Oggi voglio parlarti del ciclo del cambiamento. Questo perché nelle ultime due settimane sono state per me un momento molto importante e ho dovuto fare delle scelte determinanti per il mio futuro. Un po’ come dire.. sto diventando grande! 🙂

Ok, ok, torno seria.. Tutto parte da una necessità, dal fatto di capire che le cose come sono non vanno più bene, che bisogna cambiare qualcosa nella nostra normalità, nella nostre abitudini. Per me questa è una fase molto delicata e credo anche quella che mi richiede più tempo. Necessita anche molta sincerità con noi stessi, i peggiori interlocutori di sempre. Non è sempre facile essere onesti verso di noi, ascoltare veramente ciò che sentiamo e soprattutto capire cosa vogliamo realmente ed riuscire anche ad accettarlo coscientemente.

In verità spesso noi sappiamo perfettamente ciò che desideriamo, ma ammetterlo non è sempre immediato. Questo perché è normale aver paura di dover stravolgere le nostre certezze, di rimettersi in gioco e di ricominciare da capo. Si tratta pur sempre di un passaggio da qualcosa che è noto e sicuro a qualcosa che non lo è, che ci può piacere, ma che comunque non conosciamo. Per questa ragione io mi dico di non accettare scuse, di essere onesti e di ascoltarsi, di capire bene cosa vogliamo e cosa no, di capire cosa ci fa stare bene e cosa no.

Possiamo stare un’eternità in questa fase di limbo, come dice il proverbio: “tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare”. Ma ne vale la pena? Vale la pena non permetterci di essere felici e di fare ciò che più desideriamo? E’ vero ci sono tante cose al contorno ed anch’io lascio il tempo a me stessa per accettare ciò che ho capito è ora di cambiare e via via, un po’ alla volta ne prendo coscienza. Così facendo ecco che il cambiamento diventa però necessario, diventa in qualche modo naturale ed mi rendo conto di avere la forza di farlo. Questo è un altro punto chiave, significa vivere il cambiamento non come una crisi, ma piuttosto come una nuova opportunità. Sì perché ora ci vuole un po’ di coraggio e bisogna fare il salto. E ricorda, sapere che si sta facendo una cosa per farci stare meglio, per allontanare ciò che non ci piace e non è nelle nostre corde.. ci da anche la forza di staccare i piedi da terra e librarci nell’aria della novità.

Swap! Salto!

Ecco, il balzo è fatto.. ora siamo nel nuovo. Felice? No? Io mi sento ancora la pancia ingarbugliata, mi sento un po’ elettrica e continuo ancora a farmi mille domande.. Avrò fatto la scelta giusta? Posso tornare indietro? In questa fase di transizione si alternano momenti di felicità, entusiasmo, voglia di provare il nuovo a momenti di incertezza, di paura, di malinconia. Pensi che sia strano? No, è tutto normale, è una fase di adattamento.. quindi sii buono con te stesso, accetta tutte le emozioni e vivile. Poi si assesteranno, anche questo è perfettamente normale.

Finalmente il tempo passa ed ecco che il turbinio si emozioni contrastanti cessa e noi passiamo da uno stadio di equilibrio instabile a uno nuovamente stabile. La nostra vista si sistema, il cambiamento è fatto ed entriamo in una nuova normalità. Quindi.. godiamocela 😉 Scherzi a parte.. apprezziamo la scelta, il nostro coraggio ed il miglioramento che abbiamo scelto, viviamolo.

Pensi che sia finita? In parte sì, ma ricorda che io ho parlato di ciclo, non di linea retta: la nuova normalità diventa abitudine ed è comunque il possibile punto di inizio per un nuovo cambiamento, quindi.. non smettere di ascoltarti, non scordare di sentire le tue necessità.. ed ancora una volta, con piena onestà, sii pronto a ricominciare il ciclo!

Perché ho scelto di scrivere questo proprio oggi? Non solo perché lo sto vivendo sulla mia pelle, ma perché se anche tu stai vivendo qualcosa di questo tipo, volevo farti capire che è proprio così. E’ normale avere paura, essere entusiasti, è normale avere il “groppo allo stomaco” e le “farfalle nella pancia” allo stesso momento.. è tutto parte di un cambiamento. E prima accetti tutte le sue fasi, prima spiccherai il salto e avrai tutta l’energia per farlo e per apprezzare appieno la novità.

E se ti avanza un po’ di tempo.. ti consiglio anche una lettura che mi è piaciuta molto in merito a questo tema: “Chi ha spostato il mio formaggio?” di Spencer Johnson. Apparentemente si tratta di gnomi e topolini.. ma in verità ci fa comprendere l’importanza ed il valore del cambiamento, della flessibilità e dell’apertura alla novità.

Nasofino, Trottolino, Ridolino o Tentenna… Dimmi, tu chi sei?