è anche un altro fattore che ci porta a sprecane un po’ e si chiama incertezza, indecisione.

Credo che in questo periodo particolare tu te ne stia rendendo conto molto bene. Non tutte le persone stanno reagendo a questo periodo di quarantena nello stesso modo, ma sicuramente la sospensione genera incertezza e l’incertezza può portare all’immobilità.

Se ci pensi questo momento può essere anche un periodo molto utile per fare il punto della situazione e programmare ciò che sarà, per essere pronti ad agire quando sarà possibile farlo.

Ma ciò di cui voglio parlarti oggi è proprio il fatto di agire, e lo condivido con te in totale sincerità, può non essere semplice e immediato, a volte è capita anche a me. Vorrei fosse sempre tutto come dico io, senza errori, fatto bene, eccetera eccetera, non dico perfetto, ma quasi, quindi spreco parte del mio tempo per cercare di fare in modo che sia così.

Il punto è che il detto “si può sempre migliorare” è proprio vero, quindi tanto vale accettarlo e imparare a mettere la parola “fine”.
Quindi utilizzare molto del nostro tempo per correggere, rifinire, sistemare… è di fatto una perdita di tempo.

Lo è, intendiamoci, oltre al normale tempo necessario per svolgere il compito stesso. Come si diceva è come rimanere nell’immobilità delle mille possibilità, perché ce ne sarà sempre una migliore, si potrà sempre fare un’ulteriore aggiunta, chiudere con un tocco in più… così facendo però ci si sospende senza agire.
E qui penso alla revisione bozze, alla pubblicazione di un progetto, alla stesura di un documento, alla finitura di un prodotto, alla ricerca di un contatto esterno o di un nuovo software…

Credo sia più importante ammettere che si fanno comunque errori, che si potrà sempre migliorare e che quindi è bene imparare scegliere e ad agire in base al momento nel quale siamo, alle informazioni che possediamo. Ci sarà poi un altro tempo per modificare, riverdere e agire diversamente.

Passiamo al dunque e cioè a capire come far perdere meno tempo agli eterni indecisi:

Non cadere nelle scelte infinite.

E cioè impara a valutare un buon numero di alternative, ma non tutte quelle possibili. Come scegliere un nuovo pc tra mille? Inizia a considerarne dieci, sarà già un numero sufficiente. Come passare da cento a dieci? Prima di iniziare la ricerca definisci i criteri della tua scelta. Te ne parlavo nei confini dei progetti, il punto è sempre lo stesso: pensa prima a ciò che vuoi e poi cerca.

Datti un tempo.

Questa è una tecnica che mi capita di suggerire a tutti coloro che lavorano nel mondo della ricerca, dello studio, della creatività. Quando una cosa ti piace, dedicheresti a questa tutto il tuo tempo, ma purtroppo qui si parla di lavoro e quindi bisogna mette la parola “fine” e passare dal dire al fare, dall’idea al progetto finito, che sia un oggetto vero e proprio o un progetto di ricerca. Quindi, stabilisci a monte dei tempi utili alla ricerca, alla libera creazione, ma non fare in modo che totalizzino il tuo tempo di lavoro. In questo senso un “pomodoro di tempo” è un buon sistema per iniziare a lavoraci su.

Pianifica i tempi necessari.

Spesso le revisioni e i ritocchi che si fanno sono necessari ad avere un buon prodotto finito, ma se rispetti i tempi di maturazione del progetto stesso le revisioni diventano più efficaci e minori. Mi spiego meglio. Quando scrivi un progetto e lo correggi subito dopo, farai una correzione di massima, ma probabilmente non sarà ottimale, ne servirà una seconda, a mente fredda. Per questo pianifica un tempo di lavoro e uno di revisione, tra loro distanti, ma non troppo.
Inoltre, non lavorare troppo sotto data, perché “buona la prima” funziona, ma spesso ti lascia il sospetto che sarebbe stata necessaria una revisione in più. E allo stesso tempo, non lavorarci troppo tempo prima, le revisioni diventeranno infinite e ogni volta sarà come cominciare daccapo. Riassumendo, pianifica i tempi con consapevolezza sia della creazione, sia della revisione.

Ecco tre utili tecniche per non perdersi nell’immobilità, nel perfezionismo e per passare dal dire al fare.
E tu, quale metterai in pratica?

Foto Kirill Pershin – Unsplash