Io vengo da un posto dove è meglio far da sé, nel senso che dato un problema si trova una soluzione, possibilmente in totale autonomia.
E per questa ragione è stato complesso all’inizio della mia professione da consulente di organizzazione personale far capire come e quando potevo essere d’aiuto agli altri.

“Come è possibile farsi aiutare per gestire la propria agenda, i propri archivi, mettere in atto progetti e organizzare il proprio spazio di lavoro? Non si può forse fare da sé? Come è possibile che qualcuno possa gestire il mio tempo meglio di me?”

Un po’ ti ho raccontato la questione la scorsa settimana, ma devo dire che i dati sul sito dell’OMS parlano chiaro: le persone perdono tempo a cercare ciò che serve loro, che sia un documento importante o semplicemente le chiavi di casa, si sentono oberate dal carico di lavoro e di informazioni e nella maggior parte dei casi sono stressate dal lavoro, fino ad arrivare al vero e proprio burnout.

Ma come mai si è arrivati a questo visto che si poteva far da sé?

Innanzitutto, spesso manca la consapevolezza del proprio ruolo nella vita lavorativa: “i clienti non capiscono, il capo pretende, tutti mi interrompono”.
Il mio compito, come consulente di organizzazione personale è proprio questo: ti aiuto a capire cosa puoi fare tu per migliorare il tuo lavoro, sia in termini di tempo lavorato, che di qualità. Insieme riportiamo la prospettiva su di te e su ciò che puoi fare tu per cambiare quello che senti come un problema, come una fonte di emozioni negative: stress, ansia, inadeguatezza, sopraffazione, non gratificazione… continua tu la lista.

Credo fermamente che siamo tutti persone ricche di tante parti importanti, siano queste la famiglia, uno sport o un semplice passatempo, non ha nessuna importanza, quello che conta è che questa parte è ciò che dà qualità alla tua vita ed è talmente importante che mi piace riportarla nell’equilibrio della tua giornata, lavorativa e non.

Il tempo di lavoro ha valore così come quello di non lavoro, e a volte basta un minuto per tenerlo a mente. Su questa base che nasce #unminutoperme, una rubrica di un post a settimana, che vuole farti riportare l’accento su di te, su ciò che per te è importante, ciò che dà valore al tuo tempo di lavoro e personale.

Poi però, tornando alla questione del perché non si riesce sempre a far da sé, c’è un altro inghippo. Tante persone che lavorano con me mi dicono che hanno provato a organizzare l’agenda, i progetti e che per un po’ ha funzionato, ma che poi si sono trovate punto a capo.

Come è possibile che io possa darti delle abilità in più?

Il punto è che tu conosci te stesso, i tuoi punti di forza e di debolezza, tu di fatto sei abituato a te stesso, ma io ti vedo con un punto di vista esterno, della persona che non ti conosce, che non è “viziata” dalla tua abitudine e questo mi permette di andare al cuore del problema.

Spesso, grazie a questo occhio privilegiato, vedo punti da migliorare che per te sono nascosti dall’abitudine e vedo anche potenzialità che tu non conosci o che non ti riconosci.

Lo scopo del mio lavoro è fare in modo che tu faccia tuo il mio insegnamento, non che replichi un sistema organizzativo qualunque, ma che insieme, troviamo il tuo, quello che ti permetta di essere resiliente alle difficoltà che incontrerai, perché non acquisti un pacchetto preconfezionato, bensì affronti con me un percorso per creare un metodo su misura, fatto di una strategia d’insieme e di tanti strumenti organizzativi pratici, concreti e utili proprio per te.

Ma da dove si inizia? Contattandomi!