Amo i dettagli, credo rivelino tanto di chi scrive.
Una parola al posto giusto e non un’emoticon, uno spazio o un elenco….

E nelle mail mi piacciono 3 dettagli:

L’INTESTAZIONE

Non mi riferisco all’incipit della mail, ma a quello che compare quando guardi l’elenco della mail.

Nel “muro” dei nuovi arrivi come viene visualizzata la tua mail?
C’è l’indirizzo generico o il tuo nome e cognome?

Pensa a chi la riceve e a quante mail riceve. Deve poter capire subito chi sei e che quella non è una mail di spam, ma una mail interessante. Quindi fai in modo che ci sia il tuo nome e magari che faccia capire anche la tua professione… titoli in vista!

LA FIRMA

Sì lo so, lo avrai sentito mille volte, ma vorrei aggiungere un paio di idee. Ovviamente alla fine della tua mail avrai messo nome cognome, contatti, logo.

E poi?
E poi facciamo un po’ di decluttering!

E’ davvero necessario ricordare che una mail non va stampata? Non pensiamo che ormai sia una conoscenza assodata e che quell’elemento, così come il disclamer sulla privacy, diventa in realtà un inutile rumore di fondo ogni volta che si risponde creando un muro di righe compatte da dover scavalcare?

Se proprio ci tieni, metti un link ad una pagina che spighi perché non stampare o alla tua privacy o, tanto meglio, alla tua politica ambientale

LA RISPOSTA

Fai attenzione quando usi una mail vecchia a ciò che è contenuto, alle informazioni che la mail porta con sé: vecchie frasi, dati obsoleti o magari informazioni che non vanno inoltrate…

So che è più semplice usare le mail vecchie, ma un tocco di attenzione in più ci sta. Fai in modo che i contenuti siano collegati e che non si tratti solo di non aver messo l’indirizzo in rubrica e che sia più veloce fare così.

Vuoi capire se la tua firma è ben organizzata?
Scrivimi, ti risponderò volentieri.